Lazio e Napoli avrebbero meritato una platea più numerosa dei
trentamila spettatori presenti. Sulla scarsa affluenza all´Olimpico,
oltre al divieto di trasferta per i tifosi partenopei, hanno certamente
influito le disposizioni del Comitato di analisi per la sicurezza delle
manifestazioni sportive. Il Casm ha deciso che gli abbonati della Lazio
avrebbero potuto acquistare fino a 4 biglietti ciascuno, da poter girare
a tifosi residenti nella provincia di Roma sui quali avrebbero
garantito essi stessi. La decisione è stata presa con l´intento di non
penalizzare i tifosi biancocelesti e di limitare al massimo le
infiltrazioni di sostenitori napoletani.
Ma ieri qualcosa non ha funzionato come avrebbe dovuto. Che ci fosse
qualche tifoso non laziale in tribuna era preventivabile. All´autogol di
Siviglia però, c´è stato un vero e proprio boato: quel qualcuno si è
moltiplicato superando abbondantemente il migliaio di persone. Lotito,
interpellato a fine gara, ha provato a dare una spiegazione: «Sono
rimasto stupito anche io. Non è la Lazio che gestisce quella parte della
Tribuna d´Onore. Di chi sono quei posti? Del Coni». Vero, in parte. Il
fatto è che i tifosi presenti nella parte destra della Tribuna, anche
fossero stati tutti napoletani, erano stati registrati dal Coni in modo
così meticoloso da non permettere l´ingresso nemmeno ad un argento
olimpico nel taekwondo, Mauro Sarmiento, perché non residente nella
capitale. Il problema quindi è che la maggior parte dei sostenitori di
Lavezzi e compagni si trovava nel settore attiguo della Monte Mario Sud.
In serata c´è stato il chiarimento fra Lotito e Petrucci ma la curiosità
è rimasta: come è stata possibile quella presenza così massiccia? La
spiegazione la forniscono Marco, Andrea e Giorgio, tifosi del Napoli
mentre escono dall´Olimpico: «I biglietti? Noi viviamo a Roma da anni e
avendo qualche amico laziale abbonato ci siamo fatti comprare i
tagliandi. Come noi lo hanno fatto tutti quelli che erano presenti».
Svelato l´arcano e beffato il Casms.
Stefano Carina su : espresso.repubblica.it
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