Nonostante rapporti dirigenziali non proprio idilliaci cresce l'amicizia tra le due curve.
Fra Genoa e Boca Juniors da quasi un anno i rapporti sono tesi per il
braccio di ferro su Fernando Forestieri. Il grande gelo resta però
confinato a livello dirigenziale. Anzi, con l'eccezione del presidente
Mauricio Macrì, la commissione che guida gli Xeneizes si è rassegnata ed
è dispiaciuta soltanto perché el Topa ha scelto l'Italia alla Nazionale
argentina.
Fra i tifosi invece il legame è sempre saldo: a Buenos Aires è nato il
Genoa Club La Boca, regolarmente affiliato all'Associazione Club
Genoani; per reciprocità esiste anche il Peña Zeneize "Forza Boca"
Genova Italia. Condizione indispensabile per l'iscrizione? «Essere
genoani e tifare Boca», spiega il presidente Matteo Scalise. Che rivela:
«Ho amici sampdoriani che simpatizzano Boca e vorrebbero iscriversi.
Non è possibile». I tifosi della Doce, la componente ultrà del Boca,
conoscono ovviamente la Samp, «perché Tito Cucchiaroni ha giocato con
loro e anche Veron prima di passare in blucerchiato», ricorda Scalise.
Però sono legati al Genoa anche perché quando il Boca è stato fondato
nel 1905 esisteva solo il Grifone. Anche oggi la maggior parte dei
sostenitori gialloblù ha infatti antenati genovesi. Persino nella finale
di Coppa Libertadores (l'equivalente sudamericano della Champions
League) fra Boca e San Paolo diversi fra i capi tifosi Xeneizes
indossavano la casacca rossoblù. Scalise è invitato spesso a Buenos
Aires ed è amico tanto dei dirigenti quanto dei leader della Doce.
Fonte Secolo XIX
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