Per la prima volta dopo anni di onnipresenza al fianco della maglia
amaranto, siamo amareggiati nel comunicare a tutti i livornesi e non
solo, che abbiamo intrapreso la decisione di disertare la trasferta di
Ascoli per la quale erano già stati completati (e pagati) 3 pullman.
Questa decisione è stata scelta come forma di protesta nei confronti dei
veri responsabili dellordine pubblico e della gestione politica e
sociale del territorio (media compresi) nonché nella parte della città
benpensante che dimostra di disconoscere la natura e la tradizione
livornese.
Come accade da ben due anni, infatti, si ignora lo scioglimento del
gruppo Brigate Autonome Livornesi, avvenuto proprio per evitare che si
ripetano gli assurdi teoremi con i quali troppo spesso le istituzioni
intendono distogliere lattenzione dellopinione pubblica dalle
responsabilità che certi ruoli impongono, o almeno dovrebbero. Teoremi
che tuttora costano denunce per associazione a delinquere ridicolizzate
da azioni militari terminate senza alcun esito.
La calata di Borghezio nella nostra città, elemento che nulla ha a che
vedere con parole come democrazia, tolleranza e civiltà che tanto
piacciono ai politici, è divenuta per forza di cose un evento
provocatorio pubblicizzato dai media proprio per la sua natura bizzarra
(non sono i giornali stessi ad averne pubblicato il curriculum?) per la
quale non cera bisogno di adunate o organizzazioni.(...)
(...)Organizzare una manifestazione come gruppo significa scegliere di
mettersi in prima fila, e in questo non siamo mai venuti meno, scegliere
di parteciparvi come singolo è legittimo, puo considerarsi deplorevole
o ammirevole ma sempre riconducibile alle personali responsabilità.
Purtroppo le elezioni imminenti e i gioghi politici hanno fatto si che
istituzioni locali, media e ministero degli interni andassero in tilt
nominando di nuovo le BAL e la curva, non solo come responsabile diretta
ma addirittura come organizzatrice.
Il tutto ha contribuito a creare una situazione esasperata oltre il
limite immaginabile per la quale non riusciamo nemmeno ad essere più
garanti nei confronti di noi stessi e di quelli che intendano seguire la
squadra con noi (dal momento che siamo i soli ad essere sempre
presenti).
Sentir parlare di associazioni a delinquere finalizzate alla sovversione
gratuitamente, ci impone una doverosa pausa di riflessione che servirà a
guardarsi dentro e a far capire ai veri tifosi livornesi, che la
politica allo stadio la fanno (magari in tribuna) che è stato raggiunto
il limite della sopportabilità.(...)
(...)Quale sarà il destino della curva e la situazione che creerà questa
nuova ondata di criminalizzazione non lo sappiamo, di certo è che una
volta tanto non siamo noi i responsabili dellinutile coinvolgimento di
fattori politici nella vita della curva.
Noi non siamo il capro espiatorio di nessuno.Ora Basta!
Curva Nord Livorno
Fronte liberazione Diffidati
Con questo comunicato sintetizzato dai media locali, la curva nord ha annunciato l'inizio di una dura protesta.
In seguito ai fatti avvenuti in centro per l'avvento del provocatore
leghista Borghezio, il ministro Pisanu prima e alcuni politici locali
poi avevano puntato il dito contro le BAL sciolte ormai da due anni.
Il tutto nonostante allo stadio domenica non vi sia effettivamente stato
nessuno striscione, coro o altro elemento che potesse ricondurre la
curva all'organizzazione della manifestazione.
Questa protesta, volta a sensibilizzare l'opinione pubblica, è scattata
dall'eccessiva reiteranza delle istituzioni locali di addebitare ogni
problema sociale o politico della città sulle spalle della curva
amaranto.
Al domani di un disgelo avvenuto grazie al cambio del questore ed alle
vittorie legali raggiunte grazie al lavoro degli avvocati Contucci e
Cacciotti, si torna a parlare di aria pesante attorno al tifo labronico.
La protesta, che forse proseguirà nelle prossime domeniche tiene in
subbuglio gli ambienti legati al calcio labronico il quale nel frattempo
è stato scosso da un repentino cambio di allenatore.
amaranto news