Dall’introduzione della tessera del tifoso molte cose sono cambiate e per noi il movimento ultras italiano ha raggiunto quasi tutto ciò che poteva ottenere.
L’attuale Supporter card di Lega pro, (come tutte le Away card di serie A e B), non prevede l’abbinamento ad una carta di credito, non ha il chip RIFD e non prevede la sottoscrizione del Codice Etico, una sorta di regolamento extra che il tesserato deve sottoscrivere e che comporta il ritiro della tessera stessa in caso di incidenti o reati da stadio.
Nella Supporter Card di Lega pro ovviamente, come nel biglietto nominativo, acquistato di volta in volta per seguire le partite casalinghe e come in tutte le altre tessere, Voucher e Away card comprese, vige l’articolo 9.
L’articolo 9 nel caso in cui venisse applicato, ma ciò nella maggior parte dei casi non accade, impedirebbe a qualunque soggetto che abbia subito una condanna di primo grado, non solo di sottoscrivere qualsiasi tipo di tessera entro i 5 anni successivi alla condanna, ma anche di poter acquistare il singolo biglietto nominativo per la partita casalinga.
Invece, una volta scontato il Daspo è possibile sottoscrivere da subito una qualsiasi tessera, senza dover aspettare ulteriori 5 anni, come creduto ancora da molti.
Continuare la lotta contro la tessera del tifoso entrando solamente nelle partite casalinghe, ad oggi non ha più senso. Una giusta battaglia sarebbe quella di non entrare nemmeno in casa, dato che l‘Articolo 9 é applicato anche sul biglietto nominativo e può essere modificato solo dal parlamento italiano.
A questo punto siamo arrivati davanti ad un bivio: disertare tutte le partite in casa e fuori, dandola vinta a chi ci vuole morti, oppure tesserarci e rimanere negli stadi.
Per molti è diventata una questione di “comodo” non andare più in trasferta. Noi non siamo abituati a ragionare per slogan ed è per questo motivo che dopo due anni in cui non abbiamo più seguito L’Aquila calcio 1927 in tutte le trasferte di campionato, finali play off e coppa Italia, torneremo a partire.
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