Nelle ultime settimane, decine di gruppi Ultras in
tutta Italia stanno comunicando la decisione di sospendere le proprie
attività finché il divieto di assembramento e la precauzione del
distanziamento non saranno revocati. È infatti lampante che queste
disposizioni, che portano inevitabilmente a una riduzione sostanziale
della capienza degli stadi e all’impossibilità di svolgere tifo
organizzato, non permettono a un gruppo Ultras di esprimersi come è
naturale che si esprima: in libertà.
Riteniamo sacrosanta la decisione del “o tutti o nessuno”, che sta
definendo di fatto la linea di azione a livello praticamente nazionale,
almeno per ora.
Venendo a noi, dopo ore di riunioni sia degli Ultimi Rimasti che dei
tifosi grigioneri tutti, la linea scelta è un po’ diversa e figlia di
una condizione, ovviamente, anomala.
Abbiamo conteggiato e segnato i posti che, rispettando il
distanziamento, sarebbero a disposizione nel nostro stadio e
confrontandone il numero con la media spettatori degli anni passati, a
meno di affluenze inaspettate, siamo convinti che riusciremo a garantire
l’ingresso a tutte e tutti, ospiti compresi.
Noi Ultimi Rimasti siamo, oltre che il suo gruppo Ultras, insieme
agli altri soci e socie, le proprietarie e i proprietari del Lebowski.
Questo significa che la responsabilità dell’evento partita, della
creazione di un ambiente speciale attorno al campo, è anche nostra, e
non abbiamo intenzione di disattenderla. Come non vogliamo venir meno
alla nostra costante necessità di disegnare le forme della socialità,
pur in questo strano periodo. Nostra esigenza è quella di non lasciare
alle istituzioni la prima e l’ultima parola sui rapporti sociali, nostra
istanza è quella di costruire una comunità che sia in grado di
immaginarli, crearli e cementarli autonomamente.
Per questi due motivi, abbiamo quindi deciso che attenderemo il
fischio d’inizio fuori dalla biglietteria (al bar, come si converrà) e
se in quel momento i posti a disposizione nell’impianto saranno
sufficienti a contenerci tutti e tutte, allora entreremo. Non ci sarà
tifo organizzato e in nessun caso, che ci sia posto o meno, occuperemo i
gradoni della tribuna, e crediamo che chiunque abbia vissuto una
domenica con noi, o attorno a noi, capirà il perché. Se entreremo, lo
striscione entrerà con noi, e cercheremo di viverci i 90 minuti tentando
di evitare di buttarci nel fiume retrostante la tribuna per la
frustrazione. Sarà strano e difficile, ma in un modo che ancora non
riusciamo bene ad immaginare, cercheremo di stare più vicini possibile
ai ragazzi in campo. Se al triplice fischio dovessimo guardarci negli
occhi e dirci “mai più”, vorrà dire che rivaluteremo il da farsi alla
prossima assemblea, con un match in più nel bagaglio e gli stati d’animo
un po’ più chiari in testa. Sarà dura, ma sentiamo di doverci provare.
Vogliamo abbracciare mister Murras, tutto lo staff, e i ragazzi che
indosseranno la nostra adorata maglia domenica, in particolare quelli
che lo faranno per la prima volta. Tra le trasferte vietate dello scorso
anno, il lockdown e la pausa estiva, non sapete quanto cazzo vorremmo
essere lì a caricarvi per la battaglia. Verrà il giorno.
AVANTI LEBOWSKI – AVANTI ULTRAS
ULTIMI RIMASTI LEBOWSKI