Quando decidemmo di intraprendere la via della protesta, sapevamo benissimo a cosa saremmo andati incontro. D'altronde mettersi contro i patrizi, è spesso sconsigliato e svantaggioso. Ma il nostro orgoglio, da plebei quali siamo, è ben più grande delle ingiustizie a cui siam sottoposti. Negli anni passati per difendere la nostra curva e la nostra città, abbiamo più volte assaporato il sapore della repressione, in tutte le salse. Quello che è successo giovedì sera, invece appare come una novità assoluta.
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30 aprile 2023
Comunicato curva Est Rimini
Alla fine di una consueta riunione settimanale della curva in un bar della città, una ventina di poliziotti irrompe all'interno mentre fuori le auto di servizio bloccano tutte le vie di accesso. Una cosa mai successa almeno negli ultimi 30 anni.
Durante i controlli dei documenti di tutti i presenti, come sempre battutine e provocazioni, un classico all'italiana. La cosa più grave, che questo format di controllo si è ripetuto negli ultimi giorni, in diversi locali della città, specificatamente frequentati da ragazzi della curva. Neanche una settimana fa abbiamo alzato i toni della protesta rispetto alla gestione del comune che si svena per i maxieventi ma boicotta il calcio (e più in generale lo sport) cittadino e chi lo segue.
Non vorremmo pensare che tutto ciò sia la conseguenza per chi si espone contro quella che è ormai diventata una dinastia clientelare. Non vorremmo pensare che qualcuno usi la forza pubblica a proprio piacimento e a difesa dei propri privilegi. Non vorremmo, ma a pensar male...
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