Se non saranno eseguiti i lavori di adeguamento allo stadio comunale
Pino Zaccheria tutte le partite interne del Foggia, la squadra che
milita nel campionato di Prima Divisione, si giocheranno a porte chiuse
senza alcun tifoso.
E´ quanto annunciato ieri dal nuovo prefetto
di Foggia, Antonio Nunziante nel corso della sua presentazione alla
stampa. «Io - ha detto il rappresentante del governo - ho la
responsabilità della sicurezza e la legge parla chiaro. Se non ci
saranno le condizioni sarò costretto a far disputare le gare a porte
chiuse, senza neanche i tifosi della squadra di casa».
Oggi,
intanto, il prefetto Antonio Nunziante avrà un incontro con
l´amministrazione comunale per verificare i lavori di cui necessita la
struttura sportiva e poi decidere sul da farsi. Una brutta notizia per i
tifosi foggiani anche perché sembra che - secondo quanto dichiarato
proprio alcuni giorni fa dall´amministrazione comunale di Foggia - i
lavori di adeguamento dello stadio comunale non potranno iniziare se non
tra qualche mese.
Lo stadio di Foggia fu inaugurato il 22
novembre del 1925 e dal 1944 è intitolato alla memoria di Pino
Zaccheria, militare ed atleta foggiano, pioniere del basket locale,
morto il 4 aprile 1941 durante la seconda guerra mondiale sul fronte
greco a Tirana.
L´impianto sportivo ha una capienza di 25.085
posti a sedere. In base alla normativa Amato-Meladri e al successivo
decreto Pisanu la sua agibilità è stata ridotta e puo´ contenere solo
7500 spettatori. In realtà lo stadio comunale di Foggia non ha mai avuto
l´agibilità, neanche per i 7500 spettatori, poiché manca di alcune
strutture previste dalla legge e per questo negli anni scorsi si è
riusciti a giocare le partite casalinghe solo perché la commissione di
vigilanza e il sindaco di Foggia Orazio Ciliberti, ogni domenica si
prendeva la responsabilità autorizzando le partite.
Secondo la
direttiva sulla sicurezza negli stadi al «Pino Zaccheria» mancano,
soprattutto, le uscite di sicurezza, le aree di prefiltraggio e i
tornelli agli ingressi. A funzionare sarebbe soltanto il sistema di
sicurezza della video sorveglianza all´interno dello stadio. Ecco perché
ieri il prefetto di Foggia Antonio Nunziante è stato categorico: «La
legge esiste e dettagliata e io ho l´obbligo di farla rispettare. Se non
ci sono le condizioni non si potrà giocare con le tifoserie».
Non
è apparso molto preoccupato il direttore generale del Foggia, Gianni
Francavilla che al Corriere, pur conoscendo la situazione dello stadio
si è augurato «che le cose vadano come lo scorso anno e che il sindaco
autorizzi di domenica in domenica. Non vedo perché - ha aggiunto
Francavilla - le cose dovrebbero cambiare».
Inoltre tra la
società di calcio e l´amministrazione comunale non ci sarebbe neanche
una convenzione per l´utilizzo dello stadio: una vicenda che va avanti
da alcuni decenni. Decisivo, dunque, l´incontro di oggi tra prefetto e
amministrazione comunale per sapere se, sciopero dei calciatori
permettendo, alla ripresa del campionato il 31 agosto - prima giornata
interna per il Foggia con il Potenza - i tifosi foggiani potranno
seguire la partita allo stadio o alla radio come avveniva in passato.
Fonte: www.foggiacalciomania.com
Nessun commento:
Posta un commento