Il comunicato che segue, dei Gruppi ultras della Curva Andrea Costa di
Bologna, è stato diffuso in data 01 febbraio 2008 (dopo il rinvio della
partita Bologna-Fiorentina).
Rinviare una partita non è
sicuramente vietato, ci mancherebbe; rinviare una partita non è di certo
un reato, c'è ben di peggio; però rinviare una partita senza un reale
motivo, rinviare una partita per 1 cm di neve (peraltro annunciata...),
rinviare una partita annunciandolo 5 minuti prima dell'inizio
ufficiale... no, non è un delitto... solo l'ennesima dimostrazione di un
totale disinteresse per quelli che sarebbero gli unici utenti
autorizzati: i tifosi da stadio! Non stiamo a contestare la situazione
atmosferica (per quanto ridicola), ma il modo: - intanto si vendono
comunque i biglietti - intanto la gente parte per la trasferta - intanto
si acquistano le partite in tv (sacre quelle, ci mancherebbe...) ma
intanto... ...ecco intanto che domani Bologna-Fiorentina verrà (forse)
giocata succederà qualcosa: - qualche migliaio di tifosi non potrà
esserci perché di lunedì alle 15 sarà a lavorare - qualche migliaio di
tifosi avrà la riprova di non contare davvero nulla - qualche centinaio
di tifosi proverà comunque ad esserci: per i colori, per la squadra, per
il cuore e per un'idea. Ecco perché una partita rinviata diventa uguale
a migliaia di diritti sospesi o peggio cancellati. Ecco perché questo
rinvio ci fa schifo, ingiusto nei motivi e sbagliato nel risultato:
assolve un sistema che davvero ci ha stancato colpendo i tifosi, quelli
veri, quelli che si sbattono, che ci credono, che vogliono esserci
sempre e a volte proprio non possono esserci. E allora che i colpevoli,
ossia i signori della Lega e della Federazione, inizino almeno a
vergognarsi!
I gruppi ultras della Curva Andrea Costa
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