Si gioca domenica 31 agosto. Sciopero revocato dall’Aic, l’associazione
italiana calciatori. E, considerato l’esordio casalingo, non è una buona
notizia per i tifosi del Foggia. Che rischiano di “saltare” la Prima
dei rossoneri, vista la possibilità, concreta, di chiusura dello
Zaccheria.
L’ultima parola spetterà al
Prefetto di Foggia Nunziante. Che, due giorni fa, ha dichiarato che lo
stadio sarà aperto al pubblico solo se in regola. Ed in regola, lo
Zaccheria, in appena una settimana, non lo sarà mai.
Ecco allora il
Paladino Ciliberti. Che, correndo in soccorso, si è detto pronto ad
assumersi qualsiasi responsabilità in merito all’agibilità dello stadio.
Ma la chiusura potrebbe però essere decretata per motivi di ordine
pubblico.
Situazione ingarbugliata, dunque. Che sarà chiarita in
maniera definitiva nei primi giorni della prossima settimana. Nel
frattempo continuano a stare con il fiato sospeso i tifosi, soprattutto
quelli, pochi, a dire la verità, che hanno già sottoscritto gli
abbonamenti. Qualcuno di loro, addirittura, ha già manifestato
l’intenzione, nell’eventualità di incontri a porte chiuse o in campo
neutro, di chiedere il rimborso del prezzo delle gare che non verranno
disputate allo Zaccheria o che si giocheranno senza l’apporto del
pubblico.
Si fanno sentire anche quelli della Curva Sud, che invitano
il Comune a risolvere in breve tempo il problema. I club della Sud,
inoltre, chiedono uno stadio adeguato sia per ospitare i tifosi
rossoneri che quelli ospiti.
Allo stesso tempo, la tifoseria della
Curva La Salandra, auspica che la società rossoneri si faccia sentire.
Allo scopo di tutelare gli interessi dei tifosi, della città e dello
stesso club, concludono.
Resta però l’amara considerazione di come
mai si sia arrivati ad una sola settimana dalla partenza del campionato
senza muovere un dito. D’altronde, se il Comune non ha fatto partire,
come pure promesso, i lavori, qualcuno se ne sarebbe dovuto accorgere…
Capitanatasport.it
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