fonte: varesenews.it
Clima poco tranquillo a Novara come a Busto
Arsizio, anche se per motivi diversi, intorno al mondo del pallone:
nella città lombarda a tenere tutti sulla corda sono le vicende
societarie e i movimenti del duo Zoppo-Tonellotto da una parte, della
"cordata" pronta a subentrare ma non ancora uscita allo scoperto
dall'altro.
Domenica al "Silvio Piola" i piemontesi e la Pro
Patria si sono affrontati per un match "caldo" e sentito come il derby
del Ticino. Al di là del risultato del campo, negativo per i tigrotti,
all'esterno tirava brutta aria già prima della partita. A conferma, la
Questura di Novara riferisce oggi, martedì, che prima dell'inizio del
match gli agenti in servizio, perlustrando una zona nota come ritrovo
delle frange più estreme del tifo locale, hanno rinvenuto spranghe in
legno ed in metallo nonché fumogeni e petardi. Tutto il materiale era
nascosto dietro un cespuglio, «in modo» spiega la Questura novarese «da
essere prontamente utilizzabile in caso si fosse pervenuti allo scontro
con l’opposta fazione. Del resto, durante il pre-partita una ventina di
ultras del Novara hanno cercato di recarsi nella zona di accesso allo
stadio riservata ai tifosi ospiti con l’evidente intento di passare alle
vie di fatto con questi ultimi». E solo la presenza della polizia in
servizio di ordine pubblico ha impedito guai peggiori. Con tutto ciò
resta chiaro che la gran parte dei tifosi del Novara, così come i
bustocchi, si comporta correttamente come sempre ha fatto: l'invito
dalla Questura è ad isolare i violenti.
Non è tutto qui
purtroppo, perchè sempre prima del fischio d'inizio l'ex team manager
biancoblu Beppe Gonella era stato picchiato da esagitati supporters
locali che gli hanno fra l'altro rotto gli occhiali. Conseguenze non
gravi per lui dal punto di vista fisico, grazie al cielo, ma il gesto
resta assolutamente esecrabile.
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