In un precedente comunicato avevamo già manifestato il nostro pensiero
riguardo ad una eventuale riapertura degli stadi. Sapevamo che sarebbe
stata graduale, e ci siamo espressi a favore, così come per la ripresa
generale delle partite, pur rimarcando da subito che fisicamente saremmo
rientrati solo con lo stadio aperto al 100% e con la possibilità di
vivere il tifo come prima.
Grazie all’industria calcio, infatti, non mangiano solo allenatori e
calciatori, ma tutto un indotto formato da famiglie e persone, che vi
gravitano intorno e che vivono di quello. Nel momento in cui fossero
ripartite fabbriche e industrie, sarebbe stato logico far ripartire
anche il calcio. Il tutto, ovviamente, continuando a salvaguardare la
salute, in primis delle persone più deboli.
Avevamo anche anticipato che non avremmo mai ostacolato o criticato chi
avesse deciso di entrare e andare a vedere le partite, cosa che
confermiamo adesso. Questi 1000 biglietti, però, ci fanno riflettere non
capiamo la logica per cui è stato messo in vendita lo stesso
quantitativo di biglietti a Pisa (dove lo stadio contiene 15000 persone)
e in altre città con impianti che potrebbero contenere molti più
spettatori (senza citare per forza l’Olimpico di Roma o il Meazza di
Milano).
Il periodo a cui risale il nostro primo comunicato era nel segno della
riduzione dei casi, e del contenimento dell’epidemia. Nel periodo di
fine campionato scorso la curva del contagio era sicuramente inferiore a
quella di oggi. Adesso si propone di riaprire mentre c’è un’impennata
di casi, andando controcorrente rispetto alla sensibilità pubblica e a
decisioni prese in altri campi.
Aprire uno stadio per 1000 persone è quasi sicuramente anti-economico
per società già in difficoltà non crediamo che l’incasso (depurato di
omaggi a sponsor e autorità) possa coprire le spese da sostenere per
riaprire e rifunzionalizzare un impianto chiuso da mesi, contando anche
personale di servizio e steward.
Lo stadio vuoto fa schifo. E le partite senza tifo e pubblico sono meno
appetibili. Anche per chi le guarda in televisione. Non hanno senso. Il
'sistema calcio' se ne è accorto adesso. E dopo aver ostacolato in ogni
modo la presenza dei tifosi (tra caroprezzi, repressione, orari e giorni
assurdi), e favorito gli abbonamenti tv, prova a tornare sui suoi
passi, forzando la mano, e provando a dare un po' di colore alle tribune
con questi palliativi che sanno tanto di farsa, compresi i 70 biglietti
offerti ad alcune tifoserie per andare in trasferta.
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12 ottobre 2020
Comunicato della Curva Nord Pisa
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