I gruppi della Curva Nord Maurizio Alberti desiderano prendere posizione sui fatti di
Pisa-Napoli accaduti prima, durante e dopo la partita. Senza tanti giri di parole,
vogliamo esprimere una ferma condanna dell'aggressione subita a fine gara dal
genitore napoletano, a cui auguriamo una pronta guarigione. Un episodio del genere,
per dinamica e modalitÓ, non ci appartiene ed Þ lontano anni luce dalla nostra
mentalitÓ; sfidiamo chiunque ad affermare il contrario. Il nostro comportamento negli
ultimi anni Þ stato sotto gli occhi di tutti e ci piace definirlo coerente. Noi non rifiutiamo
a priori lo scontro tra gruppi o tifoserie, perchÚ le situazioni non sono sempre le
stesse e talvolta pu‗ esserci la necessitÓ far valere un principio o un diritto. Tutto
questo comporta un'assunzione di responsabilitÓ alla quale non ci sottraiamo: ragazzi
di noi hanno pagato e continuano a pagare con diffide e denunce. Ma allo stesso
tempo abbiamo sempre espresso disapprovazione verso i danneggiamenti, gli agguati
e le infamate, dalle coltellate agli striscioni contro i morti; questo deve essere
riconosciuto perchÚ fa parte di noi ed Þ una caratteristica della nostra tifoseria che ci
ha sempre fatto andare a testa alta su ogni campo. Anche nei momenti di confronto
con altri ultras non abbiamo mai ceduto di un passo: le nostre idee, se vogliamo
"integraliste", ci hanno fortemente distinto da altri gruppi del panorama nazionale che
invece difendevano la possibilitÓ di compiere azioni assolutamente aliene dalla
mentalitÓ dei pisani. Non sono parole vuote. Il razzismo, cosý come i coltelli, in Curva
Nord non entrano e non entreranno mai. I controlli sui treni e nei cortei li facciamo
prima noi, dopo la polizia. Chi Þ venuto un po' in giro con noi queste cose le conosce
benissimo. E allora si capisce bene come l'aggressione alla famiglia sia quasi da
interpretare come un atto compiuto anche contro di noi, in spregio a quelle norme di
comportamento che cerchiamo di inculcare nella testa dei ragazzi e della tifoseria
intera. Domenica peraltro Þ stata una giornata molto difficile: ci sono stati scontri
isolati dalla mattina alla sera. l tifosi napoletani sono arrivati per la stragrande
maggioranza senza scorta e quasi tutti hanno posteggiato auto e pulmini nella zona
della Nord e nelle strade circostanti. Si Þ creato cosý un miscuglio potenzialmente
esplosivo di sostenitori locali e ospiti. Se la mentalitÓ che ci animava fosse stata
davvero quella dellaggressione incondizionata, sarebbe stata, scusate il termine, una
carneficina: numerose famiglie passavano con le sciarpe biancazzurre e giravano nei
bar e nei ritrovi circostanti lo stadio. Ma, fatta eccezione per il fatto grave giÓ
ricordato, non Þ accaduto nientaltro di cosý eclatante. E anche vero, per‗, che diversi
gruppetti di napoletani non erano costituiti da famigliole, ma da ragazzi, giunti in auto
o pulmini, che giravano per le strade con atteggiamento provocatoria infastidendo
spesso passanti e sportivi. E cosý si sono verificati scontri. I ragazzi arrestati sono
accusati di aver partecipato a risse, dove le avranno date e prese, ma non alla
gravissima aggressione la cui eco, crediamo, deve aver contribuito ad inasprire i
provvedimenti contro di loro. L'escalation di incidenti, tutti non gravi, ma numerosi e il
risultato finale della partita, hanno portato ad un inasprimento dello scontro al termine
della gara, quando i napoletani festanti sono tornati a riprendere le macchine in un
deflusso incontrollato. Lepisodio incriminato Þ avvenuto in questo momento di caos.
Chi ha letto quanto detto sopra capirÓ che non vogliamo assolutamente giustificarlo,
ma contestualizzarlo, ferma restando la nostra pi¨ completa estraneitÓ
comportamentale e culturale di fronte ad un fatto che macchia l'immagine dellintera
tifoseria pisana.
Curva Nord Maurizio Alberti
A questo comunicato ufficiale NON ne seguiranno altri. La Curva Nord Maurizio
Alberti diffida da qualsiasi altro comunicato uscito o in uscita sulla rete e non solo.
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