CAVA DE’ TIRRENI. Sono tutti rientrati, nella tarda serata
di ieri, a Cava de’ Tirreni gli 8 tifosi arrestati durante la partita
Verona-Cavese valida per la 22esima giornata. Dopo una nottata nel
carcere di Verona Montorio gli otto tifosi biancoblù sono stati
scarcerati ieri pomeriggio, verso le ore 17.30, dopo aver concluso le
pratiche burocratiche di rito. Per tutti è stato convalidato l’arresto,
ma non la custodia cautelare in carcere. Il Giudice Monocratico Di
Camillo, del Tribunale di Verona ha preferito applicare solo la misura
cautelare dell’obbligo di dimora a Cava de’ Tirreni.
Permettendo, quindi, agli 8 imputati (Luigi Vitale, classe ’71), Andrea
Alfieri (’85), Umberto Sorrentino (’77), Antonio Ferrara (’81), Angelo
Salsano (’74), Giovanni Ragosta (’79), Claudio Vernacchio (’85) ed
Enrico Coppola (’87)), di poter fare ritorno nelle proprie case. E’
iniziato anche il processo per direttissima che è stato rinviato per
l’audizione dei testi al 19 febbraio. Il giudice, inoltre, non ha fatto
alcuna distinzione tra chi aveva precedenti penali e chi no, applicando a
tutti gli 8 imputati la stessa misura cautelare.
Per loro ed altri 5 tifosi fermati e poi rilasciati domenica è in arrivo
il Daspo per almeno 3 mesi. La difesa degli tifosi è stata affidata
all’avv. metelliano Mario Secondino che si avvalso della collaborazione
del collega di Udine, avvocato Giovanni Adani. Quest’ultimo è stato
contattato telefonicamente ieri pomeriggio proprio mentre attendeva la
scarcerazione degli 8 tifosi all’esterno della casa circondariale di
Verona Montorio: «Sono contento di come è andata finora e credo – ha
spiegato l’avv. Adani – che durante il dibattimento avremo buone
possibilitá per ottenere l’assoluzione dei nostri assistiti. In questo
senso sono molto fiducioso perché sin dai primi riscontri, in base alle
relazioni ed alle prove fotografiche, ho potuto notare alcune
incongruenze. Nelle foto nessuno degli imputati è ritratto in
atteggiamenti violenti. Al momento, soltanto la posizione di uno degli
otto assistiti sembra più delicata e vedremo nei prossimi giorni se
cercare o meno un rito alternativo».
L’avvocato Adani si è poi soffermato sulla dinamica degli incidenti
e sulle condizioni dei suoi assistiti. «Ci tengo subito a precisare che
a differenza di come riportato nessuno degli 8 arrestati era privo
di carta d’identitá o di regolare biglietto per il settore ospiti. Gli
arresti, infatti, sono avvenuti tutti all’interno del Bentegodi e l’
ispettore di polizia, nella sua relazione davanti al giudice, ha
confermato che i miei assistiti erano giá all’interno dell’impianto e
tutti con regolare biglietto e documento di riconoscimento. Inoltre,
voglia anche sottolineare che lo spray urticante è stato usato dalle forze di polizia presenti e non, come qualcuno ha riportato, dagli 8 tifosi. Per quanto riguarda le loro condizioni posso dire che uno
di loro ha riportato un vistoso taglio al capo suturato con 8-10 punti,
probabilmente dovuto all’uso improprio del manganello da parte di qualche tutore dell’ordine, mentre altri 2 di loro oggi(ieri per chi leggi, ndr) avevano ancora i segni evidenti sugli occhi dello spray urticante».
da La Città , Andrea De Caro
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