Comunicato della Curva Nord:
A DIFESA DEI NOSTRI IDEALI…
Una stagione calcistica, così critica, di sicuro, Taranto ed i suoi
tifosi, nella loro storia non l’ hanno mai vissuta ; difficile
immaginare come sia possibile che una squadra disputi, in un campionato,
gran parte delle proprie gare casalinghe a porte chiuse, senza il
calore del proprio pubblico, come sia altrettanto inspiegabile il tanto
accanimento dell’osservatorio e del CASMS nei nostri confronti, che
dall’inizio di questa tribolata stagione ci ha vietato quasi tutte le
trasferte, calpestando, con totale menefreghismo, senza che qualcuno
intervenisse, la dignità dei tifosi tarantini e la dignità di noi tutti
cittadini di Taranto, una città in se per se già travagliata da
tantissimi problemi e che di sicuro non aveva bisogno di questa costante
etichettatura domenicale di città criminale.Abbiamo cercato di
replicare a queste assurde situazioni e restrizioni che ci sono state
imposte, manifestando il nostro dissenso sempre in maniera CIVILE
cercando quantomeno di sostenere e di non abbandonare mai i nostri amati
colori in maniera sempre coerente e costante. Non possiamo dimenticare
infatti, il sostegno avvenuto dall’esterno dello stadio nelle gare
contro il Foligno e l’Arezzo, che non hanno portato a nessuna “turbativa
di ordine pubblico” e che è conseguito solo nella vittoria della nostra
squadra che ha conquistato sei punti in classifica fondamentali per la
nostra auspicata salvezza. Dopo essere stati privati a lungo del nostro
stadio, e dopo aver assistito a molteplici episodi che considerare
assurdo è ben poco, c’ è stato possibile ritornare finalmente nella
nostra amata curva, cercando di dimenticare presto tutti i torti già
subiti. Nelle gare casalinghe, infatti, esemplare è stato il nostro
comportamento sugli spalti, dove abbiamo sostenuto la nostra squadra,
con tanto di quell’amore che è difficile quantificare in queste semplici
righe. Nonostante l’assurda repressione che abbiamo subito dall’inizio
della stagione, come se fosse stato poco quello che avevamo già pagato,
in settimana, ad alcuni esponenti dei gruppi, la cui unica colpa è stata
quella che più di altri si sono prodigati per coordinare il tifo dei
nostri amati colori, sono state notificate assurde sanzioni. Forse è il
primo caso avvenuto in Italia, che riassume al meglio l’enorme
esagerazione della Questura di Taranto forse un pò troppo attenta a far
rispettare le leggi antiviolenza, che occuparsi di problemi davvero più
seri, dei quali è afflitta la nostra splendida città. Proprio a seguito
di questi inspiegabili verbali e di questo nuovo capitolo di esagerata
repressione nei nostri confronti sono dovute le nostre opportune
considerazioni; è vero che esistono delle normative sull’antiviolenza
che devono regolare il comportamento sugli spalti, ma è anche vero,
comunque, che in Italia la legge è uguale per tutti ed invece non lo è
stato, e non lo è tutt’ora per noi, rispetto a ciò che avviene
domenicalmente nelle altre città italiane. Come lo spieghiamo allora che
nelle serie A e B, come se nulla fosse successo dopo l’introduzione di
queste leggi, si continuano a portare striscioni, bandiere e in molti
casi accesi anche fumogeni e torce? Perché Taranto deve pagare sempre un
prezzo superiore agli altri? Come mai tanto accanimento nei confronti
della nostra piazza? In molti casi sembra come se queste leggi
antiviolenza debbano essere rispettate solo a Taranto, infatti , in
nessun altro stadio d’Italia si è visto un così cieco accanimento,
contro gli ultras, in maggior ragione del fatto che, proprio noi, che ci
siamo presi sempre le nostre responsabilità dei nostri comportamenti,
in queste giornate abbiamo avuto solo la colpa di essere stati
protagonisti di un comportamento unico ed esemplare. Evidentemente negli
altri stadi d’Italia, lo spettacolo deve continuare mentre a Taranto
qualcuno ha deciso di volerlo fermare. Dopo l’arrivo di questi
provvedimenti, ennesimo ed incredibile abuso nei nostri confronti,
possiamo affermare, senza scanso di equivoci, che di sicuro a Taranto
non si può più tifare. Per questo motivo, con sommo rammarico, i gruppi
Ultrapaz, Gruppo Zuffa, Psyko Group, Nevrotik, Angeli della Nord,
Ultracep, comunicano, che per il resto della stagione, si asterranno dal
tifare, per far capire, soprattutto a coloro che sono diffidenti nei
nostri confronti e che ci vogliono fuori dagli stadi, come sia incolore
una partita di calcio senza ultras. Ci dispiace aver intrapreso questa
decisione, in un momento determinante e delicato della nostra stagione,
la squadra ha bisogno di noi e sicuramente anche noi abbiamo ancora
tanta voglia di sostenerla fino a portarla alla salvezza ma,
evidentemente, qualcuno dall’alto, vuole il male dei tifosi del Taranto e
delle nostri sorti sportive.
...AVANTI ULTRAS !!!
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