di Luca Gallucci Buongiorno
Quante volte abbiamo toccato su LeccePrima l’argomento
dell’assurdità di certe normative, che vorrebbero combattere la violenza
negli stadi, ma che, di fatto, limitano la libertà di movimento sul
territorio di tanti onesti cittadini? Non si tratta solo di norme
probabilmente anti-costituzionali, ma che, per paradosso, potrebbero
favorire persino quello che vorrebbero combattere, ovvero momenti di
tensione e persino violenza. Leggete cosa dovrà fare questo nostro
lettore, che ci scrive dalla Spagna. Per arrivare nel settore ospiti, ed
essere quindi al sicuro in mezzo ai tifosi del Lecce, dovrà
probabilmente mescolarsi ai romanisti e pregare gli steward di farsi
accompagnare nello spicchio di stadio dove, per logica, dovrebbe e
vorrebbe trovarsi…
“Sono il responsabile di un importante complesso alberghiero
della città di Valencia, in Spagna, e sono indignato perché nessuno mi
offre una soluzione sull’acquisto di un biglietto del settore ospiti per
assistere alla partita Roma-Lecce di domenica 19 aprile. Le ricevitorie
Lottomatica di Roma non rilasciano i biglietti se non con la
presentazione di un documento d’identità originale (il mio collega ha
presentato la fotocopia del documento ed ha ottenuto esito negativo). Il
mio volo arriva sabato alle 14 e seconde le norme anti-violenza venerdì
sera chiudono la prevendita dei biglietti del settore ospiti. La
stessa società della Roma non è riuscita a trovare una soluzione, se non
quella di comprare un biglietto dei Distinti Nord e cercare di
convincere gli steward a farmi passare al mio settore, quello del Lecce.
Vi sembra una risposta corretta? Spero che questa lettera possa essere
di aiuto per qualsiasi italiano che si trova all’estero e voglia
assistere ad una partita della sua squadra.”
Fonte: www.lecceprima.it
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