Ieri a Garlasco, in provincia di Pavia, si sono svolti i funerali di Angelo Bolzoni, noto come "Angelone lo Juventino" o "Angelone il gigante buono" nel mondo degli ultras.
Bolzoni era un membro attivo dei Viking Juventus da anni e per lui questo gruppo era diventato come una famiglia. La sera del 4 gennaio, Bolzoni aveva assistito alla partita di campionato Cremonese-Juventus allo stadio Zini e poi era tornato a casa. Purtroppo, non è stato più visto da nessuno e il suo corpo è stato trovato morto nella sua abitazione probabilmente a causa di un malore. L'autopsia determinerà le cause esatte del decesso.
Ieri a Garlasco, i funerali sono stati partecipati da oltre mille ultras, senza distinzioni di tifo: c'erano rappresentanti di squadre come Pavia, Juventus, Milan, Inter e Torino. Questo dimostra quanto Bolzoni fosse rispettato e amato nel mondo degli ultras.
In segno di rispetto, uno striscione con la scritta "Angelone sempre con noi" è stato esposto in curva a San Siro durante la partita di sabato scorso dell'Inter.
La notizia della morte di Bolzoni è arrivata anche in Olanda, dove gli ultras del den Haag hanno esposto uno striscione con l'immagine di Angelo Bolzoni e la scritta "Ciao Angelone, buon viaggio". Questo è stato un chiaro segnale dell'impatto che Bolzoni aveva sulla comunità ultras e dell'affetto che nutrivano nei suoi confronti.
La sua morte ha toccato profondamente non solo i membri della sua curva, i Viking Juve, ma anche gli appartenenti ad altre tifoserie, che lo hanno ricordato con affetto e rispetto. La sua fedeltà alla Juventus e alla sua curva non era solo limitata al calcio, ma rappresentava anche un legame di fratellanza e solidarietà.
La morte di Angelone "lo Juventino" rappresenta una grande perdita per il mondo ultras e per la Juventus in particolare. I suoi amici e familiari hanno espresso il loro dolore per la sua scomparsa e hanno espresso la loro gratitudine per i bellissimi ricordi che ha lasciato loro.
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