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17 marzo 2009

Inter: tribunale riesame: «Gli ultrà interisti devono andare subito in carcere»

ilgiornale.it

Devono andare in carcere AT e FT, i due fratelli che sono da anni tra i leader delle frange più violente (e dichiaratamente neofasciste) della tifoseria interista. Lo ha deciso ieri il tribunale del Riesame: gli episodi di violenza di cui i due si resero protagonisti l’11 novembre 2007, durante il corteo di protesta per la morte del tifoso laziale Gabriele Sandri, sono di tale gravità che secondo il tribunale solo il carcere può mettere i due ultrà in condizione di non nuocere.
I due erano stati identificati, insieme ad altri otto militanti della Curva Nord, dai carabinieri del Nucleo informativo al termine di una indagine lunga e meticolosa. Il pubblico ministero Piero Basilone aveva chiesto per loro la custodia in carcere. Invece il giudice preliminare Gloria Gambitta, pur ritenendo evidenti gli indizi di colpevolezza, aveva ritenuto che fosse sufficiente l’obbligo di presentarsi periodicamente in commissariato a firmare l’apposito registro.
La decisione della dottoressa Gambitta aveva sollevato qualche perplessità perché gli episodi contestati al gruppo capeggiato dai fratelli T - e ritenuti provati dallo stesso gip - erano decisamente gravi. Il corteo non autorizzato aveva preso di mira prima un commissariato, poi la sede della Rai di corso Sempione, infine aveva dato l’assalto alla caserma dei carabinieri di via Vincenzo Monti, cercando di sfondare il portone con un ariete e di incendiare la mensa lanciando candelotti.
Il pm Basilone aveva presentato ricorso e il tribunale lo ha accolto. Ora i fratelli T per non finire a San Vittore devono sperare nella Cassazione.

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