Mi ricordo di uno stadio bellissimo, pieno fino allultimo posto, colorato e festante
Ma adesso gli stadi sono vuoti
. E lo chiamano modello inglese
Mi ricordo i bandieroni che sventolavano in curva
e di quando si faceva a gara ad averli più grandi e a sventolarli di più
Ma adesso hanno vietato le aste
. E la chiamano sicurezza
Mi ricordo le decine di fiaccole che accendevano linizio delle partite in notturna
Ma adesso se le porti ti arrestano
.
Mi ricordo gli ultras che raccolgono decine di migliaia di euro per le
vittime dello tsunamy,gli ultras che denunciano un calcio finto,
corrotto, al soldo delle televisioni e dei potenti
, gli ultras che
chiedono che le partite si giochino di domenica alle 3 e che i prezzi
popolari siano davvero popolari
.
Ma adesso gli ultras non hanno + diritto di parola e fa niente se avevano ragione
.
Mi ricordo lemozione di attaccare i nostri striscioni: importanti non
solo perché carichi di storia ma per quello che rappresentano: un modo
di esserci, di stare allo stadio, una mentalità che non conosce sconti e
che non ci permette di diventare unaltra cosa:
Mi ricordo quanto è stato difficile (dopo i provvedimenti normativi
successivi ai fatti di catania, provvedimenti non solo incredibilmente
pesanti ma ben oltre il limite della costituzionalità) decidere di
fermarsi e di autosospendersi: e la curva e lo stadio sono diventati,
immediatamente, unaltra cosa: senza colori, senza emozione, con gli
ultras che
non possono fare gli ultras
.
Mi ricordo quanto è stato difficile continuare la nostra autosospensione
per ben 7 partite, intanto che in molte altre curve si faceva
incredibilmente finta di niente e si continuava quasi come prima
ma
prima non cerano queste leggi , non cerano regole diverse a secondo
degli stadi e delle partite, non cerano ingiustificabili diversità di
trattamento fra gruppo e gruppo (in molti stadi la tifoseria ospite non
poteva andare, in altri lo striscione ULTRAS non poteva entrare), non
cerano le incredibili disposizioni di qualcosa che si chiama
Osservatorio e che, dal 30 marzo, ha stabilito lentrata in vigore di
unaccozzaglia indistinta e confusa di disposizioni, al momento
incomprensibili, ma che sembrano vietare, fra laltro, tutti gli
striscioni non ignifughi, tutti quelli non concordati con gli addetti
allOrdine pubblico, tutti quelli di gruppi in cui ci siano stati dei
diffidati, forse anche tutti quelli più lunghi di 150 cm e via di
questo passo
.
MA STASERA SARA DIVERSO: stasera, se sarà garantita almeno una equità
di trattamento tra tutti i gruppi ultras, SOSPENDEREMO (scusateci il
gioco di parole) lAUTOSOSPENSIONE e ci saremo a modo nostro: con i
nostri striscioni e i nostri colori
. Stasera faremo il tifo più bello
che possiamo come una volta e meglio di una volta: stasera dimostreremo
che cosè una curva vera, regaleremo e ci regaleremo emozioni: con
convinzione, con rabbia e con una certezza: la mentalità ultras è
qualcosa di grande che non sta in 150 cm di striscioni ignifughi e che
non disconosce i propri diffidati: e se è vero che in tutti questi
ultimi anni abbiamo dovuto subire e accettare altri provvedimenti molto
pesanti, labbiamo fatto salvaguardando comunque sempre il nostro modo
di vivere lo stadio.
Non sappiamo se, dopo il 30 marzo, potremo ancora farlo: se ce lo
vieteranno
. allora forse qualcuno penserà di avere vinto: e quel
qualcuno avrà dei bellissimi stadi: vuoti, silenziosi, composti,
sicuri e
assolutamente inutili
Noi, invece, preferiamo perdere con orgoglio che vincere in questo modo;
ma intanto stasera ci siamo, a modo nostro, come una volta e come
vorremmo tanto farlo ancora: da ULTRAS, quelli veri.
I Gruppi della Curva A. Costa
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