Fonte:larena.it
Sei bombe carta esplose dagli ultrà del Potenza
allo stadio Bentegodi durante Verona-Potenza di ieri pomeriggio. Sei
boati che sono riecheggiati nello stadio sollevando i fischi e gli
sfottò dei veronesi. Ma anche nella curva sud a un certo punto s'è
sentito un botto, seppur meno potente. La partita è terminata con un
pari, ma queste dimostrazioni di inciviltà avranno strascichi per i
potentini che sono arrivati allo stadio decisi a provocare. Le
telecamere della Digos veronese erano posizionate per riprendere
qualsiasi movimento strano accadesse dall'una piuttosto che dall'altra
parte. E subito dopo il primo botto l'attenzione s'è concentrata su
alcuni tifosi. Nelle prossime ore tutto il materiale registrato verrà
«sbobinato», quindi osservato con attenzione e con la collaborazione
della questura di Potenza sarà possibile risalire all'identità dei
tifosi che hanno lanciato le bombe carta. Non ci sono stati feriti, ma
avrebbero potuto esserci.
I tifosi sono riusciti a passare al
filtraggio che ormai da tempo viene effettuato dagli steward dello
stadio, ma in verità c'è anche da sottolineare che se aggeggi come
questi vengono nascosti, per esempio, nelle mutande, diventa complicato
trovarli a meno che ogni tifoso non venga spogliato completamente. Ed è
impossibile anche soltanto ipotizzarli controlli simili.
La
prevenzione diventa dunque parecchio difficile, ma a dare aiuto alle
forze dell'ordine c'è il contributo video che quindi permetterà di
arrivare all'identificazione di chi, quelle bombe carta le ha fatte
deflagrare. La Digos veronese è già al lavoro e nelle prossime ore
potrebbero scattare le prime denunce. La legge vieta di portare allo
stadio petardi e qualsiasi altro artificio.
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