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29 settembre 2009

E’ AUTUNNO, FUORI I MARONI!!!

Fonte: Ultras Bologna

La repressione avanza, colpisce indistintamente e in nome della sicurezza cerca di spazzare via ogni forma di dissenso, ogni voce fuori dal coro, chi non si allinea ad un sistema dove tutto è business.
Denaro e potere stanno cercando di ridefinire e riscrivere il nostro patrimonio culturale.

Lo sport è di tutti e per tutti, ma i nostri governanti, di entrambi gli schieramenti, lo stanno trasformando in una élite, selezionata, silenziosa e innocua, per chi ha interesse solo a creare profitto attraverso i sentimenti altrui. Ci stanno provando ancora, dopo i casi Moggi e Calciopoli, dopo l’omicidio Sandri, a cancellare la parte sana e critica del mondo delle curve, quella che dice la verità, quella che denuncia gli intrallazzi tra sport, politica e finanza.
Sotto la copertura del bisogno indotto di legalità emanano norme, direttive e provvedimenti, costituiscono comitati, osservatori, organi di polizia che si sono impadroniti di un potere che non deve essere loro riconosciuto; attraverso la “Tessera del Tifoso” ogni questura avrà la possibilità di decidere chi può assistere o meno ad una manifestazione sportiva e potrà così lasciare fuori dagli impianti stessi ogni forma di contestazione, per sempre! Tutto questo senza alcun fondamento giuridico. È rilasciata dalla Società sportiva previo nulla osta della Questura competente che comunica l’eventuale presenza di motivi ostativi (Daspo in corso e condanne per reati da stadio negli ultimi 5 anni). Purtroppo sta accadendo che anche alle persone che hanno scontato una diffida in passato è stata negata, questo vale addirittura per coloro che, scontata la diffida, siano stati assolti nel procedimento penale che ha dato origine alla diffida stessa. In altre parole, chi è stato diffidato ANCHE SE INGIUSTAMENTE perché poi è stato assolto, non potrà MAI PIU' ANDARE ALLO STADIO!

Cercano di dividerci, parlano di tifosi “ufficiali”, proprio quando le nostre lotte iniziavano ad essere capite e condivise dal pubblico e dai frequentatori degli stadi e dei palazzetti.
Vogliono dividerci tra tifosi buoni e cattivi, per trasformarci in clienti, perchè la “Tessera del Tifoso” è prima di tutto una carta di credito, a pagamento, con la quale le banche cercheranno ulteriormente di entrare nella nostra vita per indicarci cosa e quando consumare.

E’ un’ulteriore schedatura, dopo telecamere e biglietto nominale, effettuata da uno Stato che si preoccupa solo ed esclusivamente di tutelare la privacy di potenti e politicanti, i primi che dovrebbero invece rispondere pubblicamente, davanti alla cittadinanza, di tutte le loro azioni e delle loro scelte.

Alla Facoltà di Giurisprudenza di Bologna, Lunedì 28 settembre alle ore 08:30

inizierà un convegno finanziato da Sky dal titolo “Lo sport in tribuna”, dove interverranno tutti quegli elementi che hanno rovinato il nostro mondo: politici, televisioni, (ir)responsabili di società di calcio, fino al momento topico delle 12:30 quando interverrà il Ministro dei Divieti: Roberto Maroni.

Noi Ultras saremo presenti nelle piazze, nelle strade, nei vicoli attorno all’Università, per fermare questa indecenza, per urlare con sdegno che chi non rispetta la Costituzione, non può parlare all’interno di Giurisprudenza, ad un convegno che vale addirittura 8 crediti formativi per una claque ben selezionata, per l’ennesima operazione di propaganda.
Parleranno di sicurezza, della loro sicurezza, fatta di diritti negati e di impunità.
Anche noi vogliamo sicurezza, ma la nostra si basa sull’abbattimento di tutte quelle barriere che provocano feriti ogni anno, a volte tragedie, perchè muri, fossati e filo spinato uccidono più che gli Ultras. Sempre additati come delinquenti liberi di agire, quando in realtà ci assumiamo tutte le responsabilità delle nostre azioni e dei nostri errori, questa volta chiediamo noi la certezza della pena, per tutti quei poliziotti provocatori e violenti, irriconoscibili dietro i loro caschi e foulard, che ci colpiscono, ci sparano contro, ci ammazzano con la garanzia che il nuovo sistema mediatico italiano saprà giustificarli e assolverli, fino a farceli dimenticare.

A difesa di uno sport pulito, per un ritorno di megafoni, tamburi, striscioni e di tutti gli strumenti di tifo, per la libertà di espressione e di movimento, contro ogni forma di schedatura di Stato, contro la mercificazione della passione, per una valorizzazione dello spirito di aggregazione che dal 1960 contraddistingue le nostre curve, fucine di valori come amicizia e solidarietà.

Non siamo nè buoni nè cattivi, siamo determinati a cambiare questo mondo e riportarlo ad una dimensione umana, fatta di tifo come libera espressione di pensieri ed emozioni che ci accomunano, fatta di relazioni e non di passivi telespettatori, o clienti selezionati.

ULTRAS LIBERI

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