Fonte: "calciomercato.com"
'Da vent'anni gemellati, tre
generazioni due striscioni, Boys 1977 e Ultras Tito': con questo drappo a
triplice configurazione, esposto nella curva Sud da tempo intitolata a
Matteo Bagnaresi, i sostenitori parmensi hanno celebrato il gemellaggio
con i tifosi doriani, nato nell'ottobre 1990, con i ducali appena
promossi in serie A e il Doria avviato al primo scudetto della sua
storia. Prima dell'ingresso in campo, dalla Sud si è levato il grido
'Parma! Parma!' contrappuntato dalla parte opposta da uno stentoreo
'Doria! Doria!'. 'Nessuno potrà mai separarci' rispondeva al saluto
gialloblù uno striscione esposto dalla curva doriana.
Sembrava
una partita d'altri tempi, eppure era una normale domenica di febbraio,
con la sinfonia introduttiva dell'Aida a salutare l'ingresso in campo
delle due squadre, che vedeva il Doria per la prima volta in maglia
blucerchiata al 'Tardini', dopo molti anni in bianco o in nero. Ma da
quando, traumaticamente tramontata l'era Tanzi, il Parma ha ripreso a
indossare la casacca crociata, sono venute meno le ragioni della
differenziazione cromatica.
A migliaia i tifosi doriani hanno
invaso la città nonostante il blocco del traffico, e poi lo stadio al
centro di un controverso progetto di ristrutturazione: oltre ai tremila
del settore ospiti che si erano procurati il biglietto a Genova, molti
altri sostenitori blucerchiati dell'Italia settentrionale avevano
acquistato il tagliando per l'area libera della Curva Sud, per dare
manforte ai compagni di fede. Nessuno striscione come al solito, ma
centinaia di bandiere blucerchiate, esposte al vento per tutta la
partita.
Nessun commento:
Posta un commento