Fonte: boysparma1977.it
La Prefettura di Parma ha deciso di
impedire la vendita dei biglietti del settore ospiti, per Inter-Parma di
domenica prossima. Una decisione che era nell'aria, consapevoli che il
Potere si sarebbe speso per bilanciare un'altra scelta ingiusta, quella
di chiudere il settore ospiti di Catania ai romanisti. Ma "uguaglianza"
non sempre è sinonimo di giustizia, giacché la "par condicio" che
invochiamo noi è quella che si fonda sul rispetto dei diritti, non sulla
loro violazione.
Chiudere i settori ospiti è sbagliato, ingiusto e
pericoloso. E' una decisione che contestiamo, perché ogni tifoseria
(così come la nostra!) ha diritto a seguire la propria squadra in
trasferta. Esprimiamo quindi totale solidarietà agli ultras e ai tifosi
dell'Inter, così come a tutte quelle tifoserie private dei lori diritti
fondamentali.
Non vogliamo certo un Tardini nerazzurro, tutt'altro.
Il Tardini è lo stadio di Parma (e Parma è gialloblù), ma come ogni
stadio: anche il nostro ha un settore ospiti, riservato a chi viene in
trasferta. Viceversa: bisogna impegnarsi affinché i settori parmigiani
(tutti gli altri) siano occupati da chi è fedele ai nostri colori. E
questa consegna vale sempre, soprattutto adesso, con gli interisti alla
disperata ricerca di biglietti negli unici settori aperti: i nostri! Chi
è abbonato al Parma e acquista biglietti con la formula "Amico
abbonato" li deve destinare solo ed esclusivamente a chi può sostenere
la nostra squadra, e a nessun altro.
La decisione della Prefettura di
Parma è sbagliata, ridicola ed insensata. Sbagliata, perché nega
diritti sacrosanti e genera tensione. Ridicola, perché è una
dichiarazione d'impotenza. Insensata, perché tanti tifosi interisti
arriveranno comunque in città e al Tardini. Dove li manderà la
Prefettura???
I precedenti non ci confortano di certo, perché la
gestione dell'ordine pubblico a Parma è sempre stata "bizzarra", al
limite della "strategia della tensione". Troppe invasioni di tifoserie
ospiti, con gruppi di tifosi e di ultras avversari liberi di girare e
mescolarsi ai locali, mentre le forze dell'ordine rimangono ferme e
decise a controllare, sorvegliare e pedinare, solo chi è di Parma.
Che
piaccia oppure no, l'ordine pubblico a Parma lo hanno sempre gestito i
tifosi e gli ultras, utilizzando quello che a molte autorità sembra
mancare: il cervello!
Se l'obbiettivo della Prefettura è quello di
chiudere un settore ospiti, per poi regalare l'intera città agli
interisti, ci dovrà essere una mobilitazione totale per impedirlo.
Invitiamo
le autorità a rivedere la loro decisione, ma sia chiaro a tutti: Parma è
la NOSTRA città, il Tardini è il NOSTRO stadio.
ULTRAS LIBERI!
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