Spintoni, tensioni, urla: così per oltre tre ore un treno, l'Intercity
Plus 520, alla stazione ferroviaria di Napoli è rimasto sotto assedio di
ben oltre mille tifosi azzurri che volevano raggiungere la capitale per
la partita con la Roma, anche senza biglietto, sorvegliati da centinaia
di uomini delle forze dell'ordine, anche in tenuta antisommossa. A
pagarne le conseguenze, quattro ferrovieri, rimasti contusi, e circa 250
passeggeri costretti, visto quanto stava accadendo, a cambiare treno.
Qualcuno stava rientrando a casa dalle vacanze, qualcun altro aveva seri
problemi da risolvere. Di sicuro hanno bollato il tutto come "assurdo":
"Assurdo che tutto questo possa avvenire per un incontro di calcio".
Eppure è andata così. Da Napoli a Roma la scia di tensioni e violenze
non si è affatto fermata. Alla stazione Termini, i tifosi azzurri, al
loro arrivo, hanno lanciato petardi e fumogeni. Stessa scena durante la
sosta in attesa del ritorno. Allo stadio Olimpico, incappucciati, hanno
sfondato cancelli e fatto esplodere ancora petardi. Cinque, in tutto,
gli arrestati, a vario titolo e di diverse tifoserie. Un'andata e
ritorno costata 500 mila euro di danni al convoglio, oltre alla paura
nelle due città. Su quanto accaduto alla stazione di Napoli il ministro
dell'Interno Roberto Maroni ha chiesto un rapporto al questore di Napoli
ed ha annunciato la sua presenza, martedì, alle riunioni
dell'Osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive e del
neo-costituito Comitato di analisi per la sicurezza delle manifestazioni
sportive.
La tensione era palpabile fin dalle prime ore del mattino.
Alla stazione di Napoli sono arrivati in tanti. Eppure Trenitalia,
proprio ieri, aveva rivolto l'ennesimo appello: "Per andare a Roma
privilegiate altri mezzi", per il timore che si potessero registrare
problemi di capienza nell'ultima domenica di agosto. E, sempre ieri,
aveva anche ricordato che per tutte le partite di calcio non erano
previsti treni speciali. Ma ieri i tifosi azzurri non hanno voluto
sentire ragioni: hanno deciso di andare a Roma in treno, anche senza
biglietto. E così, un gruppo, approfittando del fatto che le forze
dell'ordine, per far passare un tifoso con un malore, hanno allentato la
presa, ha oltrepassato i cordoni. Di forza, non volendo sottoporsi ai
controlli, sono saliti sul treno e hanno scatenato il peggio. Il tutto
davanti a passeggeri allibiti e su un binario, il numero 24, dove,
dicono alcuni testimoni, è stato poi anche ritrovato un coltello. I
circa 250 passeggeri dell'intercity, quando si sono resi conto che la
situazione non si sarebbe risolta a breve, arrabbiati hanno deciso di
'deviare' il loro rientro.
"Una scena incredibile", racconta Cinzia
Vettosi, in viaggio con due bimbi: "Ho avuto finanche paura di scendere
dal treno, di fronte a centinaia di tifosi che inveivano pretendendo di
salire". Maria, invece, doveva raggiungere la madre, colpita da un
ictus, a Torino. Proprio stamattina, al fratello che le aveva detto di
lasciare Napoli, aveva risposto con un secco no: ora ha cambiato idea.
"Anche il calcio qui è diventato un problema - dice - meglio scappare da
questa città". Sbigottiti alcuni turisti stranieri: "Succede per il
calcio? Incredibile". Sul binario 24, per tutto il tempo dell'assedio,
c'é stato anche il questore di Napoli, Antonino Puglisi. Ha parlato con i
tifosi e ha affrontato una situazione che "si è cercato di gestire al
meglio". Poi, spiegano dalle Ferrovie, la Prefettura ha ordinato la
partenza del treno: motivi di ordine pubblico. Motivi che avrebbero
potuto far registrare un bilancio ancora più grave.
Nessun commento:
Posta un commento