L’inno nazionale francese fischiato dai tifosi azzurri prima della gara
Italia-Francia disputata allo stadio Meazza di Milano, e terminata zero a
zero, ha suscitato moltim strascichi polemici.
Non accennano a
placarsi gli strascichi innescati dai vari opinionisti pseudo calciofili
sull’inno nazionale francese fischiato dai tifosi azzurri prima
dell’attesissima gara Italia-Francia disputata allo stadio Meazza di
Milano e terminata zero a zero.
Tanti i giudizi e le opinioni
espressi in merito alla vicenda. Le dichiarazioni da parte di personaggi
del mondo politico e del mondo dello sport non si sono fatte attendere.
Colpisce quella di Vittorio Sgarbi, personaggio di indiscussa cultura.
Riferendosi al regolamento SIAE (società italiana autori editori) ha
dichiarato ammissibile il proferire fischi all’inno nazionale francese.
In quanto il pubblico del Meazza aveva pagato un regolare biglietto di
accesso allo stadio.
Caro Sgarbi, Lei che ricopre la carica di
Assessore alla Cultura del Comune di Milano, probabilmente disconosce
che la gara valida per le qualificazioni al prossimo campionato europeo
Italia- Francia si è giocata allo stadio Meazza di Milano non al Teatro
la Scala. Sarebbe stato giustificabile l’atteggiamento dei tifosi
azzurri se avessero fischiato dal loggione del celebre teatro milanese,
icona della lirica internazionale, un do di petto steccato dal Radames
di turno nell’Aida di Giuseppe Verdi.
Contrariamente alla dolce
melodia del grande maestro di Busseto, gli ottantamila del Meazza
fischiavano la Marsigliese, l’inno nazionale francese. Gli satdi
calcistic non sono e non devono essere considerate zone franche dove
tutto è permesso.
Fischiare un inno nazionale non è corretto, questo
per essere ancora più chiari. Che sia la Marsigliese come quello del
Camerun, mon cambia nulla. L’inno francese non rappresenta i Domenech o
gli Hanry, ma un intero popolo che probabilmente neppure s’identifica
nella propria nazionale di calcio.
La nostra cara e attempata Europa,
unificata solo per quanto riguarda la moneta di scambio, ha mostrato di
non essere ancora all’altezza della situazione e di averne ancora
moltab di strada da percorrere.
fonte: calciopress.net
Nessun commento:
Posta un commento