Fonte: ilrestodelcarlino.quotidiano.net
Continua escalation di
violenza nel mondo del calcio italiano. La procura di Ascoli indaga
sull'episodio avvenuto nella tarda serata di domenica quando un gruppo
di tifosi della Samb ha atteso e aggredito i supporter del Perugia
Continua
escalation di violenza nel mondo del calcio italiano. Le indagini della
procura di Ascoli si stanno concentrando su un episodio avvenuto nella
tarda serata di domenica quando un gruppo di tifosi della Sambenedettese
Calcio, che tornava dalla trasferta dei rossublù da San Giovanni
Valdarno, ha atteso e aggredito i supporter del Perugia che tornavano
verso l’Umbria, dopo la trasferta di Martina Franca.
I tifosi
rossublù, al passaggio della carovana di auto dei ‘colleghi’ perugini,
alla periferia di Acquasanta, hanno messo in atto la loro aggressione.
Le autovetture su cui viaggiavano i suppoter perugini sono state
bloccate e i tifosi aggrediti brutalmente. Con corpi contudenti a molte
macchine sono stati infrati i vetri e i tifosi umbri si sono dovuti
difendere dai colpi.
Ci sono stati momenti di paura, poi per
fortuna da Ascoli sono arrivati in forze gli agenti della Polizia di
Stato. Dopo i momenti concitati, quando l’aggressione stava degenerando,
i supporter sambenedettesi hanno intuito l’arrivo delle forze
dell’ordine ed hanno cercato di abbandonare in fretta la zona. Sul posto
sono rimasti, invece, i numerosi tifosi perugini che, benchè contusi
pesantemente, non hanno fatto ricorso alle cure mediche, cercando invece
di riparare i danni alle loro autovetture, per riprendere la via di
casa.
Secondo una prima ricostruzione, sono stati danneggiati i
vetri di alcuni automezzi (auto e minibus) ed è volato qualche colpo
proibito, ma nessuno ha dovuto far ricorso alle cure del pronto
soccorso.
Tra tifosi rossublù e perugini non ci sono stati mai
buoni rapporti. Alcuni anni fa un gruppo di supporter rossublù incrociò
sull’autostrada A14 i tifosi perugini che andavano a seguire la loro
squadra: dall’incontro scaturì uno scontro che sfociò in momenti di
tensione, con numerosi feriti. In molti furono identificati e
sanzionati, con provvedimenti pesanti.
Della brutale aggressione
si sono subito interessati gli uomini della Digos, che ieri sono
riusciti ad identificare i sambenedettesi che viaggiavano sul pullmino e
che si sono resi responsabili dell’aggressione ai perugini, di ritorno
da Martina Franca, dove la partita non si è neanche giocata perché la
formazione locale ha rinunciato a presentarsi in campo permettendo agli
umbri di qualificarsi per i play-off.
Un’aggressione
ingiustificata e premeditata, dato che i tifosi sambenedettesi sapevano
che i perugini sarebbero passati sulla Salaria superiore, per
raggiungere la loro città attraverso il traforo di Forca Canapine.
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