Storia di un rapporto difficile. Fiorentina e Napoli, almeno sugli
spalti, non si sono mai state amiche e nel corso del tempo la rivalità è
sempre stata accesa. Alla base dei rapporti tesi il gemellaggio fra i
sostenitori viola e quelli del Verona, acerrimi quanto storici rivali
della frangia partenopea. Eppure, agli inizi degli anni ‘80, un contatto
fra le due fazioni ci fu. Nel libro della memoria della curva, la
presenza di tifosi del Napoli risale ai primi vagiti dei club
organizzati. A metà degli anni settanta, infatti, la Curva Fiesole
veniva presa regolarmente d’assalto da tifosi provenienti, in massa,
soprattutto da Roma e Napoli. Seppure i capitolini fossero più
organizzati, i partenopei arrivavano in grande numero e spesso e
volentieri si accaparravano gran parte della futura curva viola. Fu
allora che Stefano Biagini, passato ai posteri come “Il Pompa”, avviò la
fondazione degli Ultras Viola, nel 1973, affinché la Fiesole tornasse
unico territorio di fede gigliata. Erano i tempi in cui da Napoli, oltre
ai tifosi, arrivava anche il cosìddetto “Ciuccio”, l’asino che
rappresentava la mascotte del club sotto al Vesuvio. Lui, il Pompa, con
l’immancabile maglia di Claudio Merlo, i “colleghi” napoletani li
spediva fuori dalla Fiesole. Fu però intorno al 1982 che le due
tifoserie si ritrovarono più vicine. Per la verità non fu un vero e
proprio gemellaggio, bensì un “patto di non belligeranza”, che tuttavia
durò ben poco. Da allora, l’arrivo in massa di supporters azzurri ha
sempre creato qualche problema. Ultimi in ordine cronologico, del resto,
gli arresti della scorsa stagione, quando due ultrà furono arrestati, e
un altro colpito con DASPO, per gli scontri nelle vicinanze dello
stadio.
Fonte:sportpeople.net
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