Stiamo per concludere una stagione per certi versi problematica e drammatica
che, per mille motivi, non immaginavamo di dover vivere.
Ma ciò che preoccupa maggiormente, a prescindere dallesito della
stagione attuale, è il futuro. Un futuro che, qualora non fosse regolato
da un programma ambizioso fondato sulla voglia di fare e di vincere,
sarebbe triste, inutile e fallimentare.
E allora meglio parlarsi chiaro sin da subito.
Perche oggi abbiamo deciso di uscire allo scoperto alla nostra maniera con questo comunicato?
Semplice:
1) Una comunicazione che non esiste o quasi, in effetti dura da mesi;
un atteggiamento da parte del Sig.Jacopetti che rappresenta la
PROPRIETA, fatto di se e tanti ma che, probabilmente scaturiscono dalla
sua poca conoscenza del calcio fattoin una Piazza che giustamente
merita di piu e fa sentire il proprio attaccamento o da ALTRO !!??
2) Gli innumerevoli episodi accaduti durante lanno che, oramai sono di dominio pubblico.
3) Le scelte di mercato fatte a gennaio che non hanno giovato alla causa.
4) Lo scollamento che da piu parti viene evidenziato tra parte tecnica e dirigenza.
Riprendiamo e riportiamo questo pensiero di 6 mesi fa e chiediamo a gran
voce ORA, CHIAREZZA,TRASPARENZA E RISPETTO. Siamo partiti in Ottobre
che il pensiero ricorrente era il seguente: Perché a volte sarebbe
meglio morire.
Calcisticamente si intende. Il perché è semplice, il calcio come lo
intendono molti, e noi siamo tra quelli, è solo amore e passione. I
soldi vengono in secondo ordine. Se questi sentimenti sono assenti tutto
diventa freddo, arido e la fine è scontata. Tutto questo tradotto a
Spezia è sotto gli occhi di tutti: migliaia di innamorati a mangiarsi il
fegato ed una dirigenza (sarebbe più corretto dire un amministratore
unico) impassibile, priva di passione perché povera di senso di
appartenenza. A queste condizioni la nostra posizione, oltreché essere
lontana da questo modo di far calcio, non può che essere di decisa
contestazione. Far calcio a Spezia significa far i conti con la storia,
significa rispettare i colori di squadra e città, significa rispetto di
gente innamorata dello Spezia. Cose per noi importanti ed
imprescindibili, anche, o meglio, soprattutto in serie D.
Una riflessione: ma cosa sono venuti a fare? Altro, rispettabilmente dellaltro, che con il calcio non centra davvero nulla
Oggi siamo arrivati ad un punto del percorso che necessita di domande e risposte inequivocabili:
- Dott. Volpi, in questa città che non sente sua, in questo sport che
non lappassiona, intende per il futuro organizzare e programmare
stagioni sportive ambiziose e allaltezza di quanto questa piazza
meriti?
- Sindaco e consiglieri vari (quelli che avete consegnato la Società al
Dott. Volpi per intenderci), pur nel vostro disinteresse totale verso le
sorti calcistiche della città, siete soddisfatti delloperato della
Società Spezia Calcio? Vi convincono (se di vs. conoscenza) i programmi
per il futuro e gli obiettivi prefissati?
- Organi di informazione complici e servili (fatte salve pochissime
eccezioni) ma quando inizierete, se capaci, a fare informazione critica
ma costruttiva, vera e sgombra da atteggiamenti plagiati e meschini?
La misura e colma, la pazienza credo sia esaurita in ognuno di Noi che
Amiamo sta maglia,ce chi ha deciso di starsene a casa per protesta,
chi si logora e si domanda,chi invece non ha abbandonato i gradoni del
Picco e Ora chiede con rabbia CHE NE SARA DI QUESTO SPEZIA CALCIO
DOMANI!!!??
SIAMO ANCORA VIVI SIAMO QUI !!!
E NON MOLLEREMO MAI!!!!
ULTRAS SPEZIA 1974
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