Può considerarsi uomo un calciatore che, dopo una prestazione a dir poco penosa, non si degna nemmeno di salutare i suoi tifosi rimasti a cantare per 90 minuti sotto un diluvio incessante?
Può considerarsi uomo un atleta stipendiato che non ha nemmeno la faccia di avvicinarsi ai tifosi?
No non può! E dovrebbe anche vergognarsi di non aver degnato nemmeno di uno sguardo chi, tra mille difficoltà, si è recato a Taurisano pagando l'ingresso per sorbirsi tonnellate di acqua e vento gelido, cantando e sostenendolo per tutti quei maledetti novanta minuti.
Siete solo degli omuncoli senza dignità che pensano solo al loro stipendio, e rispecchiate alla perfezione quella che è la società.
Vergognatevi, uomini di niente!
E state molto attenti, perché prima o poi non potrete più nascondervi e vi ritroverete a dover pagare lo scotto per le vostre azioni.
Nessun commento:
Posta un commento