Riportiamo una lettera apparsa su Il Mattino.
Un tifoso napoletano racconta un episodio spiacevole, che suo malgrado,
l’ha visto protagonista all’Olimpico di Torino, in occasione di
Juventus-Napoli. Un assaggio di quanto potrà accadere con l’introduzione
della Tessera del Tifoso obbligatoria:
Buongiorno a chi mi leggerà. Sono un
NAPOLETANO che vive in provincia di Torino da circa 10 anni e che da
tifoso napoletano si reca allo stadio per vedere quando possibile la
partita Juventus-Napoli.
Negli ultimi 10 anni ho assistito a circa 6 incontri(campionato di B e
di A), in tutti i casi tornando a casa sconfitto tranne ieri 31.10.2009.
In tutte le occasioni precedenti rendevo merito ai vincitori e tornavo a
casa con la mia sciarpa azzurra al collo visto dai tifosi juventini con
aria di “tolleranza”. Ieri invece le cose erano diverse. Il Napoli
vinceva in campo MERITATAMENTE ma evidentemente i tifosi juventini non
sono abituati a perdere. Assistitendo alla partita in tribuna, già
durante la partita venivo aggredito verbalmente dalle persone presenti
in tribuna con frasi razziste; ormai a conoscenza dopo 10 anni del
livello intellettivo dei piemontesi sorvolavo. Alla fine della partita
però, sul varco dal settore W1 della tribuna, venivo aggredito da
supporter juventini e solo la mia stazza fisica mi permetteva di
divincolarmi rimettendoci solo la mia sciarpa AZZURRA.
La polizia interveniva solo tardivamente per permettere ai tifosi
napoletani che aspettavano all’interno e che dopo il mio episodio si
erano fermati di uscire. Tuttavia notavo l’ASSOLUTA ASSENZA di personale
di sicurezza della società Juventus F.C. ( i cosiddetti steward) tanto
ligi all’inizio della partita nel sequestrare gli accendini (i tifosi
juventini fumano in tribuna irrispettosi dei vicini e dei divieti) ma
che si erano completamente dissolti quando era necessario che
svolgessero il loro compito di sorveglianza chiamando le forze
dell’ordine che invece sono state richiamate dal sottoscritto. L’unica
presenza “societaria” era un enorme “pupazzone” vestito da calciatore
della Juventus con intorno ragazze immagine.
Mi chiedo: ma non era obbligatoria la presenza degli steward per
garantire la sicurezza all’interno e sui varchi dello stadio per
chiamare quando necessario le forze dell’ordine? Dove erano gli steward
preposti al varco W1?
Infine un complimento vivissimo alla sportività della tifoseria
juventina, che con cori razzisti ha accolto i tifosi napoletani e la
squadra del Napoli per tutta la durata della partita, anche quando la
loro squadra era in vantaggio. Se questa è l’Italia in cui ci avrebbero
accolti, farò domanda di affiliazione alla Lega Araba invitando con me
tutti i Napoletani.
Mi riservo nei prossimi giorni di valutare con i miei legali se
l’assenza degli steward che ha reso possibile la mia aggressione può
comportare una responsabilità della società Juventus F.C. ed una
denuncia all’autorità giudiziaria.
Gaetano Senatore
Evitiamo di gridare allo scandalo per quanto
accaduto, non giudichiamo l’episodio in quanto tale, nè le mancanze
organizzative all’interno dell’Olimpico e tanto meno lo sfogo della
vittima. Proponiamo un’analisi più onesta intellettualmente ed allo
stesso tempo più dura e preoccupante.
Le scazzottate sugli spalti sono episodi che
hanno caratterizzato le partite sin dagli albori del calcio. Perfino
davanti alla tv, può succedere che amici di vecchia data possano
mandarsi a quel paese per motivi di tifo calcistico…
Senza scomodare antropologi o sociologi, ci
vuole poco a capire che in situazioni di esasperata contrapposizione tra
due identità (in questo caso sportive-territoriali) lo scontro è
possibile. Come evitare la degenerazione violenta?
Neglia anni ’70 e ’80 gli scontri sugli
spalti erano frequenti, il movimento ultras era in pieno fermento e la
presenza di una tifoseria in trasferta era vista quasi come un atto di
sfida dai supporters di casa. Poi ci fu un’invenzione geniale: il
settore ospiti!
Tifoserie separate, minori occasioni di contrasti: scontri ALL’INTERNO DEGLI STADI quasi definitivamente spariti.
Cosa succederà con l’introduzione della tessera del tifoso? Il timore è che in Italia si possa fare un passo indietro, in termini di sicurezza negli stadi, di almeno 30 anni!
Quanto successo al sig. Gaetano Senatore potrà succedere sistematicamente in tutti gli stadi d’Italia!
La stragrande maggioranza dei tifosi
occasionali, quelli che come il sig.Gaetano vanno 1 o 2 volte all’anno a
vedere la propria squadra in trasferta, difficilmente saranno in
possesso della tessera che apre le porte dei settori ospiti. Saranno
dunque COSTRETTI a mischiarsi ai tifosi di casa…Non solo, la tessera non
potrà essere rilasciata ai tifosi sottoposti a daspo negli ultimi 5
anni: in pratica costoro non sono degni di comprare un tagliando per il
settore ospiti ma potranno tranquillamente posizionarsi trai tifosi
avversari!!!
Ah, finalmente! Ora sì che le famiglie
potranno andare negli stadi! Pensate, potreste portare il vostro bambino
e farlo sedere a fianco ad un ex diffidato della squadra avversaria!
In conclusione: con l’introduzione dei
settori ospiti erano spariti gli scontri negli stadi, con
l’organizzazione di massa delle trasferte erano diminuiti quelli fuori.
Ora, destrutturando il tifo organizzato e mandando i tifosi in
trasferta con auto o mezzi pubblici il risultato si è ottenuta una
maggiore ingestibilità dell’ordine pubblico sulle strade e fuori dagli
impianti sportivi; con l’introduzione della tessera del tifoso
riusciranno a riportare la violenza anche sugli spalti.