La Curva Nord di Catania ha esposto questo striscione all'esterno del Massimino in onore "Rambo", storico Ultras del Palermo.
Un Ultras non muore mai .. ciao "Rambo"
Oltre la rivalità…⚠️ Abbiamo deciso di abilitare i commenti su tutti i post del Blog, senza alcuna forma di censura. ⚠️
La Curva Nord di Catania ha esposto questo striscione all'esterno del Massimino in onore "Rambo", storico Ultras del Palermo.
Un Ultras non muore mai .. ciao "Rambo"
Oltre la rivalità…“Ultrà si nasce” lo insegnava ai giovani tifosi rosanero Salvatore Nocilla, alias “Toto’ Rambo” storico capo degli Ultras palermitani la cui vita è stata interamente dedicata al Palermo calcio fin da quando da ragazzino Totò capì che amare il Palermo era qualcosa che andava oltre la fede calcistica.
Centinaia di partite alla vecchia Favorita, una moltitudine di trasferte alle spalle, in particolare quelle a Catania, Totò Rambo apparteneva al gruppo dei “Warriors”, fondato nel novembre 1980 da Sesto Terrazzini, all’epoca un quindicenne impavido che insieme ad un compagno di classe aveva deciso di creare un gruppo che portasse una ventata di novità nella curva Nord del Palermo. In quel periodo erano diversi i gruppi che si andavano formando sotto il coordinamento della Signorina Annamaria Tornabene e mentre Sesto ed i suoi amici erano ancora in embrione, la signorina Tornabene li invitò ad una riunione.
Fu il “battesimo” dei “Warriors”. Scelsero di
chiamarsi così perché erano caparbi e cocciuti come dei guerrieri. Un
guerriero per raggiungere il suo obiettivo non si arrende mai. E la
prima cosa che fecero fu una bandiera c
on un teschio, il loro primo
striscione con la scritta “The Warriors” comparve nel 1981.”
Erano altri tempi, erano gli anni del Palermo “povero”, ma c’era la voglia di emergere ed i “Warriors” avevano l’entusiasmo della gioventù. Volevano raggiungere traguardi che sembravano proibitivi. Qualche anno dopo la nascita del gruppo, il Palermo fu radiato. Notti insonni, cortei, manifestazioni di protesta, tutto inutile. Nell’anno di oblio che seguii, i Warriors scelsero di non seguire la Palermo Olimpia, andarono in giro per l’Italia a vedere altre partite. La Palermo Olimpia non li rappresentava, tornarono al loro posto quando il Palermo venne rifondato.
Totò Rambo un guerriero lo era per davvero. Originario di Passo di Rigano, non conosceva mezze misure. Nel 2017 in aperta contestazione con la gestione Zamparini decise con profondo dolore di non andare più allo stadio. Ma il richiamo del Barbera era per lui troppo forte ed ecco allora che quando il Palermo giocava in casa si aggirava nei pressi dello stadio solo per respirare quell’aria, quei sapori e quegli odori che per tantissimi anni erano stati parte integranti della sua vita. Era tornato nella sua “casa” dopo la rifondazione del nuovo Palermo, diventando da subito un punto di riferimento importantissimo per tutti i giovani tifosi, ultras e semplici tifosi, che in lui vedevano la leggenda ed il mito vivente di un calcio romantico che non c’è più.
Tanti gli aneddoti da raccontare, storie di trasferte impossibili che Totò aveva vissuto, come il famoso derby con il Giarre, quando entrò in campo. Mentre si trovava a cavalcioni sulla ringhiera lanciando i cori, alcuni tifosi del Catania iniziarono a provocarlo. Senza starci troppo a pensare Totò saltò dalla ringhiera, strappandosi i pantaloni, ed entrò in campo. Preso dai carabinieri, fu accompagnato fuori, ma poiché la gara veniva trasmessa in diretta, qualcuno avvisò sua madre che il figlio era stato arrestato. Notizia non vera, perché come raccontato dallo stesso Rambo, riconosciuta la provocazione era stato immediatamente rilasciato, riprendendo poco dopo il suo posto nel settore ospiti.
La goliardia non mancava mai, quando prometteva qualcosa, Totò manteneva fede alle sue promesse. Una volta, ad esempio, promise di spogliarsi in curva se Ilicic avesse fatto gol contro la Fiorentina. La rete arrivò e tra le risate generali, senza battere ciglio, Totò si spogliò.
“Romanticamente rivoluzionario”, Salvatore Nocilla è stato l’ispiratore dei nuovi Ultras palermitani.
“Ama
il tuo sogno se pur ti tormenta” la frase che è stata il suo percorso e
quello dei Warriors è la frase guida di chi ama il Palermo
incondizionatamente.
Durante la gara Palermo-Ascoli la curva Nord ha esposto uno striscione con la scritta “Rambo non mollare”, Ma a fine partita è arrivata la notizia che nessuno voleva sapere: Salvatore Nocilla aveva perso la sua ultima battaglia, quella più importante con la vita ed a soli 57 anni ha salutato questo mondo. Il suo ricordo però vivrà in eterno. Un esempio di passione infinita e di amore incondizionato per i colori rosanero.
Tanti gli attestati di affetto e di stima sui social per un grande Capo Ultras che se ne va:
Marco Placente del gruppo facebook “Caterina Bruno voce del Barbera” scrive:
Ciao Totò,
porterò
con me tanti ricordi di tue gesta vissute direttamente o raccontate in
tutti questi anni, ma la più forte, forse perché ero picciuttieddu, è
legata a Palermo Lucchese serie B 1991/1992. Negli ultimi minuti eravamo
virtualmente retrocessi e tu continuavi a incitare la curva con il
megafono in mano e ti incazzavi perché la gente non cantava.
In cuor mio spero ti venga intitolata la curva ma non spetta a me deciderlo.
Melissa Catanzaro, fondatrice e leader del Gruppo delle RosaneroGirl:
“Hai
vissuto da guerriero e fino alla fine hai lottato. Un esempio per tutti
noi tifosi rosanero. Il Palermo. Il tuo Mondo, la tua Vita. Grazie di
tutto Totò Rambo. Il più grande. La Storia Rosanero. Hai aspettato che
la partita finisse …… volevi esserci anche tu in qualche modo e poi …
In
questo momento non ho parole…solo una profonda tristezza…ti dico solo
arrivederci Totò… e grazie per tutto ciò che ci hai trasmesso e
insegnato. ”
Gianni Koral Bay – Admin “Palermo Dolce Amaro Group”
“Non ce l’ha fatta Totò. Ha
lottato sicuramente fino all’ultimo grammo di forza. Chi lo ha
conosciuto sa che memoria di ferro avesse, ricordava ogni partita, ogni
episodio, gli piaceva raccontare le mitiche trasferte, lontane e vicine,
magari senza dormire, ma non ne sentiva la fatica.
Tu eri “Totò Rambo”, una vita dedicata al Palermo. Riposa in pace caro Totò, vai avanti come hai sempre fatto.
fonte : Azzurranews.it
“Bentornata a casa Ilary“.
Lo striscione è comparso allo stadio Olimpico di Roma nell’intervallo di Lazio-Inter, lo striscione esposto nei Distinti Sud da una parte del tifo biancoceleste. Il riferimento è a Ilary Blasi ex moglie di Francesco Totti bandiera della Roma.
La famiglia Blasi non ha mai nascosto la sua passione per la Lazio. Roberto Blasi, padre di Ilary, non ha infatti mai nascosto la sua fede biancoceleste.
Celebre anche una foto della showgirl prima del matrimonio col 10 romanista in maglia laziale.
el resto il sospetto che la Blasi nutra una certa simpatia per la Lazio c'è sempre stato, sin dai tempi in cui Ilary e il Pupone erano solo fidanzati.
SARONNO – Grande entusiasmo attorno al Fbc Saronno che non nasconde la volontà di rilanciarsi e punti a vincere il prossimo campionato di Promozione. I tifosi chiamano a raccolta appassionati e fans, anche chi magari allo stadio non va più da qualche tempo: si annuncia una stagione speciale e l’appello è quello ad essere tutti presenti.
La nuova stagione è alle porte, la 30′ stagione consecutiva in cui la nostra città può contare su di un movimento ultras a supporto della sua squadra locale. Si prospetta un’annata davvero entusiasmante dal punto di vista calcistico, un’annata in cui finalmente il nostro FBC partirà da favorita. Poi il verdetto arriverà dal campo e dall’impegno con cui i ragazzi onoreranno le nostre maglie, ma quello che possiamo garantire è che i tempi delle umiliazioni sono realmente finiti!!!
Tante cose son cambiate negli ultimi anni anche sugli spalti del Colombo-Gianetti. E non importa se il progetto aggregativo che abbiamo continuato a portare avanti si chiamerà ancora Fronte ribelle oppure continuerà a chiamarsi, come nell’ultima stagione, semplicemente Saronno. Quello che conta è che un manipolo di ragazzi e di uomini, gli stessi di sempre, ancora follemente innamorati del Fbc e del vivere lo stadio alla loro maniera, anche quest’anno ci sarà, pronto a gridare a gran voce il nome della propria città in tutti i campi della Lombardia.
Quello che ti chiediamo è di tornare a divertirti con noi. Siamo consci che le sospensioni e le restrizioni degli ultimi anni hanno cambiato le abitudini domenicali di tanti. Ma siamo certi che, se anche per poche domeniche all’anno sei entrato allo stadio e hai tifato accanto a noi, non potrai dimenticare il clima di amicizia e aggregazione che si è sempre respirato. Crediamo che questi ricordi, uniti ad una grande annata della nostra squadra, potranno risvegliare l’entusiasmo che si era perso da un po’ di tempo nella nostra città.
Ti aspettiamo pertanto al nostro fianco per vivere la curva da protagonista insieme a noi grazie alla tua voglia di fare. Perché esserci significa crederci!
Saronno 1910
Con una nota ufficiale il gruppo degli “Sconvolts 1988”, ultras del Tolentino, ha comunicato l’intenzione di sciogliersi.
Questo il comunicato che riportiamo:
“Sono stati giorni, anni, decenni intensi, di goliardia, aggregazione, gioie e dolori, da ostentata passione e ossessivo seguito. Oggi ci rendiamo conto di aver smarrito i valori che ci rendevano unici all’interno del complesso modo di vivere tipicamente ultras, all’interno della gradinata e per le strade della città”.
“Se ci è concesso chiediamo a tutti di evitare speculazioni su questo evento, di prodigarsi in facili giudizi, di dare versioni fantasiose dell’accaduto. Certo molti stanno soffrendo per questo scioglimento ed altri magari godendo, ma chiediamo di fare il tutto nel rispetto di chi si è adoperato, impegnato, di chi ci ha rimesso soldi, salute e famiglie, di chi ha perso anche la sua libertà, di chi è stato diffidato per questo nome, in sostanza chiediamo di chiudere in buona maniera questo capitolo durato 35anni”.
“Ci portiamo dentro i sorrisi dei ragazzi che ci hanno accompagnato e la gioia nell’aver camminato insieme in questi anni in tutta Italia, ma consapevoli che, purtroppo, il nostro futuro non avrebbe potuto in alcun modo ricalcare i passi percorsi.. Sarebbe certamente stato più semplice girare la testa dall’altra parte e far finta di nulla, ma i membri del direttivo S.T.88 hanno chiari questi principi e non possono e devono prescindere da essi. Molte delle persone che avevano creduto al progetto originario del 1988, nei momenti più difficili hanno preferito la strada facile, quella del doppio giochismo, infischiandosene dei valori per i quali eravamo nati”.
“Scompare il nome ma restano le persone, ragazzi che hanno voluto con tutte le loro forze creare per la prima volta allo stadio qualcosa di serio, di nuovo, i valori che da sempre hanno contraddistinto il nostro striscione con il quale da sempre siamo stati legati. Con un po’ di nostalgia, augurando un grosso in bocca al lupo alla società e alla gradinata Pallorito che noi abbiamo creato è cresciuto, è per noi giunto il momento di dire addio a quei giorni passati”.
“Il tifo organizzato nella “Pallorito” non verrà meno, il gruppo SettoreOvest nato dai ragazzi di oggi ed una costola degli sconvolts88 e dai Fedelissimi, un Club di cui fanno parte alcuni della “vecchia”, porteranno avanti il tifo. I rapporti con i fratelli Osimani e le tifoserie amiche rimarranno tali, i valori ultras non si cancellano”.
Curva Ferrovia: “Non è ancora ora di porre fine al movimento ultras alla Spezia, è il momento della coesione”
“Non è mai stato più semplice scrivere queste parole, potrà sembrare un paradosso in questo momento così critico per la Curva Ferrovia, ma è così. Quando le parole arrivano direttamente dal cuore è tutto più semplice, quando capisci che è l’aggregazione la strada giusta e non il vittimismo, quando capisci che è il momento di stringersi ed unirsi ancor di più, quando vedi che la tua curva e la tua città ti sostengono allora ritrovi la forza e l’entusiasmo.
Vedere una città quasi completamente schierata a difesa della propria curva è qualcosa di unico e di incredibilmente emozionante, che ci ha fatto capire che non è ancora giunto il momento di porre fine a quasi 50 anni di storia del movimento Ultras alla Spezia, nuova linfa e nuove energia scorrono nelle vene della Ferrovia, lo dobbiamo a tutti ma soprattutto a quelli che hanno pagato e pagheranno in prima persona.
Siamo spezzini burberi e spigolosi ma sappiamo bene che la nostra forza, la nostra vera indole indomita e dura da abbattere esce completamente nelle difficoltà e questo è e sarà un momento di grandissima difficoltà, ma c’è la serie A da onorare la nostra storia da difendere ed il nostro nome da portare in giro per l’Italia.
Non è il momento delle parole, ma dei fatti e della coesione da parte di tutti coloro che vorranno aiutarci a partire già da domenica prima della partita Spezia – Empoli appuntamento alle ore 16:30 per l’ affissione degli striscioni e poi ritrovo alle 18:45 in Piazza del Bastione per raggiungere tutto insieme il Picco. Saranno presenti all’entrata della curva delle cassette per raccogliere offerte e sostenere i nostri ragazzi in questa dura battaglia legale. Ora e sempre ultras!”.
CURVA FERROVIA
La Curva Fiesole commemora Carra e Checcone con un minuto di silenzio: “Ricordiamo due amici veri”
Un’iniziativa per ricordare due grandi tifosi della Fiorentina. La Curva Fiesole non dimentica Andrea Carrai e Francesco Casini, rispettivamente ricordati come “Carra” e “Checcone”. Entrambi hanno rappresentato vere e proprie istituzioni del tifo fiorentino.
Il cuore pulsante degli ultrà ha deciso di dedicare loro un minuto di silenzio, all’inizio della partita d’esordio della Fiorentina in campionato contro la Cremonese. Dopodiché, l’invito è riprendere a cantare e dedicare la serata alla partita. Ma non mancherà certamente l’occasione di dare un ulteriore saluto a due ragazzi che hanno fatto la storia di quegli spalti.
Di seguito, il comunicato della Curva Fiesole:
Ora tocca a noi: tocca a Salerno ed ai salernitani. Tocca a noi
difendere fianco a fianco e a denti stretti la ricchezza, il patrimonio
sportivo che abbiamo conquistato il 22 maggio. La nostra Amata
Salernitana, tra poche ore, sarà in campo, di nuovo in Serie A. Ha
bisogno del sostegno, del calore, colore e compattezza di tutti. Tutti
significa tutti: ultras, tifosi, vecchi, giovani, famiglie. Tutti
significa tutti quelli che hanno a cuore le sorti del cavalluccio
marino, che hanno la maglia granata come seconda pelle e che desiderano
esprimere il proprio punto di vista per una crescita comune e in un
contesto di ritrovata armonia della curva Sud Siberiano, pronta ad
essere baluardo e roccaforte, a difesa del vessillo, a sostegno della
nostra amata Salernitana. Dunque, parliamone, dunque incontriamoci.
Dobbiamo esserci tutti e dobbiamo essere tanti
Il luogo è simbolico:
ci vediamo venerdì 12 agosto alle ore 20.30, nel piazzale antistante la
curva Sud Siberiano. Il luogo è simbolico perché è il luogo dove
piantiamo radici, è il luogo del nostro cuore: ci incontriamo per
impegnarci alla fattiva collaborazione. Tutti coinvolti e tutti insieme.
Avremo la curva Sud Siberiano davanti a noi: è vuota perché ci aspetta,
tocca a noi riempirla di passione, fede, tenacia, coraggio, cori,
striscioni e bandiere. Vogliamo riempirla con la nostra Salernitanità.
Se voi amate i granata, battete le mani. Avanti salernitani! Avanti
Salerno!
Curva Sud Siberiano
Il comunicato dei Combat Ultras Varese 19
“Lo sapete bene, preferiamo di gran lunga l’azione alle parole.
Tuttavia, ancora una volta, ci troviamo costretti a dover “metter giù due righe” per spiegare bene un concetto fondamentale: il CITTÀ DI VARESE è l’unica squadra che conti in provincia ed è l’unica alla quale abbiamo donato noi stessi, il nostro impegno e la nostra conosciuta passione!
Crediamo, anzi siamo convinti, che questa piccola ma Grande società meriti più rispetto, quel rispetto che si deve necessariamente portare a chi ha fatto dell’impegno e della dedizione una vera e propria missione.
Prima di tutto ci rivolgiamo ai media locali che spesso non danno la giusta rilevanza alle imprese dei ragazzi in biancorosso.
In secondo luogo, agli “altri” tifosi, nostalgici di un Varese del passato che non c’è più, diciamo che è questa la squadra da sostenere, qui e oggi!
E infine ma soprattutto ci rivolgiamo al Comune così avaro di sforzi che ci ha lasciato senza un punto di ristoro, in un “Franco Ossola” fatiscente ai limiti della vergogna, che non invoglia certo nessuno ad essere più partecipe.
Per questi motivi siamo ancora una volta, noi Ultras, a chiamare a raccolta tutti quanti, per far sentire il nostro entusiasmo e il nostro sostegno al “Città di Varese”: SPINGIAMO INSIEME QUESTI RAGAZZI VERSO LA CATEGORIA CHE GLI COMPETE… RIEMPIAMO LO STADIO, REMIAMO NELLA STESSA DIREZIONE, LANCIAMO ANCORA UNA VOLTA IL CUORE OLTRE L’OSTACOLO… UNITI!!!
Sempre nel Nome del Capitano
CUV19
-Venuti dalla Strada-“.
“Il gruppo Casaranesi 1996 dopo quasi 26 anni di militanza si è sciolto. 1 agosto 2022 ore 19.
Il direttivo.”
Con uno stringato comunicato, una delle sigle storiche del tifo
casaranese annuncia la fine delle proprie attività. Di fronte alla
vastità delle esperienze vissute in tanti anni di militanza, in effetti,
non ci sarebbero state parole capaci di trasmettere le emozioni provate
o far capire quanto difficile possa esser stato prendere questa scelta.
Massima vicinanza e solidarietà ai “Casaranesi”.
Nel cuore della festa scudetto del Napoli, allo stadio Maradona, tra i numerosi striscioni esposti dai tifosi, uno si distingue per ricordar...