I sempre più frequenti attacchi al nostro gruppo confezionati attraverso
il sito della Curva Te ,la stampa locale e in alcuni casi quella
nazionale,ci impongono il dovere di una spiegazione o quanto meno di
replicare ad accuse insensate.
Ci assumiamo tutta la responsabilità dei fischi di domenica e cogliamo
l'occasione per portare le nostre scuse alle famiglie delle vittime
della missione in Iraq e nello stesso tempo al Mantova calcio punito con
una assurda e discutibile sanzione.
Quello che non condividiamo è l'attacco ridicolo, duro e falso rivolto
al nostro gruppo.Non abbiamo la pretesa di rappresentare questa Curva,ma
di far parte del gruppo trainante che ha sempre lottato in prima linea
mettendo davanti a tutto la propria dignità e soprattutto la propria
"faccia".
Siamo inseriti in un contesto spesso ipocrita,fasullo di cui il mondo
del calcio costituisce una delle massime espressioni. E' un mondo in cui
chi fischia, sbagliando,nel corso di un minuto di silenzio,è accusato
di essere un talebano,o un drogato o un soggetto pericoloso per la
società; al contrario chi gestisce società di calcio con bilanci
falsi,non pagando tasse e stipendi, drogando giocatori (che in alcuni
casi trovano la morte a fine carriera) confezionando decreti per salvare
il mondo del pallone è soggetto da tenere nella massima
considerazione,che comunque lavora per un bene collettivo, la cui
squadra non può subire la squalifica del campo.
Veniamo condannati per un errore di pensiero,per aver manifestato nel
posto sbagliato ,nel momento sbagliato,nel modo sbagliato, un'idea,per
non essersi confrontati con gli altri gruppi presenti in curva.
Ripetiamo,ci assumiamo le responsabilità dell'errore commesso,che ha
visto protagonisti alcuni membri degli Sconvolts,ma non solo. I fischi
non erano certo indirizzati ale vittime o alle loro famiglie ma erano
essenzialmente rivolti a chi spesso ha gestito l'ordine pubblico senza
il rispetto delle persone e senza la piena conoscenza dei fatti.
Le uniche cose che chiediamo sono di:
1) non essere confusi con tifosi che utilizzano la curva per fini
personali ,oppure che vendono il materiale per finanziarsi droghe e
divertimenti. Chi crede questo è pregato di identificarsi ,ma
soprattutto deve essere in grado di sostenere un confronto con tanto di
prove e testimonianze.
2)di essere valutati per tutto quello che il gruppo Sconvolts ha fatto
in questi numerosi anni di presenza in curva,per far sì che le
diffide,le trasferte,le riunioni ,le coroegrafie non vengano dimenticate
con troppa fretta e superficialità .
Ci riteniamo tifosi ultras del Mantova calcio,rappresentiamo la parte
sana del tifo quella che non ha mai chiesto niente a nessuno ,che non
accetta compromessi,che ha sempre pagato ,in prima persona,per gli
errori commessi,si è sempre battuta per il mondo ultras ,ambiente che
qualcuno sta cercando di massacrare ed eliminare in quanto scomodo e
spesso e volentieri sostenitore della verità,dell'onestà e della
coerenza qualità che nel mondo attuale stanno diventanto merce
introvabile.
Nel ribadire le nostre scuse e nell'ammettere l'errore commesso
speriamo che da qualche parte ci sia qualcuno che trovi la forza di
smentire o ritirare le parole infamanti gettateci addosso,sarebbe un
atto quantomeno dovuto.
SCONVOLTS MANTOVA
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