Quattordici arresti per violenza, minaccia e resistenza a pubblico ufficiale, nove feriti tra le forze dell’ordine. Ma anche tante polemiche sulle cariche della stessa polizia. Questo il resoconto di un ordinario dopo-partita di...follia.
E’ successo al termine di Verona-Vicenza, derby veneto dalle rivalità antiche che anche questa volta non hanno mancato di riaffiorare. Sul banco degli imputati la tifoseria gialloblù che, secondo quanto riportato da fonti delle forze dell’ordine, cercava il contatto con gli oltre duemila tifosi vicentini che, tuttavia, prendevano la via di casa senza problemi, guardati a vista dagli oltre cinquecento agenti in servizio al Bentegodi.
Piazzale Olimpia, Via Tiziano e Via Sansovino registravano cariche della polizia con tanto di sparo di lacrimogeni per sedare e disperdere i più facinorosi supporters gialloblù. Bilancio: quattordici arrestati di cui undici maggiorenni che hanno patteggiato una pena di tre mesi (per alcuni con la sospensione condizionale; per altri riconvertita in multa).
Intanto è montata la polemica sul comportamento della polizia che avrebbe operato alcune cariche nei confronti di persone che nulla centravano con gli scontri. Secca la risposta dei dirigenti della polizia veronese: "Può accadere che nel momento in cui si disperdano questi facinorosi, e dopo Verona-Vicenza erano oltre trecento persone, qualcuno ci vada di mezzo senza colpa. Tuttavia non si sono registrati feriti civili, segno che nessuno si è fatto medicare al pronto soccorso. Dall’altro lato abbiamo in mano le prove di quanto successo: gli incidenti sono stati filmati e registrati dalla polizia scientifica".
E dire che perfino un allenatore pacato come Attilio Perotti aveva elogiato pubblicamente i tifosi gialloblù, al termine di Verona-Vicenza, per il comportamento corretto tenuto sugli spalti. In effetti, la partita era scivolata via senza alcun problema. Dentro la stadio, però...
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