Con questo comunicato vogliamo esprimere la nostra piena solidarietà ai
tifosi del Manchester United per laccoglienza ricevuta allinterno del
settore ospiti dellOlimpico durante la partita di Champions League:
Roma-Manchester United.
Unaccoglienza frutto della politica repressiva attuata negli ultimi anni dai nostri governanti.
Unaccoglienza purtroppo riservata in passato a molte altre tifoserie
(fra cui la nostra), che hanno pagato duramente e sulla propria pelle lo
sfogo infelice di una frangia istituzionale forse limitata, ma
sicuramente pericolosa.
Uno sfogo perpetrato in tanti anni ai danni di centinaia di tifosi, non
solamente Ultras, senza distinzioni detà e di sesso, a volte magari
solo per il fatto che questi tifosi non fossero romani o, meglio ancora,
romanisti (più di una volta è capitato che ci venissero mostrate, dopo
un violento pestaggio, maglie giallorosse indossate sotto la divisa
dordinanza e ci venissero intonati contro slogan faziosi, umilianti e
provocatori!).
Da anni il nostro gruppo, come del resto molte altre tifoserie, denuncia
questi atteggiamenti razzisti di pochi pericolosi elementi che
riescono oltretutto a destabilizzare lordine pubblico, alimentando nel
contempo la tensione fra tifosi e forze dellordine. Nessuno però ci ha
mai ascoltato.
Tensione che è sfociata inesorabilmente in episodi incontrollabili e
gravissimi, che hanno portato in alcuni casi a vere e proprie tragedie.
Noi abbiamo provato a far riflettere chi di dovere portando prove e
testimonianze, cercando anche il dialogo con chi fino a ieri ci ha
represso e condannato pesantemente con molta leggerezza; ma nessuno ci
ha mai ascoltato.
Anzi, nei giorni scorsi, alcuni atteggiamenti poco ortodossi sono
stati addirittura giustificati (e quasi premiati) proprio da coloro che
hanno voluto punire oltremisura lintero mondo organizzato,
indiscriminatamente ed in modo tuttaltro che sereno ed obiettivo,
varando fra laltro nuove leggi speciali che di costituzionale hanno ben
poco e che, oltretutto, a poco sono servite (gli incidenti di Roma sono
solo gli ultimi, di una catena, che hanno coinvolto lintero mondo
calcistico, giocatori e dirigenti in primis).
Nuovi provvedimenti tanto necessari (più che altro per dare unimmediata
risposta ad unopinione pubblica sempre più confusa e tradita) quanto
superficiali, anticostituzionali ed imbarazzanti, se non addirittura
deleteri.
Nuove leggi che a poco serviranno visto che, non dimentichiamolo,
veniamo da ventanni di militarizzazione, repressione e leggi speciali
che hanno saputo solamente esasperare ed avvilire gli animi di tutti,
perfino dei tifosi più tranquilli.
Noi, tutto questo lavevamo già detto in tempi non sospetti; ma nessuno ci ha mai voluto ascoltare.
Evidentemente, alcune tragedie per qualcuno non sono servite a nulla, se
non come pretesto per strumentalizzare ed alimentare ulteriormente
quellonda emotiva di stampo perbenista, talmente compassionevole da
sfociare nella violazione inesorabile e totale del nostro mondo (fra
laltro, i vantaggi sociali derivati da questo azzardo sono ancora tutti
da dimostrare). E tutto questo nel tentativo massimo di preservare gli
interessi economici dei nostri presidenti (gli Ultras, infatti, più
che violenti sono diventati scomodi e dintralcio allo smisurato
business calcistico. E le Curve, più che un covo di criminali, sono
restate gli ultimi veri baluardi al loro strapotere, nonché centri
fondamentali di aggregazione e fonti rarissime di valori umani ormai
dispersi).
Per quanto ci riguarda, noi non sappiamo cosa sia accaduto allesterno
dellOlimpico prima della partita Roma-Manchester, ma nulla può
giustificare il fatto che si sia giocato unaltra volta con la vita di
persone che, principalmente, hanno commesso lerrore di seguire la
propria squadra del cuore, magari con sacrifici ed una passione fuori
del comune.
Nulla può giustificare i manganelli usati, come sempre, al contrario!
Nulla può giustificare i cinque contro uno attuati verso persone indifese, colpite quando erano ormai a terra inermi!
Nulla può giustificare la bestialità emersa in alcuni frangenti!
Nulla può giustificare le teste rotte e sanguinanti che tutti hanno potuto vedere!
Nulla può giustificare la cronica e caratteristica mancanza di dialogo che da sempre contraddistingue le nostre istituzioni!
Noi non simpatizziamo per gli inglesi, anzi; e non crediamo nemmeno che
loro, come del resto molti altri, fossero vittime predestinate; ma visto
che come gruppo Ultras abbiamo sempre sottolineato con ogni nostra
iniziativa il valore della vita umana in tutti i suoi aspetti, non
possiamo far altro che ribellarci allennesimo tentativo di
criminalizzazione nei confronti di coloro che hanno invece subito, nel
fisico ma soprattutto nella dignità, profonde ferite probabilmente
indelebili.
Senza voler fare gli avvocati del diavolo e senza fare del patetico
vittimismo; senza fare soprattutto moralismi a chicchessia e pur
ignorando le circostanze che hanno portato le forze dellordine ad un
intervento tanto duro quanto eccessivo capitato, oltretutto ed in modo
eccezionale, sotto gli occhi sbalorditi e testimoni di milioni di
persone: domani scenderemo in campo per lennesima volta nel tentativo
estremo di difendere la dignità, la libertà ed i diritti civili che
sembrano essere negati, oggi più che mai, a tutti coloro che in Italia
indossano una sciarpa.
Domani quindi, prima della partita Brescia-Triestina, il nostro gruppo
attuerà una sincera e doverosa protesta che si pone come obiettivo
principale quello di far riflettere istituzioni, tifosi, cittadini,
dirigenti, ecc., sul futuro del calcio italiano e sulla reale situazione
che, purtroppo, molti tifosi stanno vivendo loro malgrado.
Uniniziativa goliardica, ma comunque significativa, che è solamente la
prosecuzione coerente della nostra legittima e civile battaglia contro
le discriminazioni e la repressione che hanno portato ad eliminare
fisicamente e moralmente anche le forme più educative e mature di tifo.
Invitiamo pertanto tutti i ragazzi della Curva Nord ad essere presenti:
ad ognuno verrà distribuito un oggetto simbolico che rappresenta il
momento che il mondo Ultras sta vivendo; ciò che invece ognuno dovrà
portare da casa sono, come sempre, la consueta Mentalità Ultras e la
nostra arma più potente: il cervello!
Il ritrovo è previsto per le 17.30 presso il parcheggio di fronte alla tribuna.
Prigionieri di una fede, ma liberi da ogni catena!
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