Dopo il crack Parmalat, dopo un fallimento e tre anni d'amministrazione
straordinaria, dopo la pseudo-asta, il PARMA Calcio è stato finalmente
ceduto.
Tre anni d'inferno, così possiamo riassumere la gestione di Enrico Bondi.
Nonostante il tracollo economico il PARMA è rimasto nella massima serie,
sfruttando una legge dello Stato in contrasto con la legislazione
sportiva. Debiti congelati, creditori inculati; è questa la "magica"
ricetta capace di risollevare qualsiasi azienda in crisi. Ma Bondi, il
commissario dal superstipendio, è riuscito ugualmente ad affossare il
PARMA Fc. Ha preso una squadra che lottava per la Champions e l'ha
portata stabilmente in zona retrocessione. Aveva un solo compito:
vendere il PARMA. Ha impiegato tre anni. Tre anni che sono serviti a
sperperare tutto il patrimonio societario.
Ieri, 24 gennaio 2007, il Ministero dello Sviluppo Economico ha dato il
benestare all'operazione di vendita. Il PARMA passa all'imprenditore
bresciano Tommaso Ghirardi, a capo di una cordata in cui figura anche la
Banca Monte Parma. Finalmente abbiamo una società!
Un passo fondamentale, per troppo tempo rimandato, s'è finalmente
compiuto. Un passo nella direzione giusta, per la salvezza del PARMA
Calcio.
Accogliamo amichevolmente chi ha deciso di guidare la società calcistica
della nostra Comunità. Siamo coscienti che ciò è frutto di un impegno
economico, ma speriamo non solo di quello. Non chiediamo questo o
quell'acquisto; chiediamo passione. Chiediamo amore per PARMA e per il
PARMA, per le nostre tradizioni e per i nostri simboli, per tutta la
tifoseria Gialloblu Crociata. Perché il PARMA Calcio non è solo una
società che si può comprare o vendere, ma è anche un bene inalienabile
della città e della tifoseria.
A Tommaso Ghirardi, nuovo presidente, auguriamo BUON LAVORO!
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