Fonte: ansa.it
Un modenese di 44 anni, sostenitore della
Juventus, è stato ricoverato in ospedale in condizioni gravi dopo essere
stato colpito alla testa da una sassata. L'ennesimo atto di violenza
legato al calcio è avvenuto nel dopopartita di Bologna-Juve che i
bianconeri hanno vinto per 2-1. Un risultato maturato senza
contestazioni.
La premessa del ferimento in via della Certosa, la
strada vicino allo stadio che scorre lungo il cimitero monumentale. Il
modenese stava tornando verso la propria automobile camminando al fianco
del figlio sedicenne. Il ragazzino portava al collo una sciarpa
bianconera. Una colpa da punire o un trofeo da conquistare nella logica
della tifoseria violenta: un gruppetto di sostenitori del Bologna ha
cercato di strappare quella sciarpa e il padre è intervenuto per
difendere il figlio. Ne è nato uno scontro concluso da una o più
sassate, almeno una delle quali ha colpito il capo dell'uomo, che si è
accasciato.
I primi a soccorrere il ferito sono stati gli agenti
della Polizia municipale che hanno poi fatto intervenire il personale
del 118. Nella notte un'ambulanza è corsa all'ospedale Maggiore e
l'intervento è stato classificato in 'codice 3' quello che segnala una
condizione di gravità. Una testimonianza ha riferito che il ferito era
intubato e non cosciente. L'uomo è poi stato ricoverato in prognosi
riservata e consegnato alle cure dei medici mentre i cronisti sono stati
trattenuti nell'atrio. A loro è sembrato di capire che non ci fosse
pericolo di vita. In ospedale anche la Polizia per acquisire altri
elementi utili alle indagini scattate subito nella caccia ai violenti
che rischiano l'arresto in base alle nuove norme sulla flagranza
differita.
Dopo questo fatto tanto pericoloso quanto stupido
potrebbe rischiare divieti pure la tifoseria del Bologna. Paradossale
perché la partita è filata via liscia in campo e sugli spalti, senza gli
episodi contestati che negli anni scorsi avevano infiammato gli animi
rossoblù. I soliti cori offensivi e uno scontro verbale in tribuna i
soli episodi focosi di una serata controllata senza problemi da un
robusto servizio di ordine pubblico. Ma l'assenza di polemiche e la
vittoria tranquilla di una Juve che ha più che altro sfruttato la
modestia degli avversari non sono bastate a calmare i cervelli di chi ha
pensato di strappare la sciarpa a un ragazzo di 16 anni e che poi ha
colpito il padre sotto i suoi occhi
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