Fonte: calcioblog.it
Vi
abbiamo già parlato ieri degli incidenti che hanno preceduto la partita
tra Roma e Catania. La reazione del presidente siciliano Pulvirenti è
stata secca, per lui vanno prese serie contromisure nei confronti degli
ultras giallorossi. Spalletti invece ha ammesso che ciò che è accaduto
non è piacevole ma anche sottolineato la correttezza dei suoi tifosi
isolando i gesti di pochi teppisti che c’entrano poco con il calcio,
tutto senza dimenticare quanto sia forte l’esigenza di agire contro
queste persone.
Oggi però il quotidiano “Il Romanista” ha
pubblicato un’intervista ad uno dei tifosi della squadra etnea rimasti
coinvolti negli incidenti. Il ragazzo racconta che era passato da poco
mezzogiorno quando in compagnia di una cinquantina di suoi compagni, non
bardati con le abituali sciarpe, si dirigeva verso lo stadio. Il primo
aspetto che l’ha turbato è stata la completa assenza di scorta, il
gruppo infatti ha superato la prima zona di prefiltraggio senza subire
nessun controllo.
All’improvviso, sempre secondo la sua
testimonianza, hanno subito l’attacco alle spalle dai romanisti.
Racconta:”Non immaginavamo assolutamente un attacco alle spalle, abbiamo
risposto all’attacco con le mani e con le cinture. Ci siamo difesi con
orgoglio e coraggio. I romanisti li stavamo massacrando. A quel punto,
dal cuore della mischia il loro caporione ha strillato: Lame!“.
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