In relazione ai fatti avvenuti in occasione di Juventus-Milan... Ci
sembra doveroso spiegare le motivazioni che ci hanno portato a
manifestare il nostro dissenso per quanto accaduto, con lentrata in
diretta durante la nota trasmissione controcampo di domenica sera, per
una pacifica e colorata manifestazione fatta esclusivamente con cori e
sciarpe di noi ragazzi appartenenti alla Curva Sud di Milano.
Premessa: in questa stagione la società A.C. Milan ha fatto obbligo
(seguendo il dettame del decreto legge sulla sicurezza degli stadi)per i
tifosi che intendono seguire le partite del Milan di procurarsi la così
comunemente denominata carta del tifoso- strumento essenziale per
poter esercitare il diritto non di prelazione ma semplicemente di
acquisto.Tutti noi che seguiamo abitualmente il Milan ne siamo
ovviamente forniti, purtroppo però a differenza di quanto si potrebbe
credere questa carta NON tutela in nessuna maniera i tifosi che come Noi
seguono costantemente il Milan sia in casa che in trasferta. La
motivazione è semplice quanto assurda, la società che organizza levento
sportivo e cioè la società di casa non è tenuta ad accordarsi con la
società ospite sulla metodologia di assegnazione dei tagliandi per
permettere ai tifosi ospiti di assistere alla partita.
Và da sé che non essendoci nessun tipo di regola generale ogni società
ospitante sceglie il mezzo a lei più congegnale per la distribuzione dei
biglietti alla tifoseria ospite, ci ritroviamo quindi di volta in volta
a dover andare presso la Milan Point, in banca, in tabaccheria ecc
Con
evidenti disagi organizzativi per tutti quelli che come noi seguono il
Milan. Il tutto poi è sempre vincolato al placet del questore della
città ospitante e dai famosi signori che compongono losservatorio
che, ben più di una volta, hanno manifestato palesi lacune sulla
conoscenza e la metodologia da applicare per permettere lorganizzazione
delle trasferte ai tifosi rei solamente di amare troppo la propria
squadra, non volendosi piegare alla logica della poltrona davanti alla
tv a pagamento.
In aggiunta per chi che come noi, ha una squadra seguita da milioni di
tifosi se da una parte non può che farci piacere, dallaltra (per i
milanesi stessi), è del tutto evidente la forte penalizzazione nel caso
di un errata distribuzione dei tagliandi messa a disposizione dei tifosi
ospiti, infatti andrebbe riservata almeno una quota di questi
biglietti, agli Ultras o i gruppi di Milan club organizzati di Milano e
provincia e specifichiamo per poi non essere volutamente fraintesi,
Ultras e Milan club residenti a Milano e provincia con paritetici
diritti e non quindi agli Ultras và riservata una quota a parte rispetto
ai Milan club di Milano e provincia!
Spiegata sommariamente lassurda condizione in cui ci troviamo, la
Società Juventus mette in vendita i tagliandi per i tifosi ospiti in
maniera paritetica su tutto il territorio nazionale e solo un giorno
prima! Và da sé che alla fine non Milano ma addirittura lintera
Lombardia risulti essere tra le regioni che riuscirà ad acquisire meno
tagliandi.
Nonostante questo decidiamo di organizzare la trasferta lo stesso, anche
in virtù del fatto che, veniamo a conoscenza della possibilità di
acquisire in loco i tagliandi per i ragazzi che non erano riusciti a
procurarseli in tempo. Quindi non partiamo sprovvisti di biglietto
sapendo di non poterli poi acquistare ma lesatto contrario. Arrivati
alla barriera di Torino, nonostante avessimo ampiamente dimostrato agli
agenti preposti al controllo dei tifosi che eravamo in grado di poter
procedere al regolare acquisto del tagliando perché muniti sia del
denaro necessario (ovviamente), che della tessera del tifoso, dopo più
di 3 ore ci dicono che non sarebbe comunque stato per noi possibile
procedere oltre e cioè verso lo stadio per un non precisato ordine
imposto, giocato su uno scarica barile generale, tra questura di Torino,
di Roma, lOsservatorio ecc
Nessuno può vietare ad un cittadino
italiano di percorrere il proprio territorio nazionale salvo gravi
motivi che potrebbero far insorgere problemi di ordine pubblico. Però
questa ordinanza non risultava emanata nè dal questore o nè dal
Ministero degli interni. Nel tornare indietro noi ragazzi della Curva
Sud abbiamo deciso di inscenare una protesta pacifica per lassurdo
comportamento che ormai da troppo tempo stiamo subendo noi e tutte le
tifoserie organizzate, veri e propri soprusi che ledono il principio
fondamentale di ogni democrazia e cioè: la Libertà! Presentati di
sorpresa durante la trasmissione, abbiamo per qualche secondo intonato
un coro: Dove sono i nostri biglietti? Il conduttore e giornalista
Alberto Brandi dopo averci redarguito dicendoci che non era questa la
maniera di manifestare (perché non era ovviamente stata concordata),
durante lo stacco pubblicitario mandato apposta per capire cosa stesse
succedendo, constatata la nostra intenzione di chiedere una
sensibilizzazione sul problema delle tifoserie organizzate, si è detto
disponibile ad incontraci per riuscire a creare un momento di
discussione e di approfondimento di questa tematica. Di questo
ovviamente lo ringraziamo anche perché ha poi ribadito pubblicamente a
trasmissione ripresa, che non vi è stata né nei toni né nei modi un
comportamento minaccioso o violento. Attendiamo dal dott. Brandi quanto
prima una convocazione per poter dare voce a milioni di tifosi che, come
noi settimanalmente, vivono questa assurdità creata solo per poter
disincentivare la parte sana del calcio che siamo noi tifosi. Vogliono
disincentivare la frequentazione dello stadio, dei tifosi ospiti per
obbligarli a vivere lo spettacolo in maniera passiva davanti alla
televisione, tradendo quella passione che ci lega e ci fa vivere sempre
al fianco della nostra squadra del cuore.
Voi ci volete seduti comodamente in poltrona, davanti ad una tv a
pagamento, abbandonando la sua genuina origine di realtà sociale,
aggregativa e popolare che è il fenomeno della tifoseria organizzata
lunica ancora libera dai condizionamenti e base di spontanea
aggregazione sociale specialmente giovanile.
Consentiteci di dire a questi Signori: NON CI AVRETE MAI COME VOLETE VOI!
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