Fonte: sportparma.com
Riceviamo e pubblichiamo integralmente il comunicato stampa dei Boys:
"La
settimana scorsa, prendendo spunto dalle dichiarazioni di Castellini
(“Sarò tifoso della squadra…”), abbiamo invitato i giocatori infortunati
del Parma Calcio a seguire la partita in Curva Nord insieme a noi.
Un’iniziativa organica alla nostra campagna a favore della libertà di
tifo, che vuole sensibilizzare tutte le realtà che gravitano attorno
alla squadra crociata sull’importanza del tifo tradizionale (oggi
spogliato di tutti i suoi strumenti), ricchezza per tutto il mondo del
calcio. Immagini del nostro tifo arredano studi televisivi e illustrano
pagine di giornale, ma raccontano solo un passato, che non può essere
vissuto nel presente. E noi: non viviamo di ricordi.
Portare i
giocatori crociati tra di noi, per cercare di spiegargli cosa significa
essere ultras, qual è la nostra mentalità e il nostro sentire; e per
mostrargli come si vivono i popolari tra biglietti nominali, code e
tornelli; senza bandiere, striscioni, coreografie, tamburi, megafoni e
fumogeni.
Non abbiamo pubblicizzato preventivamente l’iniziativa per
vari motivi. Innanzitutto perché abbiamo invitato i giocatori in
privato, come si fa con degli amici, senza pretendere nulla. Ci siamo
rivolti a loro come uomini, e non come professionisti che devono
accontentare i tifosi (per cui: potevano anche dirci di no). Non li
abbiamo cercati per finire sotto i riflettori o per mostrarli come
fenomeni, ma per conoscerci e capirci. Non li abbiamo cercati per
trasmettergli ulteriore stress, ma idee, considerazioni, sentimenti e
passione.
Castellini e Budan ci sono venuti a trovare davanti ai
cancelli della Nord. Abbiamo parlato, chiacchierato, discusso, riso e
scherzato. Crediamo di avergli trasmesso qualcosa e speriamo si uniranno
a noi nella battaglia per la libertà di tifo.
Castellini e Budan ci
hanno lasciati poco prima dell’inizio (Castellini è stato operato pochi
giorni or sono ed era più prudente che seguisse la partita seduto). E’
stato comunque un primo passo.
Il posto degli ultras è in Curva,
quello dei giocatori in campo. Ogni tanto, però, incontrarsi e parlarsi è
utile per conoscersi e capirsi. Per cui l’iniziativa potrà essere
ripetuta saltuariamente.
Rivogliamo le nostre bandiere!!!"
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