BUON OTTO SETTEMBRE CURVA OVEST!
L'Otto settembre 2013 viene esposto per la prima volta lo striscione "Non camminerai mai sola" che simboleggia una curva unita e unitaria.
Dietro quello striscione si nasconde un processo di confronto lungo e difficoltoso che però ci ha portati dove siamo oggi e che ci accompagnerà nel nostro domani.
Invece di spiegarvi noi cosa significa questa data e cosa significa una curva unita, preferiamo farlo attraverso le parole che ci ha regalato in un suo post un ragazzo di Curva Ovest Ferrara.
"L’Otto Settembre è una data importante per Ferrara. Perché da qualunque prospettiva la si guardi non esiste, né è mai esistita, una forma di aggregazione giovanile più radicata nel tessuto sociale cittadino del movimento Ultras. Nemmeno le associazioni studentesche, nemmeno i centri sociali.
Il movimento Ultras (e il tifo organizzato in generale) coinvolge trasversalmente ormai tre generazioni, e prescinde assolutamente il discorso calcio. Ci sono dinamiche che diventano talmente attive nel quotidiano da farti vivere e respirare la coesione di un gruppo sette giorni a settimana. Diventa necessità, diventa abitudine, diventa vita. Ai tempi di oggi, poi, l’impegno e il coinvolgimento delle persone è aumentato in maniera esponenziale, tanto da divenire un secondo lavoro a tutti gli effetti.
A Ferrara siamo stati orgogliosamente lungimiranti, nel capire l’importanza di tutto questo all’interno di una società che dal punto di vista aggregativo stava andando alla deriva. Quanto incidentalmente non lo so, anzi, ma non è questo il tema.
L’Otto Settembre 2013 succede che i vari gruppi Ultras della Spal si ritrovano faccia a faccia e compiono un atto d’amore di importanza storica. Superano qualsiasi tipo di divergenza, trovano unità di intenti e si fondono in un unico grande gruppo, per il bene del movimento. Per il bene dell’aggregazione giovanile di Ferrara. Non era facile, né organizzativamente, né psicologicamente, perché arrivava in uno dei momenti di maggiore crisi identitaria degli Ultras ferraresi. I risultati sportivi non aiutavano di certo a creare entusiasmo, le istituzioni da sempre avversavano qualsiasi forma di tifo organizzato fuori dagli schemi (i loro). Eppure non si è mollato di un centimetro. I nostri vecchi hanno serrato le fila e hanno creato qualcosa di straordinario. Un cazzo in culo di dimensioni bibliche, per chi ci voleva morti.
Il frutto di questa coesione è il bene più prezioso che ci possa essere. È la continuità, è la garanzia di sopravvivenza. Sono decine e decine di ragazzi che si sono avvicinati, che hanno deciso di militare, che sono diventati amici. Di più, fratelli.
Dico tutto questo da esterno, perché per indole ho sempre preferito non appartenere ad alcun gruppo. Un po' per il limite di non riuscire a sentirmi inquadrato, un po' per comodo, sicuramente. Perché far parte di un gruppo con un così grande livello di coinvolgimento significa prendersi un impegno serio, che non ero sicuro di poter onorare sempre. E le cose vanno meritate, non c’è un cazzo da dire.
Ma con queste parole un po' confuse voglio esprimere, qualora ce ne fosse bisogno, la mia ammirazione e la mia gratitudine ai vecchi bastardi che mi accompagnano dentro lo stadio da tutta una vita. Su e giù per l’Italia. Avete fatto qualcosa di grandioso, per davvero. Un regalo enorme per chi, come me, crede in questo.
Perciò tanti auguri a voi, amici.
E soprattutto tanti auguri ai ragazzi giovani. Ragazzi con i contro coglioni che ogni giorno che passa mi dimostrano il loro valore, e l’importanza di tutto questo. Siete la cosa migliore che il movimento Ultras abbia mai prodotto.
Celebriamola sta giornata, perché ha molto più senso di tante stronzate inflazionate che ancora festeggiamo.
Buon Otto Settembre a tutti, ragazzi!
E Forza Spal!"
Nessun commento:
Posta un commento