Un anno di diffida e denuncia penale: "Picone" paga per la sua... stella di Natale accesa allo stadio nella gara con l'Ancona
Povero
"Picone", tifoso storico, da oltre quarant'anni, della Lucchese. Mai e
poi mai, lui che era incensurato, avrebbe immaginato di finire sul
registro dei reprobi e di dover scontare la pena di un anno di
lontananza dalla sua Lucchese e relativa denuncia penale per accensione
di un fuoco pirotecnico al Porta Elisa durante la partita in notturna
con l'Ancona (vedi foto). E' proprio Picone il tifoso immortalato dalla
Nikon di Gazzetta Lucchese. Pensare che per questa ragione Picone è
stato letteralmente messo alla gogna, è allucinante. Viene da chiedersi
per quale ragione non si usi un po' di buon senso prima di mettere nei
guai persone che non hanno alcun precedente penale e che si sono
limitati ad accendere, per far festa, una fiaccola o stella di natale
che anche i bambini, in genere, usano per l'ultimo dell'anno. Anche da
questi piccoli episodi si percepisce, purtroppo, l'assenza di
un'autorità che abbia anche autorevolezza e non soltanto una divisa.
La Corte di Giustizia
Federale ha ridotto i turni di squalifica della curva Nord del Taranto.
Sono state infatti ridotte da 10 a 6 le giornate di chiusura del
settore dello stadio pugliese, dopo il ricorso del club rossoblu` contro
la decisione del giudice sportivo che aveva inflitto la sconfitta a
tavolino alla societa` e ordinato la chiusura della curva per gli
incidenti provocati dai tifosi tarantini lo scorso 11 novembre, nel
giorno dell`uccisione di Gabriele Sandri, che avevano portato al rinvio
della partita Taranto-Massese (sospesa al 13` del secondo tempo dopo che
gli ultras locali avevano sfondato con una grossa mazza in ferro una
delle barriere di protezione e lanciato pietre ai poliziotti in assetto
antisommossa).
Fonte: calcioblog.it Vi
abbiamo già parlato ieri degli incidenti che hanno preceduto la partita
tra Roma e Catania. La reazione del presidente siciliano Pulvirenti è
stata secca, per lui vanno prese serie contromisure nei confronti degli
ultras giallorossi. Spalletti invece ha ammesso che ciò che è accaduto
non è piacevole ma anche sottolineato la correttezza dei suoi tifosi
isolando i gesti di pochi teppisti che c’entrano poco con il calcio,
tutto senza dimenticare quanto sia forte l’esigenza di agire contro
queste persone.
Oggi però il quotidiano “Il Romanista” ha
pubblicato un’intervista ad uno dei tifosi della squadra etnea rimasti
coinvolti negli incidenti. Il ragazzo racconta che era passato da poco
mezzogiorno quando in compagnia di una cinquantina di suoi compagni, non
bardati con le abituali sciarpe, si dirigeva verso lo stadio. Il primo
aspetto che l’ha turbato è stata la completa assenza di scorta, il
gruppo infatti ha superato la prima zona di prefiltraggio senza subire
nessun controllo.
All’improvviso, sempre secondo la sua
testimonianza, hanno subito l’attacco alle spalle dai romanisti.
Racconta:”Non immaginavamo assolutamente un attacco alle spalle, abbiamo
risposto all’attacco con le mani e con le cinture. Ci siamo difesi con
orgoglio e coraggio. I romanisti li stavamo massacrando. A quel punto,
dal cuore della mischia il loro caporione ha strillato: Lame!“.
Fonte: adnkronos.com E' accaduto nei pressi dello stadio
Olimpico. Due supporter della squadra siciliana sono stati feriti al
gluteo, mentre un terzo, il più grave, colpito sotto l'ascella è stato
ricoverato all'ospedale San Giacomo
Tre tifosi del Catania sono
stati aggrediti a colpi di coltello nei pressi dello stadio Olimpico,
dove alle 15 si è giocata la partita Roma-Catania.
Due supporter
della squadra siciliana sono stati feriti al gluteo, mentre un terzo, il
più grave dei tre, colpito sotto l'ascella, è stato ricoverato
all'ospedale San Giacomo, dove è in attesa di una Tac. Non è comunque in
pericolo di vita. Gli aggressori hanno colpito e sono scappati senza
lasciare traccia. Sul posto è intervenuta la polizia.
Fonte: lecceprima.it A soli 17
anni era arrivato nella zona di pre-filtraggio dello stadio "Antonio
Bianco" imbottito di bombe carte destinate a rimbombare nel piccolo
impianto gallipolino in occasione dell'incontro Gallipoli-Salernitana,
concluso per la cronaca sportiva con il netto successo dei salentini sui
campani. Il pre-partita venne vivacizzato dalle bravate compiute da un
minorenne, adocchiato ancor prima di mettere piede nello stadio. Sul
lungomare Galileo Galilei, a pochi passi dall' "Antonio Bianco", l'ultrà
minorenne si era reso protagonista del lancio di un ordigno rudimentale
di potente deflagrazione. Prologo di grossi guai per il giovane.
Durante
le operazioni di prefiltraggio, a pochi minuti dal fischio d'inizio,
gli agenti hanno perquisito lo studente e dagli indumenti sono spuntate
ben sette bombe carta, confezionate artigianalmente e assolutamente
vietate, prive della regolare etichettatura. Botti natalizi insomma
pronti per il trasbordo nell'arena calcistica, bloccati davanti ai
cancelli d'ingresso. Il giovane, quel giorno, venne denunciato
all'Autorità Giudiziaria, per violazione della legge sulla sicurezza
negli stadi e per fabbricazione e detenzione abusiva di materiale
esplodente.
Nella giornata di ieri, l'ultrà è stato colpito dal
“Daspo”, emesso dal Questore di Lecce, con cui gli viene vietato
l'accesso a tutti gli stadi e campi sportivi dove si svolgono campionati
o incontri di calcio di serie A, B, C1, C2 e serie minori nonchè
qualsiasi incontro di livello nazionale e internazionale per la durata
di un anno.
Trasferte vietate per i tifosi del Napoli nelle prossime giornate.
Lo ha deciso l’Osservatorio sulle manifestazioni sportive riunitosi
oggi al Viminale. Dall’analisi delle informazioni acquisite, ha rilevato
l’organismo, “é emersa, ancora una volta, l’estrema gravità del
comportamento dei tifosi napoletani che ha segnato tutte le fasi della
loro trasferta a Milano, sino a creare condizioni di serio pericolo ed
estremo disagio per i passeggeri in partenza sia dalla stazione di
Milano Centrale che da quella di Firenze, sino alle prime ore del
mattino successivo”. L’Osservatorio, dunque, “preso atto che la
tifoseria partenopea si è dimostrata completamente insensibile alle
‘aperture’ concesse consentendo loro la trasferta a Milano senza
restrizioni, ha condiviso l’opportunità di vietare la loro trasferta
nelle prossime giornate, a cominciare da quella di Cagliari, in attesa
di auspicabili segnali positivi da parte della componente sana della
tifoseria partenopea”. Nei prossimi giorni l’Osservatorio, con propri
rappresentanti, andrà nel capoluogo campano per incontrare le autorità
locali. Ennesima azione repressiva da parte dell’Osservatorio nei confronti
della tifoseria partenopea. Inspiegabilmente (in senso ironico) era
stato concesso loro di seguire il Napoli in trasferta a Milano, partita
in notturna e per di più caratterizzata da un’accesa rivalità tra le
tifoserie. A completare il quadro di un prevedibile scatenarsi di
incidenti, la concomitanza di Arezzo-Salernitana, nel pomeriggio,
ragione per la quale diversi gruppi di napoletani si sono
incontrati…..con i tifosi granata sul tragitto. Come preventivato , è
successo qualcosa , e così l’Osservatorio avrà una ragione in più per
impedire la trasferta a Cagliari ai partenopei….. Cagliari, tifoseria ostile a quella del Napoli, talmente ostile dal
giustificare gli scontri al porto in attesa delle navi cariche di
immondizia campana. Sì signori! I giornalisti, che da sempre danno la
caccia agli Ultras per riempire le loro pagine, altrimenti vuote, hanno
detto che quelli incazzati al porto di Cagliari, per l’arrivo
dell’immondizia campana, non erano cittadini preoccupati della tutela
ambientale dell’isola, bensì facinorosi ultras cagliaritani che si
opponevano all’arrivo della spazzatura, perche di origine napoletana
(!!!). Chissà , se l’immondizia fosse stata bergamasca o genovese (di
sponda blucerchiata) i terribili ultras travestiti da manifestanti ,
avrebbero fatto salti di gioia accogliendo rifiuti dei propri gemellati.
In tutto ciò : ” Nei prossimi giorni l’Osservatorio, con propri rappresentanti, andrà nel capoluogo campano per incontrare le autorità locali “, Iervolino
e Bassolino , tra un vertice per i rifiuti ed un incontro con De
Gennaro troveranno il tempo per accogliere questi fresconi
dell’Osservatorio!
Feriti due tifosi milanisti e 8 stewards e ripetuti scoppi di petardi prima e durante la gara. Gli
incidenti causati ieri a San Siro dai tifosi partenopei potrebbero
comportare dei seri provvedimenti che saranno valutati dall'Osservatorio
sulle Manifestazioni Sportive. "Tali gravi incidenti saranno
attentamente valutati nel corso della prossima riunione
dell'Osservatorio - si legge in una nota della Polizia di Stato- nel
corso della quale saranno assunte decisioni sulle prossime partite del
Napoli, sia in trasferta che in casa. Non si esclude anche una visita
dell'Osservatorio nel capoluogo partenopeo, per definire, in stretta
intesa con le locali autorità, le strategie per il futuro". "La giornata
appena trascorsa - prosegue la nota - che ha segnato la ripresa del
campionato dopo 21 giorni di sosta, si è svolta senza particolari
rilievi sotto il profilo dell'ordine pubblico, contrariamente a quanto
avvenuto negli scorsi anni che avevano visto, dopo l'interruzione per le
festivita' di fine anno, una recrudescenza degli episodi di violenza.
Si sono, tuttavia, verificate criticità prima durante e dopo l'incontro
Milan-Napoli, al quale hanno assistito circa 8000 ospiti, 1000 dei quali
giunti dal capoluogo campano a bordo di treno". Il comunicato della
Polizia di Stato spiega ancora: "In particolare, sin dal pomeriggio, si
sono verificati episodi di intemperanza con l'esplosione di petardi,
blocchi stradali in ambito cittadino e tentativi di contatti tra le
opposte tifoserie che hanno richiesto ripetuti interventi da parte delle
forze di polizia. Durante ed al termine della gara, circa 1000
sostenitori ospiti hanno ripetutamente tentato di sfondare le barriere
presiediate dagli stewards causando il ferimento di 8 di questi". "Dopo
la partita, presso la stazione centrale, circa 400 tifosi partenopei
sprovvisti del biglietto del treno hanno provocato momenti di tensione
in ambito ferroviario - conclude la nota -, determinando disagi per la
normale utenza e ritardi tali da indurre le autorita' provinciali di
pubblica sicurezza di Milano ad emettere un provvedimento in via di
urgenza che ha imposto alle ferrovie dello stato la predisposizione di
un treno straordinario per il viaggio di ritorno a Napoli di oltre 800
tifosi". Redazione NapoliSoccer.NET
Fonte: www.curvanordmilano.net Dopo
una stagione 2006-7 trascorsa proponendo all’Inter, all’opinione
pubblica ed alle istituzioni un modello assolutamente encomiabile di
Tifo positivo finalizzato esclusivamente al sostegno dei Nostri colori
in contrapposizione a chi ha continuato a definire gli Ultras come
panacea di tutti i mali del calcio, a mezzo di coreografie realizzate in
ogni singolo stadio in cui ha giocato l’Inter e cosa mai realizzata da
nessuna tifoseria nella storia.
Dopo che 63 coreografie in una sola stagione non hanno sortito alcun effetto su media ed istituzioni.
Dopo
che tutti gli sforzi fatti per sottolineare l’aspetto aggregativo
costituito dalla Curva Nord ed il valore sociale che Essa ricopre per
tutti coloro che la frequentano sono risultati vani.
Dopo una
stagione 2006-7 riducendo a zero i confronti fisici con le tifoserie
rivali per sottolineare la Nostra propensione al dialogo in un momento
storico nel quale ci pareva prioritario aprire dei canali per
confrontarci con le diverse altre realtà Ultras Italiane.
Dopo
esserci proposti al fianco di un pool di avvocati per sostenere la
possibilità di dare una scossa al mondo mediatico ed all’opinione
pubblica promuvendo in tutta Italia la possibilità di unire tutto il
mondo Ultras per indire un REFERENDUM ABROGATIVO che riguardasse tutti i
contenuti incostituzionali dei decreti ed aver fallito per la
diffidenza mostrata da alcune tifoserie.
Dopo una stagione 2006-7
trascorsa comunque a richiamare istituzioni e media sull’inopportunità
oltre che l’inapplicabilità di decreti frutto di situazioni emergenziali
e mai realmente mirati a contribuire ad una reale premessa per ridurre i
rischi violenza negli stadi a mezzo di: striscioni, libri,
manifestazioni, picchetti, cori, comunicati ed ogni altro sistema
consentito per legge.
Dopo esserci presentati anche nelle
trasferte in cui la squadra ha giocato in stadi vuoti per sottolineare
il Nostro Diritto ad esserci sempre ed a prescindere da chi voleva
vietarci le trasferte.
Dopo che nella stagione in corso abbiamo
azzerato il colore in Curva come ennesimo richiamo all’ingiustizia dei
vincoli inerenti il tifo organizzato negli stadi per tutto il girone
d’andata.
Dopo aver screditato in ogni forma l’applicabilità dei decreti ed in particolare:
aver
dato ampia dimostrazione che in Curva Nord non ci sia filtraggio,
prefiltraggio o tornello che possa limitare l’uso di: striscioni,
fumogeni o coreografie come vorrebbero certi assurdi decreti;
aver
dato ampia dimostrazione che il biglietto nominale costituisce una
sorta di utopia che nessuno prende realmente in considerazione non solo a
Milano ma in qualunque stadio;
aver dimostrato come sia
elementare aggirare provvedimenti come la chiusura della Curva o la
limitazione dell’ingresso ai soli abbonati;
aver dato ampia
dimostrazione che procurarsi biglietti per le trasferte in forma
cumulativa non costituisce assolutamente un problema.
Ed inoltre …
Dopo
aver impiegato decine di migliaia di volantini per informare i
frequentatori di San Siro sull’assurda situazione che si è creata ad
arte negli stadi e come assurdi decreti studiati da inetti per colpire
pochissimi stanno punendo ed allontanando tutti tranne chi veramente
vorrebbero fuori.
Dopo aver rivolto ripetuti appelli alla società
Inter perché si attivasse un canale di dialogo con la Curva per cercare
almeno di ridurre gli effetti di certi decreti quantomeno in casa
Nostra ed esser stati puntualmente ignorati.
Dopo che anche la
morte di Gabriele Sandri è stata strumentalizzata per insistere nella
criminalizzazione degli Ultras e dopo aver organizzato due incontri
nazionali tra le rappresentative Ultras per cercare di trovare un punto
che accomunasse tutto il Nostro mondo per reagire insieme alle
manipolazioni mediatiche ed alle ingiustizie create ad oc da decreti che
calpestano la costituzione pur di perseguirci senza altro esito che uno
“sciopero del tifo”.
Dopo aver effettuato un gemellaggio
addirittura coi milanisti nell’ultimo derby per dare un segnale ancora
più forte dell’ingiustizia che regna sovrana in Italia al mondo intero.
DOPO
CHE TUTTI QUESTI INFINITI SFORZI NON SONO SERVITI A NULLA E NE’
ISTITUZIONI, NE’ LEGA, NE SOCIETA’ INTER HANNO MOSTRATO UN MINIMO DI
SENSIBILITA’ PER CONTRIBUIRE A RICONDURRE GLI IMPIANTI SPORTIVI DALLO
“STATO DI POLIZIA” IN CUI SON STATI POSTI, ALLO “STATO DI DIRITTO” IN
CUI DOVREBBERO ESSERE O QUANTOMENO A RESTITUIRE QUELLA LIBERTA’
D’ESPRESSIONE SANCITA DALLA COSTITUZIONE AI CITTADINI ITALIANI ...
La
Nord ha raggiunto di comune accordo la decisione di ricominciare ad
occupare il ruolo che le appartiene all’interno del mondo Nerazzurro
ovvero la Guida del Tifo in tutte le sue dimensioni.
A partire
dal prossimo incontro a Siena la Nord tornerà a colorare il proprio
settore all’ingresso in campo dei giocatori ma SENZA SCENDERE AD ALCUN
COMPROMESSO, la Curva ha deciso di tornare a dare il meglio di se
facendo impiego di tutti gli strumenti del Tifo che non necessitino di
autorizzazione da parte di nessuno.
Il ritorno al Colore non
dovrà sottostare ad alcun vincolo e pertanto tutti coloro che amano la
Curva si possono sentir liberi di far uso della propria fantasia per
occupare anche gli spazi abitualmente riservati agli Striscioni che
naturalmente continueranno a restare fuori dallo stadio fino a quando le
cose non cambieranno.
Con queste scelte la Nord intende tornare a
dar dimostrazione che non ci sia decreto che possa impedirci di
esistere e che non ci sia regola che possa sottometterci.
UNITI, FIERI E MAI DOMI … CURVA NORD, SI RICOMINCIA A DAR SPETTACOLO !!!
Fonte: raisport.rai.it A processo Toffolo, leader del gruppo laziale 'Irriducibili' Rinviato
a giudizio FT, leader degli Irriducibili: dai microfoni di una radio
capitolina diffamo' un ispettore della Digos. La prima udienza e'
prevista per il 1 ottobre davanti al giudice monocratico del tribunale
di Roma. Prosciolti YA, FP e PA. Toffolo era gia' stato coinvolto nelle
inchieste e nei processi, insieme con GC, sulla fallita scalata alla
Lazio e sulle estorsioni al presidente biancoceleste Lotito.
Fonte: ansa Un gruppo di
ultras napoletani ha aggredito, nel tardo pomeriggio in via Tesio, nei
pressi dello stadio di San Siro, dove e' in programma in serata
Milan-Napoli, due tifosi rossoneri che, da quanto si e' appreso, non
hanno pero' riportato serie conseguenze. Verso le 18 i due milanisti
sono stati bloccati in strada in auto, mentre stavano cercando
parcheggio, dal gruppetto napoletano. E' nato un diverbio e i due sono
stati presi a schiaffi e calci subito trasportati all'ospedale sono
stati prontamente medicati. Nell'area intorno al 'Meazza', come sempre,
sono schierati alcuni reparti delle forze dell'ordine per evitare
contatti o tafferugli fra le tifoserie. Al momento la situazione e'
stata definita ''tranquilla e sotto controllo'' dalla Questura anche se
l'attenzione rimane alta. Tensioni, ma senza gravi conseguenze,invece
nella serata del dopo partita alla stazione Centrale di Milano, dove il
treno Milano-Napoli 1911 delle 23,20, che trasportava numerosi tifosi
del Napoli che avevano appena assistito alla partita col Milan, ha
subito oltre tre ore di ritardo in partenza. Secondo quanto riferito da
un familiare di un passeggero e poi confermato dalla Polfer, alcuni
supporter del Napoli, che erano giunti alla stazione sotto scorta dopo
la partita, volevano salire in treno senza biglietto. E' stato loro
impedito di salire, ma i loro compagni con biglietto gia' saliti sul
treno hanno azionato piu' volte il freno di emergenza, impedendo al
convoglio di partire. Vivaci le proteste degli altri viaggiatori. Alla
fine il treno e' partito grazie all'intervento della Polfer che pero',
da quanto si e' appreso, non avrebbe adottato alcun provvedimento
restrittivo nei confronti dei responsabili.
Il Direttivo Curva Ferrovia comunica
che in occasione della partita Spezia-Pisa di Sabato 12 gennaio 2008 H.
16.00, sarà osservato silenzio per i primi 45 minuti di gioco per
protestare contro le decisioni della Prefettura della Spezia e del
Comitato per l'Ordine pubblico e la sicurezza in seguito alle
indicazioni dell'Osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive,
di non fare accedere i tifosi avversari. Tale decisione costituisce
motivo di rammarico e fa perdere alla partita i connotati di derby
avvincente ed appassionante che la città e la tifoseria tutta meritano
avendo dimostrato in questi anni maturità sportiva ed affinità con
questa categoria che forse in questa città solo noi tifosi meritiamo. Con questa decisione si è sferrato l'ennesimo attacco a questo sport che è unico momento di aggregazione per milioni di persone.