Fonte: tarantosera.com
Sassaiole e scontri con le forze di
polizia allo stadio Erasmo Iacovone: scattano cinque condanne per gli
ultras rossoblu coinvolti negli incidenti avvenuti il 17 marzo del 2002,
in occasione della partita tra il Taranto e l’Avellino. Gli ultras sono
stati tutti condannati dal giudice monocratico Cacucci ad otto mesi di
reclusione, per resistenza e lesioni a pubblico ufficiale e
danneggiamento. Assolti, invece, altri due ragazzi, assistiti dagli
avvocati Luigi Semeraro e Rita Lia. Il Taranto vinse per uno a zero la
partita con gli storici rivali irpini grazie ad una rete di Christian
Riganò, ma a funestare quel pomeriggio di sport furono le intemperanze
di un manipolo di supporters tarantini protagonisti di ripetuti scontri
con gli uomini in divisa impegnati nel servizio d’ordine. Botte a suon
di mazza e di spranga da parte degli ultras violenti, che non contenti
diedero vita anche ad una battaglia a colpi di pietre con le vetture
della Polizia. Scene di guerriglia urbana, tornate prepotentemente alla
ribalta sulle cronache nazionali per quanto accaduto in diversi stadi
italiani e viste troppe volte anche dalle nostre parti, che
caratterizzarono quella che avrebbe dovuto essere una semplice domenica
all’insegna del calcio. Ad incastrare gli ultras che si sono resi
responsabili delle violenze, però, sono state le riprese filmate. Video e
fotogrammi dalle immagini inequivocabili, effettuati dalle stesse forze
dell’ordine che hanno inchiodato alle loro responsabilità i cinque
condannati. Per loro il giudice ha anche disposto la mancata concessione
della condizionale e della sospensione della pena.
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