Mi ricordo di uno stadio bellissimo, pieno fino all’ultimo posto, colorato e festante…
Ma adesso gli stadi sono vuoti …. E lo chiamano modello inglese…
Mi ricordo i bandieroni che sventolavano in curva… e di quando si faceva a gara ad averli più grandi e a sventolarli di più…
Ma adesso hanno vietato le aste…. E la chiamano sicurezza…
Mi ricordo le decine di fiaccole che accendevano l’inizio delle partite in notturna…
Ma adesso se le porti ti arrestano….
Mi ricordo gli ultras che raccolgono decine di migliaia di euro per le
vittime dello tsunamy,gli ultras che denunciano un calcio finto,
corrotto, al soldo delle televisioni e dei potenti…, gli ultras che
chiedono che le partite si giochino di domenica alle 3 e che i prezzi
popolari siano davvero popolari….
Ma adesso gli ultras non hanno + diritto di parola e fa niente se avevano ragione….
Mi ricordo l’emozione di attaccare i nostri striscioni: importanti non
solo perché carichi di storia ma per quello che rappresentano: un modo
di esserci, di stare allo stadio, una mentalità che non conosce sconti e
che non ci permette di diventare “un’altra cosa”:
Mi ricordo quanto è stato difficile (dopo i provvedimenti normativi
successivi ai fatti di catania, provvedimenti non solo incredibilmente
pesanti ma ben oltre il limite della costituzionalità) decidere di
fermarsi e di autosospendersi: e la curva e lo stadio sono diventati,
immediatamente, un’altra cosa: senza colori, senza emozione, con gli
ultras che… non possono fare gli ultras….
Mi ricordo quanto è stato difficile continuare la nostra autosospensione
per ben 7 partite, intanto che in molte altre curve “si faceva
incredibilmente finta di niente e si continuava quasi come prima” … ma
prima non c’erano queste “leggi” , non c’erano regole diverse a secondo
degli stadi e delle partite, non c’erano ingiustificabili diversità di
trattamento fra gruppo e gruppo (in molti stadi la tifoseria ospite non
poteva andare, in altri lo striscione ULTRAS non poteva entrare), non
c’erano le incredibili disposizioni di qualcosa che si chiama
“Osservatorio” e che, dal 30 marzo, ha stabilito l’entrata in vigore di
un’accozzaglia indistinta e confusa di disposizioni, al momento
incomprensibili, ma che sembrano vietare, fra l’altro, “tutti gli
striscioni non ignifughi”, tutti quelli “non concordati con gli addetti
all’Ordine pubblico”, tutti quelli “di gruppi in cui ci siano stati dei
diffidati“, forse anche tutti quelli più lunghi di 150 cm e via di
questo passo….
MA STASERA SARA’ DIVERSO: stasera, se sarà garantita almeno una equità
di trattamento tra tutti i gruppi ultras, SOSPENDEREMO (scusateci il
gioco di parole) l’AUTOSOSPENSIONE e ci saremo a modo nostro: con i
nostri striscioni e i nostri colori…. Stasera faremo “il tifo più bello
che possiamo” come una volta e meglio di una volta: stasera dimostreremo
che cos’è una curva vera, regaleremo e ci regaleremo emozioni: con
convinzione, con rabbia e con una certezza: la mentalità ultras è
qualcosa di grande che non sta in 150 cm di striscioni ignifughi e che
non disconosce i propri diffidati: e se è vero che in tutti questi
ultimi anni abbiamo dovuto subire e accettare altri provvedimenti molto
pesanti, l’abbiamo fatto salvaguardando comunque sempre il nostro modo
di vivere lo stadio.
Non sappiamo se, dopo il 30 marzo, potremo ancora farlo: se ce lo
vieteranno…. allora forse qualcuno penserà di avere vinto: e quel
qualcuno avrà dei “bellissimi” stadi: vuoti, silenziosi, composti,
sicuri e… assolutamente inutili
Noi, invece, preferiamo perdere con orgoglio che vincere in questo modo;
ma intanto stasera ci siamo, a modo nostro, come una volta e come
vorremmo tanto farlo ancora: da ULTRAS, quelli veri.
I Gruppi della Curva A. Costa
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