La notizia era nell'aria, ora è ufficiale. L'osservatorio antiviolenza ha deciso che Padova-Cremonese del 16 novembre si giocherà senza tifosi ospiti. Sarà possibile assistere al match solo per i tifosi di Padova e dintorni. Alla base della decisione sono risultate determinanti le valutazioni sull'aggressione perpetrata da alcuni tifosi grigiorossi in centro città ai danni di un ragazzo piacentino che portava un giubbotto con il logo del Piacenza calcio (fatto successo il 26 ottobre). Probabilmente ha pesato anche il ricordo dell'aggressione attuata dai tifosi padovani ai danni di un tifoso cremonese in un autogrill in occasione della sfida della scorsa stagione.
Quello che conta è che per la prima volta nella storia i tifosi grigiorossi non potranno seguire dal vivo la propria squadra. Un fatto mai successo in 105 anni e passa di vita del sodalizio di via Persico.
Ed è il caso di fare una considerazione. D'accordo le esigenze di sicurezza, d'accordo la volontà di fare qualcosa per arginare la violenza. Ma il calcio è fatto per la gente, per essere visto e goduto, per essere uno spettacolo a portata di tutti. Se la partita non può essere vista, che senso ha giocarla? La strada delle interdizioni non può essere la strada giusta (oltretutto è una resa dello Stato che si dichiara in pratica incapace di gestire un evento in quanto pericoloso).
Nessun commento:
Posta un commento