L’ispettore Raciti ferito da una jeep. Il Tribunale: “Atto non
ammesso” Non farà parte del processo per la morte dell’ispettore di
polizia un’intercettazione ambientale nella quale si parla di un
testimone che avrebbe visto un fuoristrada con lo sportello aperto fare
manovra e colpire un poliziotto CATANIA – Non farà parte del processo
per la morte dell’ispettore Filippo Raciti un’intercettazione ambientale
nella quale si parla di un testimone che avrebbe visto una jeep con lo
sportello aperto fare manovra e colpire un poliziotto la sera del 2
febbraio del 2007 durante il derby Catania-Palermo. Lo ha deciso il
Tribunale per i minorenni etneo davanti al quale si celebra il processo a
Antonino Speziale. La richiesta era stava avanzata dai legali
dell’imputato e riguarda un colloquio avvenuto il 16 febbraio del 2002
nel carcere di piazza Lanza tra un giovane arrestato in seguito ai
disordini scoppiati fuori dallo stadio Massimino e i suoi genitori.
Stamane il padre del ragazzo è stato sentito dai giudici ma ha detto di
avere riferito una notizia appresa de relato e per questo i giudici non
hanno ammesso alcun atto. L’avvocato Giuseppe Lipera, parlando con i
giornalisti, ha definito l’accaduto “inquietante”. “Ci sono delle
persone – ha detto Lipera – che riferiscono determinate circostanze e
risulta che nessuno è andato a chiedere contezza di queste conversazioni
intercettate”. Il processo è stato aggiornato al prossimo 23 marzo. lasiciliaweb.it
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