Mensile - Anno I
- numero 6 - mese Giugno 2001
Rieccoci! nuovo numero de "La
Voce degli Ultras!" bollettino ufficiale del sito www.ultrasinside.it
mese disastroso per tutto il
movimento Ultras, segnato da violenza e lutti;
diamoci una mossa.... evitiamo
di estinguerci da soli!!!!
aiutaci a mantenere in vita il
bollettino, inviaci materiale da pubblicare.
Non ci resta che salutarvi e
augurarvi buona lettura e...... Buon TIFO!!!!!
NEWS
Questa rubrica non vuole fomentare violenza di
nessun genere. Non faremo commenti e ci limiteremo a pubblicare le notizie più
eclatanti successe nel mese precedente l'uscita del bollettino; Combattiamo la
violenza negli stadi...salvaguardiamo il Movimento Ultras!
16/04/01
Denunciati quattro tifosi nerazzurri per il dopo Juve-Inter
Quattro
tifosi neroazzurri sono stati denunciati dalla Questura di Torino dopo
l'incontro Juventus-Inter, svoltosi sabato sera allo stadio "Delle
Alpi" di Torino. I quattro sono stati indagati per resistenza,
danneggiamento e violenza a pubblico ufficiale per avere lanciato vari
oggetti contro la polizia. Il tutto si sarebbe svolto a fine gara, mentre i
tifosi stavano aspettando di essere accompagnati in stazione a prendere il
treno per MIlano
29/04/01
Roma - Lazio: L'altro derby
Al
1’ l’Olimpico è un palcoscenico che fa onore al calcio, anche se le ore
precedenti il derby di Roma sono state scandite da alcuni episodi di
violenza con tre operatori della Rai aggrediti da alcuni facinorosi. Qualche
tafferuglio anche nel dopopartita. Ma lo spettacolo degli spalti
scintillanti di bandiere, sciarpe, cartoncini colorati e tricolori rimane.
La coreografia della curva laziale è bella nell’estetica, ma offensiva
nei contenuti: un gigantesco “Roma me...”, esibito allo stadio colorato
di giallorosso. La Curva Sud risponde con un ironico "Prendiamoci a
pallonate" che campeggia su uno sfondo tricolore.
Dal settore dei sostenitori laziali partono alcuni ululati prima nei confronti di Cafu e poi di Zebina. I giallorossi ricambiano con un lancio di oggetti ai laziali che vanno a battere i calci d’angolo nella lunetta alla sinistra del fronte d’attacco.
Il popolo romanista si veste a festa nei primi dieci minuti della ripresa quando vanno in rete Batistuta e Del vecchio. Lo stadio diventa un torrente impetuoso. Dopo l’1-0 Batistuta si esibisce nella consueta “mitragliata” e poi nella foga travolge un cameraman. Il 2-0 vale a Delvecchio un mucchio selvaggio. Totti si rivolge alla Sud e si batte il petto proprio là dove dovrebbe essere cucito lo scudetto. Sembra dire: “Ormai non ce lo toglie più nessuno”.
Poi inizia il derby della Lazio, l’impossibile rincorsa conclusa dalla bomba di Castroman al 95’. L’argentino vola sotto la Nord, scortato da capitan Nesta, quasi che servisse una guida a questa portentosa ala destra, felice fino alla commozione, contenta fino alle lacrime di esibire la maglietta bianca con l’immagine di un cugino che non c’è più. Le sue prime parole da biancocleste furono ispirate da una grande ambizione. Adesso tutti capiscono perché.
Dal settore dei sostenitori laziali partono alcuni ululati prima nei confronti di Cafu e poi di Zebina. I giallorossi ricambiano con un lancio di oggetti ai laziali che vanno a battere i calci d’angolo nella lunetta alla sinistra del fronte d’attacco.
Il popolo romanista si veste a festa nei primi dieci minuti della ripresa quando vanno in rete Batistuta e Del vecchio. Lo stadio diventa un torrente impetuoso. Dopo l’1-0 Batistuta si esibisce nella consueta “mitragliata” e poi nella foga travolge un cameraman. Il 2-0 vale a Delvecchio un mucchio selvaggio. Totti si rivolge alla Sud e si batte il petto proprio là dove dovrebbe essere cucito lo scudetto. Sembra dire: “Ormai non ce lo toglie più nessuno”.
Poi inizia il derby della Lazio, l’impossibile rincorsa conclusa dalla bomba di Castroman al 95’. L’argentino vola sotto la Nord, scortato da capitan Nesta, quasi che servisse una guida a questa portentosa ala destra, felice fino alla commozione, contenta fino alle lacrime di esibire la maglietta bianca con l’immagine di un cugino che non c’è più. Le sue prime parole da biancocleste furono ispirate da una grande ambizione. Adesso tutti capiscono perché.
30/04/01
Calcio: Derby Di Sangue In Congo, Morti Sette Spettatori
Kinshasa,
30 apr. - Derby di sangue a Lumumbashi, seconda citta' della Repubblica
Democratica del Congo. I violenti incidenti che ieri hanno funestato la
stracittadina fra il Mazembe e il Lupopo sono costati la vita a sette persone.
Secondo il ministro dell'informazione Kikaya Bin Karubi, la violenza e'
esplosa dopo il pareggio del Mazembe, negli ultimi minuti di gioco. Dalle
tribune e' piovuto di tutto e alcuni spettatori hanno invaso il campo. Per
tutelare i giocatori gli agenti hanno fatto uso di gas lacrimogeni
determinando un fuggi fuggi e nella ressa 7 persone sono morte soffocate e
altre 51 sono rimaste ferite. Appena tre settimane fa una tragedia analoga, ma
con un bilancio ben piu' pesante (43 morti), si era consumata allo stadio
Ellis Park di Joh. annesburg, in Sudafrica
06/5/01
Inter - Atalanta:Scooter in campo!
Deferita
l'Inter per gli episodi di violenza accaduti ieri allo stadio Meazza di Milano
(un motorino dato alle fiamme e poi gettato dagli spalti) durante la partita
con l'Atalanta. La societa' nerazzurra - si legge in un comunicato della Figc
- e' entrata nel mirino della magistratura sportiva ''per responsabilita'
oggettiva in relazione alla condotta violenta posta in essere dai suoi
sostenitori''
06/05/01
Violenza tra Campane in C2.
In
una gara dominata più dalla tensione e dalla violenza fuori dal campo che dal
gioco espresso dalle due squadre la Turris porta a casa il successo che
cercava e che la mette al riparo dalla retrocessione al termine della regular
season.
Dopo un brutto primo tempo i corallini pungono con la rete di DellOrzo: fa tutto il centravanti Galli che lotta come un leone, crossa per DellOrzo che di testa beffa Schettino. Il raddoppio ad inizio di ripresa: punizione magistrale di Rizzioli che beffa il numero uno del Giugliano con un sinistro a girare. Poi la partita si incattivisce, due le espulsioni ai danni della squadra di Chiancone, degno prologo della guerriglia che si scatenerà fuori dallo stadio di Torre del Greco.
La gara è iniziata con 12 minuti di ritardo per il tentativo di invasione dei tifosi ospiti che hanno divelto il cancello d'ingresso al campo di gioco nel settore dei distinti. Tafferugli al termine della gara tra le opposte tifoserie e le forze dellordine: numerosi i feriti trasportati allospedale di Torre del Greco
Dopo un brutto primo tempo i corallini pungono con la rete di DellOrzo: fa tutto il centravanti Galli che lotta come un leone, crossa per DellOrzo che di testa beffa Schettino. Il raddoppio ad inizio di ripresa: punizione magistrale di Rizzioli che beffa il numero uno del Giugliano con un sinistro a girare. Poi la partita si incattivisce, due le espulsioni ai danni della squadra di Chiancone, degno prologo della guerriglia che si scatenerà fuori dallo stadio di Torre del Greco.
La gara è iniziata con 12 minuti di ritardo per il tentativo di invasione dei tifosi ospiti che hanno divelto il cancello d'ingresso al campo di gioco nel settore dei distinti. Tafferugli al termine della gara tra le opposte tifoserie e le forze dellordine: numerosi i feriti trasportati allospedale di Torre del Greco
06/05/01
Violenza negli stadi anche in Australia.
Incredibile
episodio di violenza nel calcio australiano: la polizia di Melbourne ha
raccontato come i giocatori del Perth Glory siano dovuti scappare dal tunnel
di servizio inseguiti dai tifosi-teppisti dei Melbourne Knights al termine
della partita finita 0-0. Le guardie di sicurezza dello stadio sono stati
sorpresi ed assaliti dai tifosi che hanno poi proceduto a rincorrere i
giocatori che fortunatamente sono riusciti ad allontanarsi in tempo. Il
portavoce dei Knights, Tonci Prusac ha dichiarato di essere nauseato
dall`episodio di violenza: "Questo è il momento più basso della
stagione, senon di tutta la storia del calcio australiano. Non era mai
accaduto che dei giocatori venissero rincorsi dai cosiddetti tifosi. Dovrebbe
essere vietato per sempre a questi banditi di fare ritorno allo stadio"
06/05/01
Iran: Crollo Allo Stadio, 1 Morto e Quasi 300 Feriti
Sari
(Iran), - E' di un morto e 284 feriti il bilancio del crollo di una parte
della copertura dello stadio di Sari, citta' a nordest dell'Iran. Un uomo e'
morto in nottata per le ferite riportate, numerose altre persone sono in
condizioni ancora critiche. Ieri, in un primo tempo, l'agenzia iraniana IRNA,
aveva riferito di un numero imprecisato di morti, ma fonti sanitarie e
ufficiali avevano poi smentito. La copertura e' caduta su una tribuna dello
stadio, che puo' ospitare circa 10.000 spettatori. Ma ce n'erano 30.000
assistere alla partita fra la squadra locale, lo Shamoushak e il principale
club del massimo campionato iraniano, il Pirouzi di Teheran. L'incidente,
secondo fonti ufficiali, e' avvenuto a causa dell'eccessivo peso dei tifosi
che si erano arrampicati sulla copertura. L'ingegnere Mohammad Jafar Kambouzia,
membro della commissione di inchiesta, stamattina ha dichiarato che la
copertura delle tribune serve a proteggere gli spettatori dal sole o dalla
pioggia. "Sfortunatamente, circa 1.500 tifosi si sono arrampicati sulla
copertura senza sapere che poteva crollare sotto il loro peso". Per
fortuna, la copertura si e' prima inclinata, senza cioe' crollare
d'improvviso, quindi sono molti quelli che hanno potuto mettersi in salvo.
Dopo l'incidente, ci sono stati dei tafferugli: gruppi di tifosi inferociti
hanno tentato di raggiungere le tribune della autorita' ed e' dovuta
intervenire la polizia. Il capitano del Pirouzi, Afshin Peyrouvani, e' rimasto
ferito alla testa da una pietra lanciata dagli spettatori.
09/05/01
Ghana: tragedia allo stadio. 20 morti e 100 feriti
Almeno
venti e circa 100 feriti è il tragico bilancio di quanto accaduto durante una
partita di calcio tra i due più grandi club del Ghana, l`Accra Hearts of Oak
e il Kumasi Ashanti Kotoko.
Secondo una ricostruzione fornita dalla radio privata JoyFM, che stava trasmettendo l`incontro in diretta, sul 2-1 per la squadra di casa, alcuni tifosi del Kumasi Ashanti Kotoko avrebbero cominciato a distruggere i seggiolini dello stadio.
A questo punto la polizia avrebbe lanciato alcuni lacrimogeni contro il pubblico con l`intento di dispenderlo e serrato le uscite, ma avrebbe scatenato il panico provocando la tragedia.
Intorno alle 20.00 ora locale, la radio annunciava la morte di 20 persone, mentre le autorità continuavano il resoconto delle vittime. Questo episodio di violenza legata al calcio ripercorre tragicamente quello avvenuto lo scorso 29 aprile a Lumumbashi in Congo, allorché persero la vita 10 persone e ne rimasero ferite 50.
Verso l`inizio di aprile il crollo di una parte dello stadio provocò invece la morte di 47 persone allo stadio Ellis Park di Johannesburg in occasione del derby tra Kaizer Chiefs e Orlando Pirates.
Anche in quel caso fu grave l`atteggiamento delle forze dell`ordine che lanciarono lacrimogeni per disperdere la gente che cercava di entrare, provocando il panico tra la folla.
Secondo una ricostruzione fornita dalla radio privata JoyFM, che stava trasmettendo l`incontro in diretta, sul 2-1 per la squadra di casa, alcuni tifosi del Kumasi Ashanti Kotoko avrebbero cominciato a distruggere i seggiolini dello stadio.
A questo punto la polizia avrebbe lanciato alcuni lacrimogeni contro il pubblico con l`intento di dispenderlo e serrato le uscite, ma avrebbe scatenato il panico provocando la tragedia.
Intorno alle 20.00 ora locale, la radio annunciava la morte di 20 persone, mentre le autorità continuavano il resoconto delle vittime. Questo episodio di violenza legata al calcio ripercorre tragicamente quello avvenuto lo scorso 29 aprile a Lumumbashi in Congo, allorché persero la vita 10 persone e ne rimasero ferite 50.
Verso l`inizio di aprile il crollo di una parte dello stadio provocò invece la morte di 47 persone allo stadio Ellis Park di Johannesburg in occasione del derby tra Kaizer Chiefs e Orlando Pirates.
Anche in quel caso fu grave l`atteggiamento delle forze dell`ordine che lanciarono lacrimogeni per disperdere la gente che cercava di entrare, provocando il panico tra la folla.
09/05/01
Disordini tra i Dilettanti
Violenza
e disordini non sono patrimonio solo del calcio professionistico. La finale
della Coppa Italia Dilettanti tra Caratese e Nola, in programma mercoledì a
Figline Valdarno in Toscana, è stata preceduta da violenti scontri tra i
sostenitori della squadra campana e i carabinieri. A provocare i tafferugli
con le forze dell’ordine è stato un centinaio di sostenitori del Nola che
ha cercato di entrare nello stadio pur essendo sprovvisti di biglietto.
I carabinieri hanno cercato di arginare questo tentativo. Sono rimasti sul campo alcuni feriti, tra questi un militare che ha riportato un colpo alla testa, curata con alcuni punti di sutura. Il presidente del Nola, Pasquale Mazzeo, ha riportato la calma pagando il biglietto ai facinorosi che avevano cercato di forzare i cancelli.
I carabinieri hanno cercato di arginare questo tentativo. Sono rimasti sul campo alcuni feriti, tra questi un militare che ha riportato un colpo alla testa, curata con alcuni punti di sutura. Il presidente del Nola, Pasquale Mazzeo, ha riportato la calma pagando il biglietto ai facinorosi che avevano cercato di forzare i cancelli.
12/05/01Napoli-Lazio:
8 arresti e 7 denunce
Sono
stati arrestati sette tifosi napoletani e denunciati altri otto in conseguenza
dei tafferugli avvenuti fuori dallo stadio San Paolo al termine di
Napoli-Lazio (finita 4-2 per i campioni d`Italia). Un totale di 70 supporter
azzurri sono stati condotti per accertamenti dalle forze dell`ordine nel
commissariato di polizia San Paolo subito dopo gli scontri. I contusi, tutti
tra le forze dell`ordine, sono 15 (13 agenti e due carabinieri), medicati in
ospedale e dimessi con prognosi che non superano i dieci giorni. Sia durante
le operazioni di controllo prima della partita e dell`ingresso allo stadio,
sia al termine dei tafferugli, sono stati sequestrati coltelli, bastoni, un
paio di forbici ed anche un cinturone porta-pugnale. Durante gli scontri,
gruppi di tifosi hanno incendiato e distrutto una Peugeot parcheggiata in via
Lepanto, ad un passo dallo stadio.
12/05/01
Arezzo-Cesena: violenza!
Bella
prova degli ultras cesenati in quel di Arezzo! Hanno tentato di porre fine
alla vergogna della propria squadra invadendo il campo... 10' niente male,
con gara interrotta e gli aretini a ritirare frettolosamente i propri
stendardi dalle balaustre... Prima della partita un bar è stato preso
d'assalto da un gruppo di ultras romagnoli; retata della Polizia e ci sono
stati due arresti, come leggerete nell'allegato 3. Ok, sappiate che poi,
il lunedì mattina, i due malcapitati sono stati scarcerati senza alcun tipo
di pendenza: sono stati infatti ritenuti totalmente estranei ai
fatti. Peccato che si siano fatti un bel weekend in galera....
Storia del Derby più
spettacolare del Mondo
Giunti dalla
stazione allo stadio in auto con gli amici di
Roma,incontriamo i ragazzi di La Spezia davanti alla Nord,dove sono
appena terminati i primi scontri della giornata.
Mi raccontano di una carica laziale sotto la Sud e di altri
incontri "ravvicinati" davanti alla Tevere,noto un 'auto dei
carabinieri distrutta ed incendiata.
Alle 18.30 siamo in Nord ed inizia la solita sfida a colpi di
striscione ,in uno stadio giallorosso per due terzi.
Tra i loro:"NOI PRIMA,VOI DOPING","LA VOSTRA STAGIONE..UNA FIALA DI
NANDROLONE","L'AMOR PER LEI TI FA PODISTA""ANNA FALCHI:TI SEI SCOPERTA
LAZIALE MA SE VINCEVA L' ACIREALE TI SPOGLIAVI UGUALE",tra i
nostri:"NOI DALLA CAMPAGNA?VOI DALLA CAMPANIA!"GUARDAME SUR PETTO","I
COLORI DEL CIELO,L'AQUILA DELL' IMPERO,NOI SIAMO LA
CAPITALE ,DIFENDIAMOLI!"
Arriva il momento delle coreografie ,la loro recita un"Prendiamoli a
pallonate" ,con cartoncini ed alcuni palloni,la nostra e' la piu'
grande burla mai entrata in uno stadio:dodicimila tra pettorine e
cappellini a comporre una gigantesca scritta umana "ROMA MERDA".
La coreografia che si temeva non entrasse non solo e' entrata ma e'
stratosferica,il disegno e' perfetto,il concetto inequivocabile.
Chi ha criticato qs. coreografia di mondo ultras e di tifo non
comprende nulla!
Il tifo e' a nostro netto predominio ,e lo dico con onesta',fino al
goal di Batistuta,poi la Sud inizia a farsi sentire ma resta freddata
al 2 pari di Castroman,siglato mentre in Nord iniziavano tafferugli fra
alcuni tifosi e la polizia.
Tra il primo ed il secondo tempo compare sopra il Cml quello striscione
che ha fatto il giro del mondo:"SQUADRA DI NEGRI,CURVA DI EBREI"
Non vi dico la gioia provata al quinto minuto di recupero...
Il dopo partita e' un campo di battaglia,quando usciamo dai cancelli
intravvediamo motorini in fiamme e fuochi di molotov,l' aria e' acre
per i lacrimogeni...
Dopo la gara,mentre noi torniamo in stazione,trecento tifosi si
dirigono a Formello ad attendere la squadra per festeggiarla.
Avanti Lazio,qs. pari vale una vittoria....
Roma,incontriamo i ragazzi di La Spezia davanti alla Nord,dove sono
appena terminati i primi scontri della giornata.
Mi raccontano di una carica laziale sotto la Sud e di altri
incontri "ravvicinati" davanti alla Tevere,noto un 'auto dei
carabinieri distrutta ed incendiata.
Alle 18.30 siamo in Nord ed inizia la solita sfida a colpi di
striscione ,in uno stadio giallorosso per due terzi.
Tra i loro:"NOI PRIMA,VOI DOPING","LA VOSTRA STAGIONE..UNA FIALA DI
NANDROLONE","L'AMOR PER LEI TI FA PODISTA""ANNA FALCHI:TI SEI SCOPERTA
LAZIALE MA SE VINCEVA L' ACIREALE TI SPOGLIAVI UGUALE",tra i
nostri:"NOI DALLA CAMPAGNA?VOI DALLA CAMPANIA!"GUARDAME SUR PETTO","I
COLORI DEL CIELO,L'AQUILA DELL' IMPERO,NOI SIAMO LA
CAPITALE ,DIFENDIAMOLI!"
Arriva il momento delle coreografie ,la loro recita un"Prendiamoli a
pallonate" ,con cartoncini ed alcuni palloni,la nostra e' la piu'
grande burla mai entrata in uno stadio:dodicimila tra pettorine e
cappellini a comporre una gigantesca scritta umana "ROMA MERDA".
La coreografia che si temeva non entrasse non solo e' entrata ma e'
stratosferica,il disegno e' perfetto,il concetto inequivocabile.
Chi ha criticato qs. coreografia di mondo ultras e di tifo non
comprende nulla!
Il tifo e' a nostro netto predominio ,e lo dico con onesta',fino al
goal di Batistuta,poi la Sud inizia a farsi sentire ma resta freddata
al 2 pari di Castroman,siglato mentre in Nord iniziavano tafferugli fra
alcuni tifosi e la polizia.
Tra il primo ed il secondo tempo compare sopra il Cml quello striscione
che ha fatto il giro del mondo:"SQUADRA DI NEGRI,CURVA DI EBREI"
Non vi dico la gioia provata al quinto minuto di recupero...
Il dopo partita e' un campo di battaglia,quando usciamo dai cancelli
intravvediamo motorini in fiamme e fuochi di molotov,l' aria e' acre
per i lacrimogeni...
Dopo la gara,mentre noi torniamo in stazione,trecento tifosi si
dirigono a Formello ad attendere la squadra per festeggiarla.
Avanti Lazio,qs. pari vale una vittoria....
Roma -
Lazio:
Roma, 25 Aprile 2001 -
appuntamento a piazzale Ostiense ore 10:00;
arrivano prima i ragazzi
dei Viking Korps, in partenza nella nottata del 24 da Matera e attesi da
qualche componente dei Viking Lazio Nord Italia; arrivano i ragazzi di
Salerno, Viterbo e L'Aquila; (ultimi due gruppi "new entry" di
Viking Italia).
Si familiarizza subito
e, dopo una breve sosta, si va alla stazione Termini, dove ci avrebbero
raggiunti i ragazzi dei Viking Ravenna e quelli della Fortitudo Bologna
Basket.
Il tragitto verso
Termini è una carovana di auto tra le affollate stade romane...
Inizia lo show: si passa
con tutti i semafori rossi, si iniziano ad intonare i primi cori che finiscono
con il coinvolgere i passanti;
si stappa qualche fiasco
di vino passato di auto in auto durante il viaggio...i viterbesi che con il
megafono iniziano a "sbraitare"...qualcuno addirittura scende
dall'auto per offrire un po' di vino ai passanti;
il tutto all'incessante
urlo "i vikinghi dell'Italia siamo noi!".
Incontriamo Bolognesi
e Ravennati e partiamo verso un locale sulla Casilina dove ci avrebbero
aspettato gli altri ragazzi dei Viking Lazio; erano presenti anche
rappresentanze di altri gruppi laziali: Irriducibili, CML'74 e Veterani, più
una delegazione di Rebels Arezzo; prima del pranzo inizia un piccolo
dibattito che in realtà è un saluto e un abbraccio tra ragazzi che sposano
la stessa Mentalità Viking.
Interventi dei gruppi e
cori, a sancire la consacrazione del progetto;
dopo l'immancabile Inno
di Mameli inizia il pranzo; i ragazzi sono entusiasti ed hanno voglia esordire
allo stadio.
Partiamo verso le 16:00
alla volta di Perugia;
arriviamo nella città
umbra verso le 19:00;
Qualche Ultrà Perugino
ci avvicina ai cancelli per chiarimenti e delucidazioni su Viking Italia,
che per loro sembrava rappresentare un gruppo politico più che un gruppo
ultras;
Chiarita la nostra
posizione entriamo allo stadio ma subito la seconda sorpresa: la Polizia
sapeva già del nostro arrivo, e, oltre ad essere stati tutti identificati,
veniamo fermati per quasi trenta minuti per controlli;
I nostri stendardi
tricolore hanno rischiato di essere sequestrati se non che qualche
componente del gruppo ha garantito di persona di non esporre gli elmetti
vikinghi, che, a parere della celere, non erano simboli vietati, ma
"avrebbero suscitato la reazione degli ultras perugini";
entriamo allo stadio ed
esponiamo il nostro enorme vessillo, privo dell'elmo centrale; facciamo
subito un bel gruppo e intoniamo i primi cori....
siamo la differenza, il
primo gruppo ultras a seguito della nostra patria!
all'ingresso in campo
esponiamo un lunghissimo striscione di carta:
"La mia Patria ha
mille voci che si uniscono alla mia!"
bel tifo per tutto il
primo tempo, calato nel secondo.
Siamo usciti dallo
stadio a testa alta e dimostrato con fierezza che per una causa comune si
riescono a mettere da parte frizioni, politica e regionalismi vari.
Ci siamo riusciti.....ma
che fatica!
Ringraziamo tutti i
gruppi intervenuti:
Viking Lazio e Viking
Lazio Nord Italia per l'ospitalità, Viking Guerrieri Salerno, VIking
Korps Matera, Viking Ravenna, Viking Fortitudo (che sono andati via una
po' prima perchè la Paf aveva alle 18 una gara a Forlì), Viking
Viterbese, Viking L'aquila.
QUANDO
LO SPORT DIVENTA TRAGEDIA
Le
immagini televisive delle decine di corpi privi di vita sparsi sul campo da
gioco dello stadio Ellis Park di Johannesburg non sono le prime e,
probabilmente, non saranno le ultime.
Il calcio, purtroppo, è abituato a convivere con tragedie di questo genere. La storia del calcio mondiale, da Johannesburg a Mosca, da Lima a Sheffield a Bruxelles, più volte è stata macchiata dal sangue di centinaia di innocenti vittime di resse, crolli, grandinate e incendi avvenuti in ogni angolo del globo.
L'elenco di questi gravi incidenti può cominciare da Johannesburg stessa: protagoniste sempre le stesse formazioni dei Kaizer Chief e degli Orlando Pirates, le due squadre più seguite nella sconfinata Soweto, ghetto nero dove questo derby è particolarmente sentito. E' il 13 gennaio del '91, infatti, quando le due squadre si
affrontano in un'amichevole nel piccolo impianto Ernest Oppenheimer di Orkney: basta una contestata decisione arbitrale in una gara senza punti in palio per scatenare un inferno dentro lo stadio. Alla fine i morti saranno 42, 50 i feriti.
Restando nel continente nero e nel recente passato, sono tredici i morti in Zimbawe-Sud Africa, giocatasi il 9 luglio scorso nelle eliminatorie dei Mondiali 2002: prima
gli incidenti scoppiati tra tifosi, poi le cariche e i lacrimogeni delle forze dell'ordine che creano il letale fuggi fuggi generale.
La tragedia che conta il maggior numero di vittime è però avvenuta nell'ex Unione Sovietica, nel 1962 il teatro è lo stadio Lenin di Mosca: si gioca per la Coppa Uefa Spartak-Haarlem, crolla una grande balaustra, scene apocalittiche dalle quali viene fuori il bilancio di 340 morti.
Cifra simile, due anni dopo, a Lima per "colpa" di un gol annullato ai padroni di casa durante Perù-Argentina: 320 i morti, più di un migliaio i feriti.
Continuando si incontra la tragedia dell'Heysel datata 29 maggio 1985: nella finale di Coppa Campioni tra Juventus e Liverpool, giocata nel vetusto stadio di Bruxelles, muoiono schiacciate dalla furia degli hooligans britannici 39 persone.
Salto indietro, poi, al 1982 quando l'11 maggio una sigaretta mal spenta causa un incendio nello stadio in legno di Bradford: 56 vittime.
Si può morire anche di grandine: l'11 marzo 1988, infatti, una violenta grandinata si abbatte in uno stadio di Katmandu, 80 i morti tra le migliaia di persone che cercano riparo uscendo dall'impianto. Sono in 89 a perdere la vita, invece, a Città del Guatemala il 17 ottobre del '96 quando la capienza dello stadio viene superata di quindicimila unita: da un piccolo focolaio scoppia una ressa che lascia cadaveri e feriti per terra.
La scia di sangue conta altri morti a Sheffiled (95), Bastia (12) e Glasgow (66). Se in Europa le rigide normative hanno reso gli stadi sempre più sicuri, non altrettanto si può dire di Asia, Africa e Sud America, dove da un momento all'altro potrebbero arrivare altre tristi immagini come quelle di Johannesburg
Il calcio, purtroppo, è abituato a convivere con tragedie di questo genere. La storia del calcio mondiale, da Johannesburg a Mosca, da Lima a Sheffield a Bruxelles, più volte è stata macchiata dal sangue di centinaia di innocenti vittime di resse, crolli, grandinate e incendi avvenuti in ogni angolo del globo.
L'elenco di questi gravi incidenti può cominciare da Johannesburg stessa: protagoniste sempre le stesse formazioni dei Kaizer Chief e degli Orlando Pirates, le due squadre più seguite nella sconfinata Soweto, ghetto nero dove questo derby è particolarmente sentito. E' il 13 gennaio del '91, infatti, quando le due squadre si
affrontano in un'amichevole nel piccolo impianto Ernest Oppenheimer di Orkney: basta una contestata decisione arbitrale in una gara senza punti in palio per scatenare un inferno dentro lo stadio. Alla fine i morti saranno 42, 50 i feriti.
Restando nel continente nero e nel recente passato, sono tredici i morti in Zimbawe-Sud Africa, giocatasi il 9 luglio scorso nelle eliminatorie dei Mondiali 2002: prima
gli incidenti scoppiati tra tifosi, poi le cariche e i lacrimogeni delle forze dell'ordine che creano il letale fuggi fuggi generale.
La tragedia che conta il maggior numero di vittime è però avvenuta nell'ex Unione Sovietica, nel 1962 il teatro è lo stadio Lenin di Mosca: si gioca per la Coppa Uefa Spartak-Haarlem, crolla una grande balaustra, scene apocalittiche dalle quali viene fuori il bilancio di 340 morti.
Cifra simile, due anni dopo, a Lima per "colpa" di un gol annullato ai padroni di casa durante Perù-Argentina: 320 i morti, più di un migliaio i feriti.
Continuando si incontra la tragedia dell'Heysel datata 29 maggio 1985: nella finale di Coppa Campioni tra Juventus e Liverpool, giocata nel vetusto stadio di Bruxelles, muoiono schiacciate dalla furia degli hooligans britannici 39 persone.
Salto indietro, poi, al 1982 quando l'11 maggio una sigaretta mal spenta causa un incendio nello stadio in legno di Bradford: 56 vittime.
Si può morire anche di grandine: l'11 marzo 1988, infatti, una violenta grandinata si abbatte in uno stadio di Katmandu, 80 i morti tra le migliaia di persone che cercano riparo uscendo dall'impianto. Sono in 89 a perdere la vita, invece, a Città del Guatemala il 17 ottobre del '96 quando la capienza dello stadio viene superata di quindicimila unita: da un piccolo focolaio scoppia una ressa che lascia cadaveri e feriti per terra.
La scia di sangue conta altri morti a Sheffiled (95), Bastia (12) e Glasgow (66). Se in Europa le rigide normative hanno reso gli stadi sempre più sicuri, non altrettanto si può dire di Asia, Africa e Sud America, dove da un momento all'altro potrebbero arrivare altre tristi immagini come quelle di Johannesburg
TestadiCalcio
ha scoperto in un cestino dei rifiuti, situato nel cortile della Questura di
(omissis), un materiale assolutamente sconvolgente. E’ il verbale che
circola presso le Forze dell’Ordine per riconoscere a distanza il vero
ultrà. E’ uno studio importante, antropologicamente eccezionale, che può
contribuire molto a (omissis). Eccone uno stralcio, per la precisione quello
non macchiato di sugo
“L’ultrà
carogna. Armato fino ai denti, usa il coltello come stuzzicadenti
e sputa in faccia alla fidanzata, baciandole avidamente lo stesso sputo.
Pericolosissimo, soprattutto quando mangia pesante le viscere degli ultrà
opposti
L’ultrà
in crisi d’identità. Riconoscibile perché va allo stadio con uno
striscione di 30 metri inneggiante alla sua famiglia. Talvolta sbaglia pure
partita e finisce male, dato che i tifosi avversari considerano una
provocazione la scritta “Zio Pino for ever”
L’ultrà
di destra.
E’ convinto che la marcia su Roma del Duce non fosse altro che una
trasferta bene organizzata. Temibile, soprattutto se mancino
L’ultrà
di sinistra.
Ha il tatuaggio del Che, ama il Che, si crede il Che e usa il pronome
relativo “che” pronunciandolo C’è. Bocciato a scuola più volte, per
questo pensa all’ingiustizia dei popoli
L’ultrà
di centro.
Non parla. Non dice assolutamente nulla. E’ educato. Non gli si sente mai
una parolaccia. E’ contro la violenza. Non sopporta gli esaltati. Non va
neanche allo stadio. Si è diffidato da solo
L’ultrà
della Polizia.
Omissis. Se no, abbiamo da parlare per 7 numeri di Ultras Inside"
SEGNALIAMO
DAL WEB
Sito Italiano....le Grandi
(BOYS PARMA '77)
New Entry nel mondo del web i Boys Parma,
gruppo che dal '77 tiene le redini del tifo crociato;
sito ben fatto, con informazioni e iniziative;
bella la intro: da rivedere le immagini non troppo esaurienti.
*Grafica 8 *Testi 9
*Informazione 8 *Originalità 7,5
Voto Totale 8,5
Sito
Italiano...le Piccole
(Ultras Potenza)
Davvero molto bello il sito degli UP ' 82,
gruppo che ha stile da vendere; mancano al calcio che conta, ma gli
Ultras, quelli veri, non mancano mai al seguito dei rossoblu; quest'anno
si è riproposto il derby col Matera, peccato in questa categoria!
sito semplice e lineare, nello stile ultras
"vecchia maniera"
In bocca al lupo ragazzi!
*Grafica 8 *Testi 8
*Informazione 8 *Originalità 8,5
Voto Totale 8
Sito Estero
(Original '21 Aek Atene GRECIA)
Il senso del sito e racchiuso tutto nella
intro: una Bomba!
tifoseria caldissima e tifo incessante; un
misto tra il tifo sud americano e quello Yugoslavo;
Visitatelo, non ve ne pentirete!
Voto Totale 9
3°
CONCORSO "L'Arte va Premiata !!!"
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