Trasferta vietata ai tifosi partenopei per la gara del 20, ma potranno acquistare i tagliandi nella Capitale e in provincia. È stata una riunione fiume quella di ieri presso l'Osservatorio delle manifestazioni sportive del Viminale. Iniziata poco dopo le 16, si è protratta per l'intero pomeriggio e le linee all'interno erano divergenti, soprattutto per la gara Roma-Napoli (rischio 4).
Una parte soffiava forte verso l'apertura totale dello stadio, l'altra linea mostrava con dati oggettivi l'acerrima rivalità che ha contraddistinto le due tifoserie negli ultimi anni. Ha vinto (in parte) quest'ultima, anche perchè hanno pesato molto gli incidenti dell'8 dicembre 2005, Coppa Italia, quando il bilancio della guerriglia urbana a Napoli fu da bollettino di guerra. Quindici poliziotti feriti, ventisette ultrà napoletani fermati, nonchè l'assalto al Commissariato di Polizia di San Paolo dove erano in stato di fermo alcuni ultrà partenopei. Ma non solo. Le informative giunte dalla questura di Napoli sui «movimenti» della tifoseria azzurra non erano affatto positive per l'ordine pubblico.
Settore ospiti chiuso, quindi, sabato 20 (orario da stabilire, probabile le 18) per il ritorno del Napoli in serie A nella Capitale e obbligo da parte della società giallorossa di vendere biglietti solo nella zona di Roma e provincia. Le misure restrittive per i tifosi partenopei sono identiche a quelle «sopportate» domenica scorsa a Milano contro l'Inter. E così come abbiamo visto a San Siro, anche a Roma vedremo, probabilmente, i tifosi napoletani sparsi nei vari settori dello stadio (curva nord in particolare) agitare bandierine e sciarpe e improvvisare mini settori di tifo organizzato. Al di là degli innumerevoli residenti e tifosi del Napoli a Roma, infatti, non sarà difficile anche a tutti gli altri napoletani fare un blitz a Roma, acquistare biglietti, e poi tornare il giorno della partita. Saranno, forse, 8 mila i tifosi del Napoli all'Olimpico. Molta sorpresa anche negli ambienti della società giallorossa. Ci si aspettava misure che potessero contenere meglio i possibili disordini (accesso consentito ai soli abbonati). Per il pubblico giallorosso è a rischio il derby del 31 ottobre. Dopo gli accoltellati di Roma-Inter, infatti, al prossimo episodio di violenza le restrizioni per la società giallorossa saranno pesanti.
Ma attenzione anche ai laziali, in vista della trasferta di Livorno. Stesso indice di rischio (4), ma possiblità concessa ai biancocelesti di andare in trasferta con il solo divieto di acquisto cumulativo dei tagliandi. Stessa decisione per Juventus-Genoa. Nella riunione si è anche discusso degli striscioni contro i tifosi del Napoli apparsi sabato sera a San Siro in Inter Napoli. «L'Osservatorio- si legge nel comunicato- ha stigmatizzato il comportamento di una frangia di tifosi interisti, responsabili dell'esposizione di striscioni dai contenuti offensivi ed anti-sportivi, auspicando un positivo esito dell'attività investigativa in attesa delle decisioni della giustizia sportiva». In mattinata inoltre si è riunito l'apposito gruppo di lavoro istituito in seno all'Osservatorio che ha analizzato le domande di «qualificazione» di cinque società di formazione intenzionate a preparare gli steward
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