Biglietti nominali, telecamere e steward
il ministro Pisanu firma tre decreti legge
Tre
decreti legge contro la violenza negli stadi: saranno firmati dal
Ministro degli Interni, Giuseppe Pisanu, d'intesa con i suoi colleghi
Lucio Stanca e Rocco Buttiglione. Tre decreti per dare più forza alla
tolleranza zero, scattata dopo gli incidenti successi negli ultimi mesi,
e soprattutto di San Siro (il derby europeo sospeso). Il Viminale, con
l'importante contributo dell'Osservatorio per le manifestazioni
sportive, diretto da Francesco Tagliente, ha lavorato su varie
direzioni, e ne è nato un pacchetto di misure nuove, forti.
In
arrivo soprattutto i biglietti nominali, dove verrà registrata anche
l'identità dei titolari. Dal garante per la privacy è arrivato il primo
via libera, con alcune condizioni per la protezione dei dati personali.
Ma è un fatto di grande importanza, inedito per l'Italia: l'ufficio
legale di Pisanu ha studiato a fondo la materia. Inoltre via libera agli
steward sul modello inglese - ma avranno meno poteri rispetto
all'Inghilterra (lì possono addirittura "fermare" i tifosi) - mentre la
videosorveglianza estesa anche all'esterno degli stadi, nelle zone di
prefiltraggio e anche nelle stazioni ferroviarie.
Inoltre negli
stadi sarà ufficializzato il ruolo del "Gos", gruppo operativo
sicurezza: in pratica una sala operativa, affidata al responsabile
dell'ordine pubblico, che terrà sotto controllo tutte le situazioni a
rischio. Del "Gos" faranno parte anche i vigili del fuoco, la Croce
Rossa, ecc. Pisanu inoltre ha ribadito l'arresto in flagranza differita,
entro le 36 ore, in scadenza il 30 giugno. Nel pacchetto del Viminale
anche il piano per rendere più moderni gli stadi, soprattutto in vista
della candidatura agli Europei del 2012: ci saranno anche barriere
mobili, a scomparsa (minimo 1,20 metri, massimo 2,20) fra tribune e
campo. Previsto in alcuni casi anche un fossato (largo 2,50 e profondo
altrettanto). Dipenderà tutto dal comportamento dei tifosi: il primo
progetto è scattato a Udine.
Ma si infiamma subito la polemica.
"Le ipotesi su cui sta lavorando il ministero dell'Interno e che
prevedono la schedatura di tutti i tifosi e l'istituzione di gruppi
speciali di pronto intervento rischiano di violare i diritti
fondamentali come la privacy, tutelati dalla nostra Costituzione". Paolo
Cento, vice presidente della commissione Giustizia della Camera e
deputato Verde, va all'attacco. E aggiunge. "D'altra parte tutte le
norme antiviolenza degli ultimi anni, come ad esempio l'arresto in
flagranza differita, si sono dimostrati inutili ed inefficaci. Anche per
discutere di queste cose il prossimo 23 giugno alla Camera dei deputati
terremo, per la prima volta, un incontro tra rappresentanti dei tifosi
delle curve ultras delle principali città italiane e rappresentanti dei
gruppi parlamentari di maggioranza e opposizione con l'obiettivo di
aprire finalmente un confronto non ipocrita su questi temi". La stessa
Figc, comunque, ha già aperto un tavolo di confronto con gli ultrà.
Nel
pomeriggio, alle ore 18, verrà inoltre firmata una convenzione fra il
Viminale e i massimi organismi dello sport (Coni, Figc, le tre Leghe
calcistiche) per "contrastare la violenza negli stadi". E' la prima
volta che succede in Italia. Qualcosa si muove davvero, stavolta.
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