Ancora 10 giorni alla finalissima di Shanghai tra
Juventus e Lazio. In palio la Supercoppa Italiana, primo trofeo della
stagione 2015/2016. Un evento a cui però non parteciperà la Curva
Nord, l'ala più calorosa del pubblico biancoceleste. Nel seguente
comunicato, letto attraverso le frequenze di Elleradio, le motivazioni
della scelta:
"11.637. Questi i chilometri che l’8 agosto ci divideranno dallo Shanghai Stadium, dove la nostra Lazio si giocherà la Supercoppa Italiana contro la Juventus. Gli ultras della Lazio hanno scelto di non esserci, una scelta presa a malincuore, ma vista come unica opzione possibile. In un periodo storico come questo è impensabile credere che migliaia di tifosi volino dall’altra parte del mondo per una partita di calcio. Per una finale di coppa nazionale, la scelta della sede dove verrà disputata è stata dettata dai soliti interessi a cui ormai siamo abituati e a cui non vogliamo sottometterci in alcun modo. Rimaniamo ancora legati ad un’idea di calcio differente, che veda il tifoso esser ricoperto dalle attenzioni che merita. Non abbiamo bisogno di dare dimostrazioni a nessuno, se non fare scelte dettate dall’amore verso i nostri colori, che sosteniamo fieri oltre ogni tipo di avversità e iniziativa di repressione”.
"11.637. Questi i chilometri che l’8 agosto ci divideranno dallo Shanghai Stadium, dove la nostra Lazio si giocherà la Supercoppa Italiana contro la Juventus. Gli ultras della Lazio hanno scelto di non esserci, una scelta presa a malincuore, ma vista come unica opzione possibile. In un periodo storico come questo è impensabile credere che migliaia di tifosi volino dall’altra parte del mondo per una partita di calcio. Per una finale di coppa nazionale, la scelta della sede dove verrà disputata è stata dettata dai soliti interessi a cui ormai siamo abituati e a cui non vogliamo sottometterci in alcun modo. Rimaniamo ancora legati ad un’idea di calcio differente, che veda il tifoso esser ricoperto dalle attenzioni che merita. Non abbiamo bisogno di dare dimostrazioni a nessuno, se non fare scelte dettate dall’amore verso i nostri colori, che sosteniamo fieri oltre ogni tipo di avversità e iniziativa di repressione”.