Il direttivo della Gradinata Nord intende prendere posizione riguardo ai
recenti episodi inerenti la vendita dei tagliandi per le partite
casalinghe e le conseguenti difficoltà di acquisto degli stessi da parte
dei tifosi. Simili difficoltà ora si presentano anche nelle trasferte,
rendendo veramente la vita difficile a tutti i veri sostenitori della
squadra. È ormai chiaro lintento di allontanare dagli stadi la
componente fondamentale di ogni spettacolo: il pubblico.
Le lungaggini dovute allemissione dei biglietti nominativi, prima della
tanto sospirata partita casalinga col Figline, che vedeva il ritorno al
Moccagatta dei grigi per lultima volta della vecchia gradinata nord,
hanno inevitabilmente esasperato gli animi di tutti coloro i quali
vedevano affievolirsi le speranze di entrare in possesso di un
tagliando, spingendo tanti ad abbandonare lo stadio, altri a sfondare un
cancello con le conseguenze negative che tutto ciò avrebbe potuto
comportare. Almeno 500 sostenitori hanno rinunciato loro malgrado alla
partita, con grave danno sia per la società che per la squadra, e la
stessa cosa si è ripetuta in maniera addirittura peggiore in occasione
dellincontro col Como. Qui si è sfiorato il ridicolo, destinando ai
tifosi ospiti ( unarmata composta da una coppia di signori di mezza
età) lintera gradinata sud, costringendo il pubblico della nord ( che
ricordiamolo, gremita, poteva ospitare 2000 persone) in una porzione dei
distinti con una capienza inferiore alle 700 persone. Arrivati allo
stadio, come se non bastasse, i tifosi hanno appreso che le biglietterie
sarebbero state chiuse, su provvedimento della questura, alle ore 13.
Se qualcuno avesse deciso di recarsi allo stadio della propria città
dopo tale orario, come per altro sempre accaduto, avrebbe dovuto fare
ritorno a casa.
Anche e soprattutto per questo motivo, in una C1 attesa da dieci anni,
la media spettatori delle partite casalinghe, Ivrea compresa, è di molto
inferiore ai nostri standard abituali.
Dividendo un settore in 2 parti uguali, ma con prezzo dimezzato da una
parte rispetto allaltra, è ovvio che tanti abituali frequentatori dei
distinti abbiano preferito acquistare il biglietto a 10 euro piuttosto
che a 20, esaurendo in prevendita i biglietti e togliendo di fatto a
tanti ragazzi della curva la possibilità di entrare a quel prezzo.
Al tempo stesso coloro i quali hanno acquistato un abbonamento dei
distinti a 200 euro si trovano a distanza di pochi metri da persone che
hanno pagato poco più della metà.
Inutile dire che siamo molto delusi dalle lungaggini burocratiche che
hanno fatto slittare a fine settembre labbattimento della gradinata e
al tempo stesso molto preoccupati per il futuro, in quanto, ad oggi, non
risulta che sia stato approvato alcun progetto per la costruzione di
quella nuova, che, stando alle promesse, sarà pronta per la partita di
ritorno col Perugia, il 24 gennaio 2010. Anche in trasferta va sempre
peggio: a Novara il biglietto nominativo non poteva essere acquistato
per più di una persona, con una prevendita terminata di fatto al sabato,
a Monza addirittura nessun punto vendita in città (Spinetta m.go,
Strevi, Casale, Ovada, Tortona, San Salvatore, Isola S. Antonio) e
nessun punto vendita fuori dalla provincia di Alessandria costringendo
chi risiede fuori dalla provincia o chi lavora fuori a delegare ove
possibile lacquisto ad amici e parenti. Ancora più grave il fatto di
indicare sul sito la vendita dei tagliandi fino alle ore 19 di Sabato ma
in realtà terminarla di fatto nella mattinata in quanto la maggior
parte dei punti dei vendita erano chiusi il pomeriggio lasciando così
molte persone senza il tagliando.
Le responsabilità di tutti questi ed altri problemi riscontrati in
questo inizio di stagione crediamo siano da ripartire tra vari soggetti:
Ministro, Prefettura, Questura, Comune di Alessandria e US Alessandria
Calcio. Questo non vuol dire che non meritiamo attenzione e non esigiamo
delle risposte esaurienti e celeri oltre che dei correttivi ad una
situazione ormai insostenibile.
GRADINATA NORD ALESSANDRIA - 13/10/2009
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