Fonte: "tarantosera.com"
- L'agguato è scattato poco prima
delle 19, quanto la partita era finita da tempo. Un gruppetto sparuto,
un pugno di pseudo sostenitori del Taranto, ha atteso il passaggio del
pullman dei tifosi dell'Hellas Verona che che stava per imboccarre il
casello di Palagiano, dopo aver percorso la strada statale 106. E lì è
partita una fitta sassaiola che ha investito il mezzo con il quale i
supporters gialloblu, scesi in oltre duecento in riva allo Ionio per la
trasferta della compagine di Remondina. Un raid che non ha avuto
conseguenze sui tifosi veronesi, visto che nessuno dei passeggeri del
pullman è stato ferito, mentre ad essere stati danneggiati sono stati
due vetri del bus. Danni che comunque non hanno impedito la prosecuzione
del viaggio ai trasfertisti provenienti dal Veneto. Ad agevolare la
spedizione contro i veronesi, il luogo isolato e la scarsa visibilità
della zona. Adesso sono gli agenti della Questura del capoluogo ionico
ad indagare sull'episodio, per identificare chi abbia preso a sassate
quegli avversari che, allo Iacovone, si sono fatti notare per i cori
razzisti che in più occasioni si sono levati in maniera chiarissima dal
settore ospiti dello stadio Era-smo Iacovone. “Sporchi terroni” è stato
lo slogan preferito dagli ultrà dell'Hellas che hanno compiuto il
viaggio sino alla Puglia al seguito della squadra che attualmente occupa
il primo posto del girone B del campionato di Prima Divisione.
“Bruciare il Meridione” e “morti di fame” sono stati altri cori intonati
dalla pattuglia di veronesi giunti a Taranto. Da rilevare, comunque,
come - al di là proprio degli slogan e dei cori - all'interno
dell'impianto sportivo del rione Salinella non si siano registrati
episodi di violenza tra le due tifoserie. Partita che si è conclusa con
il punteggio di 0-0, con il rammarico da parte del Taranto che ha
recriminato per un calcio di rigore non dato.
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